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Brevetti Apple. Un sistema per far capire se sei disponibile a ricevere una telefonata

Tra i brevetti Apple ne spicca uno di recente rilascio (Apple’s U.S. Patent No. 9,008,633) che utilizza informazioni come il proprio fuso orario, il livello della suoneria (modalità silenziosa, modalità aereo, con vibrazione, volume basso etc), durata della batteria, posizione e forza delle cella a cui si poggia lo smartphone per ricevere ed effettuare telefonate, per determinare automaticamente se si è disponibile per una chiamata, visualizzando, direttamente nella propria scheda contatto questa informazioni alle persone che intendono chiamarti.

Chi intenderà chiamarti, quindi, prima di telefonarti potrebbe conoscere se sei impegnato in altro e quindi impossibilitato a rispondere. In rispetto alle normative sulle privacy, l’utente sarebbe libero di far visualizzare tali informazioni a uno specifico gruppo di persone o ai singoli contatti. L’idea è simile ai protocolli di notifica disponibilità impiegati da programmi di instant messaging e servizi di terze parti. Con iMessage di Apple, ad esempio, gli utenti manualmente possono alternare le impostazioni di presenza e disponibilità per far capire agli altri utenti la propria disponibilità a conversare.

Il brevetto di Apple specificamente accenna alla chiamata Facetime come candidato per l’implementazione della nuova feature, ma lascia la porta aperta anche per le chiamate convenzionali.

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