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Google come Apple. Le app del Play Store saranno valutate da esseri umani

Google ha iniziato a impiegare persone addette a valutare le applicazioni Android prima che le stesse vengano pubblicate sul Play Store; fino ad oggi era possibile caricare le applicazioni senza controllo, il che ha portato a migliaia di applicazione fake e potenziali malware, cosa che invece con Apple – che impiega la valutazione umana fin dall’inizio – ciò non avviene. Il sito TechCrunch è stato il primo a rendersi conto del cambiamento, notando che Google ha rivisto una selezione di apps nel corso degli ultimi mesi; ora, in una comunicazione ufficiale, l’azienda di Mountain View ha reso noto che estenderà il processo a ogni applicazioni sottomessa sullo store.

Google utilizzerà quindi un apposito team per validare le app, cosa che renderà la pubblicazione più lenta, addio quindi alla sottomissione e pubblicazione sullo store quasi instantanea, tutto funzionerà come Apple ci ha abituati con il suo Apple Store. Non tutto il lavoro sarà svolto manualmente, alcuni tool automatici, infatti, come primo passaggio verificheranno la presenza di malware o virus, così come possibili violazioni alle clausole di sviluppo, poi si passerà a una valutazione oggettiva dell’app svolta da personale addetto e formato. Secondo Google i tempi per l’approvazione non superano mai le 24 ore, con Apple i tempi, invece, sembrano essere molto più dilatati.

Altra novità lanciata da BigG, sempre in merito allo store di app, è l’introduzione di un nuovo sistema di rating per individuare quali app e game sono più adatti agli utilizzatori. A tal fine Google ha stretto accordi con enti indipendenti, tra cui ClassInd, ESRB, USK, PEGI e l’Australian Classification Board, ovvero gli organismi già deputati a classificare i più blasonati videogame prima che questi vengano commercializzati. I livelli di rating – che non sarà introdotto in tutti i Paesi – così come già avviene per Apple e per altre casa che producono giochi, riguarderanno i contenuti a sfondo sessuale, che inneggiano alla violenza, all’utilizzo di droga e alcol o che invogliano il gioco d’azzardo.

Il mondo delle App guadagna più di Hollywood. Nel 2014 fatturato di quasi 9 miliardi di euro

Lo sviluppo di App per smartphone e tablet è un mercato che giorno dopo giorno cresce garantendo un fatturato milionario. Nel 2014 le App hanno fatto incassare molti più soldi di quante ne girano intorno al mondo cinematografico, con un un fatturato che supera i 9 miliardi di euro, questo è quanto emerge da un recente studio di Asymco a cura di Horace Dediu.

I singoli sviluppatori ora guadagnano più di alcune stelle di Hollywood e lo sviluppo di applicazioni offre più posti di lavoro di quanti ne offre il mondo del cinema –  627mila i posti di lavoro in America, contro i 374mila di Hollywood. Si pensi che il colosso DreamWorks Animation, che sta dietro a successi come Shrek, ha annunciato una riduzione dei costi con un taglio del 18 per cento della sua forza lavoro. Di contro, i produttori che stanno dietro App come Angry Birds – venduta più di 12 milioni di volte – guadagnano più delle grandi star di Hollywood, ad esempio Tom Cruise.

Andamento delle vendite di App (in blue) e dei ricavi dai Box Office americani (verdi). È evidente un’impennata delle vendite delle applicazioni rispetto alle entrate cinematografiche.

Asymco non ha incluso nell’indagine le entrate derivanti dalle App vendute per Android di Google ma le sole vendite su iTunes store. Sempre secondo Asymco, nella prima settimana di gennaio gli utenti hanno già speso ben $500 milioni in applicazioni tramite iTunes store e nel 2014 la vendita delle App è raddoppiata. Insomma, oggi conviene più fare lo sviluppatore di App che l’attore cinematografico; nel 2014 la casa di Cupertino ha riconosciuto ai programmatori iscritti al suo programma di sviluppo per iPhone e iPad oltre 25 miliardi di dollari

Secondo Apple, l’anno scorso l’app per iPhone più scaricata e più redditizia è stata Minecraft, quella gratuita più popolare l’App Messenger di Facebook, seguita da WhatsApp e Snapchat. Qui il report completo dell’indagine.

