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Un nuovo gel vaginale per dimezzare rischi di infezione HIV

Durante la Conferenza Internazionale sull’Aids di Vienna è stato presentato un nuovo gel vaginale contenente il farmaco Tenofovir. Secondo gli studi clinici sudafricani, che hanno visto coinvolte 889 donne sessualmente attive della provincia africana del Kwazulu Natal, il nuovo prodotto è in grado di dimezzare il rischio per le donne di ammalarsi di Hiv. Rispetto a un gel normale, il nuovo prodotto è in grado, nel primo anno di utilizzo di dimezzare i rischi, su un periodo di due anni e mezzo il rischio diminuisce al 39%. I risultati, presentati di recente sul magazine scientifico Nature, dovranno ora essere confermati da ulteriori test. Fonte e approfondimenti

Scoperto l’enzima che propaga l’HIV

Ricercatori dell’Imperial College di Londra e dell’università di Harvard, sono riusciti a individuare l’enzima responsabile della propagazione nell’organismo del virus responsabile dell’AIDS. La ricerca è stata pubblicata sul magazine scientifico Nature e si spera potrà, a breve, consentire agli scienziati la messa a punto di una serie di farmaci antiretrovirali più efficaci. Per giungere a questo risultato, gli studiosi hanno adottato la tecnica conosciuta come cristallografia.

Due superanticorpi per combattere l’AIDS

Si chiamano PG9 e PG16, sono due nuovi anticorpi che secondo i ricercatori avrebbero elevate capacità combattive nei confronti del virus HIV. Un mattone fondamentale per arrivare alla realizzazione di un vaccino. La notizia è stata pubblicata sul magazine scientifico “Science Express”; i ricercatori, capeggiati dalla dott.ssa Laura Walker del dipartimento di Immunologia dell’International Aids Vaccine Initiative e dello Scripps Research Institute (Iavi), ha individuato gli anticorpi nel sangue di un individuo africano colpito dalla malattia. Il passo successivo sarà quello di analizzare le strutture molecolari dei due anticorpi e la componente del virus da annientare per realizzare opportuni immunogeni, ovverto la base attiva di quello che potrebbe essere un vaccini per l’Aids. Fonte e a approfondimenti

Nuovo dispositivo per diagnosticare l’HIV senza ricorrere a laboratori di ricerca

Scienziati del Burnet Institute in Australia, hanno messo a punto un nuovo prototipo di dispositivo in grado di diagnosticare l’HIV  in appena 30 minuti, senza dover ricorrere a nessun laboratorio di analisi. Si chiama CD4 ed è molto simile nella forma a un comune test di gravidanza, basta estrarre qualche goccia di sangue dal dito e il sistema analizzerà il campione. Grazie al test sarà così possibile iniziare immediatamente una terapia antiretrovirale. Nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo, non è attualmente possibile diagnosticare velocemente la malattia, in primis perché molto costoso in quanto si basa su sofisticate analisi di laboratorio che richiedono una formazione specifica degli operatori.  Dopo aver completato la prima fase di sperimentazione, il prototipo, sviluppato in collaborazione con gli scienziati della Rush University Medical Center di Chicago e della Duke University nel Durham del North Carolina, sarà oggetto di ulteriori studi clinici di validazione al fine di garantire risultati affidabili.  Fonte e approfondimenti