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Age of Empires: Castle Siege in arrivo per iPhone e iPad

Microsoft continua il porting dei suoi software su più piattaforme, questa volta è il turno del gioco Age of Empires: Castle Siege ora disponibile gratuitamente per iPhone e iPad (solo in Canada, ma presto su tutto lo store mondiale). Il gioco, uno strategico in tempo reale di ambientazione storica, sviluppato da Smoking Gun Interactive e Microsoft Studios, dà la possibilità al giocatore di governare diverse civiltà, potenziare la propria fortezza e organizzare le truppe per difendere le mure dall’attacco dei predoni, così come addestrare nel migliore dei modi l’esercito e assaltare altre città limitrofe per allargare gli orizzonti del proprio regno. Di fianco alle proprie gesta si potrà contare anche sul supporto di personaggi storici come il Saladino, Riccardo Cuor di Leone e Giovanna d’Arco.
Lo scorso mese di settembre il gioco era stato rilasciato esclusivamente per Windows 8 e Windows Phone facendo da subito registrare un grande successo.

Se si è residenti in Canada, è possibile scaricare il gioco gratuitamente nell’iTunes app store da questo link.

Google come Apple. Le app del Play Store saranno valutate da esseri umani

Google ha iniziato a impiegare persone addette a valutare le applicazioni Android prima che le stesse vengano pubblicate sul Play Store; fino ad oggi era possibile caricare le applicazioni senza controllo, il che ha portato a migliaia di applicazione fake e potenziali malware, cosa che invece con Apple – che impiega la valutazione umana fin dall’inizio – ciò non avviene. Il sito TechCrunch è stato il primo a rendersi conto del cambiamento, notando che Google ha rivisto una selezione di apps nel corso degli ultimi mesi; ora, in una comunicazione ufficiale, l’azienda di Mountain View ha reso noto che estenderà il processo a ogni applicazioni sottomessa sullo store.

Google utilizzerà quindi un apposito team per validare le app, cosa che renderà la pubblicazione più lenta, addio quindi alla sottomissione e pubblicazione sullo store quasi instantanea, tutto funzionerà come Apple ci ha abituati con il suo Apple Store. Non tutto il lavoro sarà svolto manualmente, alcuni tool automatici, infatti, come primo passaggio verificheranno la presenza di malware o virus, così come possibili violazioni alle clausole di sviluppo, poi si passerà a una valutazione oggettiva dell’app svolta da personale addetto e formato. Secondo Google i tempi per l’approvazione non superano mai le 24 ore, con Apple i tempi, invece, sembrano essere molto più dilatati.

Altra novità lanciata da BigG, sempre in merito allo store di app, è l’introduzione di un nuovo sistema di rating per individuare quali app e game sono più adatti agli utilizzatori. A tal fine Google ha stretto accordi con enti indipendenti, tra cui ClassInd, ESRB, USK, PEGI e l’Australian Classification Board, ovvero gli organismi già deputati a classificare i più blasonati videogame prima che questi vengano commercializzati. I livelli di rating – che non sarà introdotto in tutti i Paesi – così come già avviene per Apple e per altre casa che producono giochi, riguarderanno i contenuti a sfondo sessuale, che inneggiano alla violenza, all’utilizzo di droga e alcol o che invogliano il gioco d’azzardo.

Microsoft interessata ad acquisire la società Prismatic

Secondo alcuni rumors, Microsoft, dopo aver fatto sue aziende come Acompli, Equivio, Sunrise e N-trig, sembra ora puntare l’azienda Prismatic. Secondo quanto riferito da TechCrunch, per far sua l’azienda Microsoft sarebbe disposta a sborsare 30 milioni di dollari. A Prismatic, l’azienda che produce un’omonima applicazione simile a Flipboard (disponibile come Web Application e app per iOS e Android), che fornisce agli utenti notizie dal web seguendo specifici profili sociali, che parlano di uno specifico argomento, sono interessate anche Yahoo, Facebook e Apple. Né Microsoft né Prismatic hanno commentato questo rumor.