E’ ufficiale, VLC ritornerà a giorni su iPhone e iPad

In seguito al rilascio di iOS 8, l’app VLC è stata eliminata dall’App Store per una serie di questioni legate a licenze che hanno fatto mettere di traverso Apple. Il team di sviluppo ha fatto sapere che l’applicazione è nuovamente disponibile per il processo di approvazione di Apple e quindi presto disponibile anche per il download. La nota è stata divulgata da Felix Paul Kuehne, capo sviluppatore dell’app per sistemi iOS e OS X; nel commento rilasciato sul forum di VideoLAN, lo sviluppatore dichiara che l’app farà ritorno sullo store Apple fra pochissimi giorni. Ha spiegato che il ritardo è causa solo dei giorni che Apple si è presa come vacanza e durante i quali ha sospeso tutti i processi di approvazione delle nuova App. Il player multimediale, disponibile da anni per sistemi Windows, è stato recentemente rilasciato anche in versione Beta per Android. Esistono versioni beta anche per Windows 8.1 e Windows Phone.

L’App Duet trasforma l’iPad in un secondo schermo per il Mac

Di App che promettono di trasformare l’iPAd in uno schermo secondario per il Mac ne esistono tante, ma nessuna riesce veramente a funzionare a dovere, funzionano condividendo le informazioni video via Wi-Fi, manifestando scarse qualità dell’immagine ed enormi rallentamenti nelle operazioni. Duet è invece una nuova app (8.99 euro su App Store) – sviluppata da un team di ex ingegneri Apple – che permette di utilizzare l’iPAD (ma anche l’iPhone) come secondo display per il Mac sfruttando in aggiunta il cavo USB standard fornito insieme ad Pad/iPhone per il collegamento al PC/Mac. Basterà installare sul Mac un particolare driver perché il sistema riconosca il tablet come un secondo monitor, così come se realmente fosse collegato un secondo display tramite Thunderbolt, DisplayPort o HDMI. Duet consente all’utente di regolare il frame rate e la risoluzione. L’App funziona su tutti i sistemi iOS 5.1.1 o superiori e richiede un Mac con sistema operativo 10.9 o superiore.

Come sbloccare il Mac usando il sensore Touch ID dell’iPhone

Gli ultimo modelli di iPhone e di iPad sono dotati di sensore biometrico che aiuta gli utilizzatori a sbloccare il telefono senza ogni volta digitare combinazioni di tasti, ma semplicemente poggiando un dito sul Touch ID. Il sensore che riconosce le impronte digitali è ancora appannaggio dei soli dispositivi equipaggiati con iOS, lasciando fuori tutta la gamma di computer Mac. Ed ecco l’idea geniale: un’App per iPhone e una per Mac che permettono di utilizzare il Touch ID del melafonino per sbloccare il login del Mac. L’App in questione si chiama FingerKey ed è disponibile sullo store ufficiale Apple per $1.99. Installata l’app su iPhone e Mac sarà possibile farle dialogare e procedere nell’utilizzo.  Sul sito ufficiale dell’App si apprende che gli sviluppatori stanno lavorando per presto rilasciare anche una versione per sistemi Windows e Linux.

Google Drive, aggiornamento per iOS 8

Di sistemi di storage online ne esistono davvero tanti, ma Google Drive sembra fare la differenza, una piattaforma accessibile da ogni dispositivo, gratuita e velocissima nel sincronizzare le informazioni. Google per migliorare sempre di più la sua piattaforma ha recentemente rilasciato un aggiornamento per gli utenti iOS, nella fattispecie per chi ha installato l’ultimo sistema operativo mobile di Apple, iOS 8, sui nuovi iPhone 6. La nuova release di Google Drive ora supporta il TouchID per l’identificazione e la possibilità di salvare video localmente nonché aprire i file in clouding tramite altre applicazioni installate – caratteristica delle estensioni integrata giusto con iOS 8. Sempre sul fronte cloud storage c’è anche da segnalare un comunicato ufficiale di Dropbox che annuncia l’accordo con Microsoft per accedere a nuove funzionalità direttamente dalle applicazioni del pacchetto Office.