PhotoMath per Android. L’app che risolve le equazioni fotografandole

Dopo essere approdata su Windows Phone e iOS (scaricata oltre 11 milioni di volte sulle due piattaforme), PhotoMath, l’applicazione che permette di risolvere istantaneamente le equazioni matematiche semplicemente utilizzando la fotocamera del telefono, approda anche sugli smartphone Android. Secondo il suo sviluppatore, l’App, nel solo mese di gennaio, è stata usata per risolvere ben 8 milioni di equazioni e altri computi aritmetici.

Ma come funziona? Gli utenti possono risolvere le equazioni stampate su qualunque pezzo di carta o libro di testo semplicemente puntando la fotocamera sulle stesse, quasi istantaneamente gli algoritmi dell’applicazione proporranno a video la risoluzione dell’equazione con tanto di passaggi intermedi per risolvere il problema, una vera manna dal cielo per studenti e appassionati di matematica.

Originariamente, l’App per iOS e Windows Phone supportava le espressioni aritmetiche, frazioni e decimali, potenze, radici e semplici equazioni lineari; per la versione di Android, MicroBlink – lo sviluppatore che sta dietro l’app – ha voluto aggiungere un’altra serie di funzionalità, ora PhotoMath per Android permette di valutare equazioni, disuguaglianze, semplici sistemi di equazioni, equazioni e disequazioni con valore assoluto, conversione tra gradi a radianti e diverse altre feature che è possibile scoprire dalla pagina ufficiale dell’App.

PhotoMath richiede Android 4.1 o superiore, così come dispositivo dotato di fotocamera  con autofocus. Questo il link per il download della release per Android. Questi, invece, i link per iOS e Windows Phone.

HideMyPhone. L’app che permette di telefonare con un numero diverso dal tuo

Si chiama HideMyPhone, è un app per Android e iPhone, sviluppata dall’azienda londinese HideMyAss!, che consente di noleggiare un numero virtuale a scadenza. Una soluzione che strizza l’occhio a chi vuole fare qualche scherzetto o per chi ha necessità di rimanere anonimo. Se stai fornendo il tuo numero a uno sconosciuto, hai necessita di pubblicarlo online o hai bisogno di un nuovo numero in un Paese straniero per contatti di lavoro, HideMyPhone è la soluzione giusta per te. Non c’è un limite alla quantità di numeri che un utente può noleggiare, numeri che possono essere scelti tra una vasta gamma direttamente dall’utente.

L’App offre una prova gratuita di una settimana che mette a disposizione di ogni nuovo utente 1 dollari di credito, poi sarà possibile continuare a usare il servizio grazie a un abbonamento mensile di $2.99, più i normali costi di telefonate ed SMS. Le chiamate e i messaggi in arrivo vengono tassati rispettivamente a $0,01 al minuto e 0,0075 $ per ogni messaggio. Le chiamate in uscita e gli SMS vengono pagati a seconda delle tariffe del Paese, sul sito ufficiale è possibile simulare i costi a seconda del Paese scelto. Schermata 2015-02-20 alle 20.17.24
Quando un numero scade entra in un periodo di “quarantena” per due mesi per assicurarsi che lo stesso non venga utilizzato prima di essere assegnato a un’altra persona.
Tutti i messaggi e le chiamate vengono instradate tramite l’app e appariranno solo accedendo all’app stessa. La rubrica del telefono quindi non le riporterà mantenendo il completo anonimato. L’app permette anche di proteggere con password l’accesso alle telefonate e messaggi inviati.

Ma come funziona?
Dopo aver scaricato l’app da App Store o Google Play, sarà necessario creare un account, fornendo uno username, email e password. A questo punto sarà possibile optare per provare il servizio gratuitamente “Free trial” oppure comprare un pacchetto in abbonamento. Successivamente sarà possibile selezionare un Paese dal quale scegliere uno fra i numeri messi a disposizione dal servizio. Oltre al Paese sarà anche possibile scegliere una città dello stesso con una numerazione propria della zona. Scelto paese e città si accederà a una lista delle numerazioni disponibili da associare al proprio account.
Una volta terminata la fase di setup sarà possibile iniziare a telefonare o inviare messaggi. I numeri da chiamare o ai quali inviare un SMS possono essere digitati manualmente oppure, in alternativa, selezionati dalla rubrica interna all’app o da quella classica messa a disposizione dallo smartphone.