Google aggiunge il supporto PayPal agli acquisti su Google Play

Da oggi, applicazioni e altri contenuti presenti su Google Play potranno essere acquistati tramite Paypal, una mossa che rende così ancora più semplice utilizzare lo store. La funzionalità è accessibile senza aggiornamento del sistema e accetta pagamenti per ogni elemento digitala presente sul repository. Il nuovo servizio è stato al momento attivato in una decina di paesi, tra cui Austria, Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito e USA.

Microsoft: disponibili 130.000 applicazioni per Windows Phone

Microsoft ha annunciato alcune nuove statistiche inerenti le app per Windows Phone. Una di queste riguarda il numero totale di applicazioni sviluppate e pubblicate negli store online di tutto il mondo. Microsoft dichiara che ad oggi sono ci sono 130mila applicazioni disponibili per il download. Lo store delle app avrebbe anche registrato un aumento significativo dell’attività – il più alto della storia commentano da Redmond – con un aumento del 75% del download di app e un incremento del 91% dei ricavi. Sempre secondo Microsoft, il suo Windows Phone 8 SDK ha ormai superato i 500.000 download dal lancio avvenuto quasi quattro mesi fa, mentre il numero di sviluppatori Windows Phone è cresciuto di oltre 40.000 utenti a 90 giorni dal lancio di Windows Phone 8.

Android e iOS. La ‘guerra’ è ancora aperta

Ormai è guerra aperta, da una parte Apple con il suo iPhone, giunto alla sua quinta uscita, dall’altra una marea di dispositivi Android, che hanno trovato nel SO di casa Google un valido alleato che ha permesso loro di lanciare il guanto di sfida al colosso di Cupertino, dargli poi battaglia e arrivare a oggi a superarla in fatto di vendita. Le grandi major, Samsung in primis, hanno fatto di Android il cavallo di battaglia dei loro smartphone di punta; è proprio di qualche giorno fa l’annuncio della casa coreana di un prossimo update (rilascio previsto il prossimo ottobre) ad Android Jelly Bean (ultima versione disponibile del sistema operativo mobile) per il suo Samsung Galaxy S3
A beneficiarsi di Android non sono stati solo i grandi costruttori di smartphone, ma anche gli sviluppatori e gli utenti finali. I developer hanno subito trovato terreno fertile per promuovere le loro App nell’Android Market, dando nel contempo agli utenti finali un parco applicazioni che non ha nulla da invidiare a quanto proposto da Apple nel suo – dobbiamo riconoscerlo – gettonatissimo App Store. Non solo app a pagamento, il market di Google & Co alla stregua di quello promosso da Apple propone tantissime app Android gratis.
Insomma, il mercato degli smartphone e delle App sembra in grande spolvero, tanto che anche Microsoft ha deciso di buttarcisi a capofitto, alleandosi con Nokia per promuovere smartphone in grado di ospitare il suo Windows Phone, tra poco disponibile nella sua ultima release 8.0, fornendo un Market Place che l’azienda di Redmond promette di rendere tanto appetibile quanto quello messo su da Apple e Google.

Apple: 30 miliardi di download da App Store

Lo scorso febbraio, Apple ha celebrato i 25 miliardi di download da App Store. Ieri, in occasione della Worldwide Developer Conference di Apple, Tim Cook ha dichiarato che il numero dei download di app per iPhone e iPad ha raggiunto i 30 miliardi di unità; in soli quattro mesi ha incrementato il download di ben 5miliardi, un vero record. Cook ha rilasciato qualche altro dato interessante: 650.000 le applicazioni iOS che possono essere scaricate, di queste, 225.000 specifiche per iPad. E per gli sviluppatori elargiti ben 5 miliardi di dollari (dall’apertura dell’App Store ad oggi). Cook ha anche dichiarato che l’App Store presto sarà disponibile anche in altri 32 Paesi.

EA rimuove un altro gioco dall’App Store di Apple

Electronic Arts, dopo aver rimosso “Battlefield 3: Aftershock” dallo iOS App Store, operazione effettuata in seguito alle innumerevoli segnalazione di bug e scarsa giocabilità dell’app, ha dovuto compiere la medesima operazione per il gioco “The Simpsons: Tapped Out”. Il gioco era stato reso disponibile per il download su App Store l’1 di marzo, balzando subito nelle top app più acquistate, tanto da sovraccaricare i server di gioco, facendo scaturire nei player seri problemi di connettività. EA in un comunicato annuncia che il gioco è stato momentaneamente rimosso da App Store, ciò in ogni caso non pregiudicherà le prestazioni di chi ha già acquistato il titolo. I tecnici starebbero lavorando alacremente per risolvere i problemi riscontrati e pubblicare nuovamente la fortuna app.

OnLive Desktop Plus. Internet Explorer 9 anche su iPad

Lo scorso mese di gennaio, OnLive, noto servizio di streaming giochi per PC, ha presentato un’applicazione gratuita per iPad che permetteva, in streaming veloce, di utilizzare sulla tavoletta Apple applicazioni del pacchetto Microsoft Office (Word, Excel e PowerPoint). L’app consente agli utenti di eseguire le applicazione Microsoft tramite server basati su tecnologia cloud, mettendo a disposizione fino a 2GB di storage per ogni singolo utilizzatore. Ora OnLive ha perfezionato il servizio, offrendo una versione a pagamento dell’app ($4,99/mese) che aggiunge ulteriori funzionalità. Nella fattispecie, la versione Plus del servizio consente ore di accedere a Internet Explorer 9, ancora una volta in esecuzione su server cloud di OnLive. Secondo OnLive, l’enorme banda a disposizione dell’utente consentirà allo stesso di navigare con IE9 così come non è mai stato con altri browser mobile, “sarà l’esperienza di navigazione più veloce mai provata prima su qualsiasi dispositivo mobile”. IE9 su OnLive Desktop Plus supporta anche Adobe Flash, nonché consente di effettuare con incredibile velocità download o upload di file tramite servizi come Dropbox o similari. Ad esempio, un file di 50 megabyte può essere scaricato o uploadato in meno di un secondo. L’applicazione dovrebbe anche essere resa disponibile per altre piattaforme (iPhone, Android, Windows PC e Mac), entro non molti mesi. Al momento l’app non è presente nello store italiano.

iTunes ed App Store potrebbero essere riprogettati entro fine anno

Entro la fine del 2012, e per la prima volta dal 2009, Apple ridisegnerà con aggiornamenti importanti sia iTunes sia App Store. Le novità che saranno introdotte (sia su sistemi Windows che Mac) mireranno a rendere gli store più interattivi e maggiormente fruibili da parte degli utilizzatori. Questa mossa dovrebbe aiutare a mantenere iTunes competitivo con gli altri servizi che stanno diventando sempre più popolari, soprattuto in ambito musicale, servizi online come Amazon e Spotify possono essere dei seri concorrenti in grado in qualche modo di erodere la leadership dell’azienda di Cupertino. Insomma, per Apple un anno davvero all’insegna delle novità: iPad 3 a breve (probabilmente la presentazione avverrà il prossimo 7 marzo), iPhone 5 (forse a luglio), il nuovo sistema operativo desktop Mountain Lion (che dovrebbe vedere la luce la prossima estate).

Mac App Store raggiunge quota di 100milioni di download in un anno

Apple ha annunciato che il suo Mac App Store, lo store integrato nel sistema operativo Lion, che permette agli utenti di effettuare download gratuiti e a pagamento di app, praticamente allo stesso modo di come avviene per iPhone, ha raggiunto quota di 100 milioni di download in un anno. L’azienda di Cupertino tiene a precisare che “si tratta dello store di software per computer più vasto e con il più elevato tasso di crescita al mondo”. Il successo del Mac App Store ha invogliato anche altre aziende a seguire il modello vincente, tanto è che la stessa Microsoft ha deciso di offrire in Windows 8 un Windows Store che funzionerà in modo uguale all’implementazione di Apple. In generale l’Apple Store offre oltre 500.000 applicazioni con 18 miliardi di applicazioni scaricate e l’incredibile cifra di 1 miliardo di applicazioni che continuano a essere scaricate mensilmente.

 

App Gmail disponibile su App Store

Sul blog di Google leggiamo: “Due settimane fa, abbiamo introdotto la nostra applicazione Gmail per sistemi iOS. Sfortunatamente l’applicazione conteneva un bug sul sistema di notifiche che visualizzava un messaggio di errore, abbiamo quindi rimosso l’App dallo store. Oggi abbiamo risolto il bug e abbiamo riproposto l’applicazione nell’App Store.”.Tra le novità dell’App:

  • Push notification di nuove email con messaggi e suoni
  • Possibilità di ricercare un’email in pochi secondi
  • Autocompletamento degli indirizzi email direttamente dai contatti memorizzati
  • Possibilità di uploadare foto con un semplice click

 

Pubblicate 500.000 applicazioni Android. Ma è tutto oro quello che luccica?

Il numero di applicazioni che sono state inserite nell’Android Market ha appena raggiunto il mezzo milione di unità, ma quante di queste sono ancora realmente disponibili? Questa è la domanda che si pongono gli osservatori del settore. La più grande differenza tra l ‘Android Market e l’App Store di Apple è il processo di valutazione: se voglio pubblicare un’app per l’Android Market, la sviluppo e la pubblico, se invece volessi pubblicarla su App Store, sarebbe necessario sottometterla ad Apple e avere il loro placet per la pubblicazione. Il risultato è che Apple effettua una seleziona a monte, mentre molte applicazioni Android vengono prima pubblicate (facendo numero nell’Android Market) e poi rimosse successivamente. Una ricerca del gruppo Research2Guidance afferma che il 37% delle applicazioni presenti su Android Market sono state rimosse. Secondo il gruppo di ricerca, quindi, le applicazioni attive nel mercato Android nel trimestre più recente sarebbero 319.161. Per l’App Store 459.589. C’è anche da dire che App Store è nato circa un anno prima rispetto all’Androide Market, anche per questo può contare su un più ampio numero di applicazioni. Fonte

McAfee presenta un’App di sicurezza per i sistemi iOS di Apple

Se possedete un iPhone o iPad, le probabilità di incorrere in un virus sono minime, almeno rispetto all’utilizzo di un dispositivo Android. Tuttavia, esiste il reale pericolo che si potrebbero perdere i dati o addirittura perdere il device lasciando i vostri dati alla mercé di qualcun altro, che potrebbe così accedere ai propri contatti privati ??e altre informazioni. Il noto produttore di software di sicurezza McAfee (rilevato da Intel all’inizio di quest’anno), ha annunciato la disponibilità di una nuova applicazione, chiamata WaveSecure, progettata proprio per ridurre al meno questo tipo di problemi. L’applicazione consente agli utenti di effettuare il backup dei propri dati in modalità wireless, compresi foto e video memorizzati sul dispositivo Apple. Se vi capiterà di perdere il vostro iPhone o iPad, l’applicazione WaveSecure consente agli utenti di utilizzare una soluzione web-based per monitorare e individuare il dispositivo; è anche possibile eliminare i tuoi contatti e ripristinarli in un secondo momento. L’applicazione WaveSecure è disponibile su App Store (15,99 euro) fin da subito. Fonte

Apple aggiorna iTunes e iWork per OS X Lion

Apple ha rilasciato l’ultima versione del sui sistema operativo, OS X Lion attraverso il Mac App Store, e la società sta ora spingendo gli aggiornamenti software per la nuova piattaforma. In particolare, Apple ha reso disponibili aggiornamenti per iTunes, iWork e il Remote Desktop Client; in particolare, gli update aggiungono il supporto a 64-bit ad iTunes, e la modalità a schermo intero per iTunes e iWork. Oltre a questi, Pages, Numbers e Keynote hanno ora integrate nuove funzionalità di Riprendi e Salvataggio automatico delle versioni, novità introdotte in Lion. Secondo Apple Insider, gli aggiornamenti sono già disponibili e sono etichettati come iWork Update 6, iTunes 10.4 e Remote Desktop Client Aggiornamento 3.5.1.  Gli aggiornamenti saranno disponibili solo dopo che il sistema operativo viene aggiornato a Lion. Fonte

App per Google+ in arrivo sui dispositivi Apple iOS

Google ha recentemente lanciato Google+ servizio di social networking, in molti aspetti simile a Facebook, che, al momento può essere utilizzato solo tramite browser, anche per i possessori di dispositivi mobili. Tuttavia, presto dovrebbe essere disponibile per iOS un’applicazione mobile, sempre progettata da Google, che permetterà agli utenti di accedere a Google+ da tutti i dispositivi iPhone, iPad e iPod Touch, senza utilizzare il browser di default. L’applicazione è stato sottoposta ieri ad Apple per l’approvazione. Fonte