Le app che trasformano il tuo smartphone in un perfetto dizionario

Nell’era del mobile, le case editrici che editavano i più importanti dizionari hanno ben pensato di proporre anche le versioni digitali dei loro prodotti, e così, negli application store, è oggi possibile trovare innumerevoli app dizionario colme di sapere digitale a portata di click da installare sul proprio smartphone e/o tablet. Analizziamo le app più gettonate e importanti divise in due macro-categorie, quelle del sinonimi e dei contrari e quelle dei classici dizionari della lingua italiana.

Le app con “Sinonimi e Contrari
Icarus è un’app pensata per sistemi Android, gratuita e senza pubblicità, si rifà al famoso “Sinonimi Master” presente sul web da diversi anni. Tutto il database è consultabile anche senza connessione Internet. Le singole voci possono essere zoommate così da rendere più agevole la lettura su display di piccole dimensioni.
Per iPhone, tra le app dedicate ai sinonimo e contrari, c’è sicuramente da citare quella sviluppata dal Devoto-Oli, un’applicazione semplice e immediata che, tra l’altro, non necessita di collegamento web per la consultazione. Questo il link per il download.
Sempre per iOS fa capolino sullo store Apple il “Dizionario dei Sinonimi e contrari” pubblicato dall’Istituto della Enciclopedia Italiana di Giovanni Treccani. L’app integra oltre 60mila lemmi ben categorizzati, non richiede connessione Internet e offre un ottimo motore di ricerca. Oltre ai sinonimo e contrari, quest’app offre la suddivisione delle voci in accezioni e  indicazioni etimologiche e grammaticali.

Le app Dizionario
Zanichelli e? presente sull’App Store e Play Store con “Lo Zingarelli 2015”, uno dei piu? famosi dizionari della lingua italiana. L’app non è gratuita e ha un costo di 39,99 euro. L’applicazione propone il testo integrale del dizionario e permette di effettuare diversi tipi di ricerca:
– immediata, mentre si digita la parola che si sta cercando;
– tutto testo;
– per forme flesse, che consente di risalire da una parola coniugata o declinata al suo lemma. La consultazione dell’app non richiede la connessione online, eccetto che per l’ascolto della pronuncia del lemma, se presente.

Altra top app inerenti i dizionari è quella proposta da Mondadori Education: “Il Devoto-Oli 2015” (al prezzo di euro 26,99). All’interno dell’app 500 neologismi e nuovi significati tratti dal linguaggio di attualità e politica; 100mila voci, 200mila definizioni, gli audio con la pronuncia corretta di tutte le voci (richiede una connessione web), 35mila locuzioni e modi di dire, coniugazione completa di tutti i verbi, etimologia – tutto consultabile offline – e tante altre caratteristiche che è possibile approfondire direttamente dalla pagina ufficiale del prodotto. Nella versione iPad c’è da segnalare la comoda funzione “sfoglialibro”, che permette di sfogliare l’intero dizionario riproducendo in versione digitale la classica consultazione dell’opera cartacea. Per Android l’app risulta è aggiornata all’anno 2013.

De Agostini Scuola propone anche il suo dizionario digitale gratuito per iPhone e iPad con il “Dizionario Italiano Garzanti”. Consultabile anche off line, l’app offre un sistema di ricerca innovativo che organizza i risultati per insiemi di significato, presentandoli in base alle affinità tra i diversi lemmi e rendendo la consultazione più intuitiva. Oltre alla possibilità di effettuare ricerche, l’app permette di accedere a etimologie, sinonimi e contrari, tavole di coniugazione dei verbi e guide per risolvere i dubbi linguistici più comuni. L’app è aggiornata al 2014 e mette a disposizione 1500 neologismi, 250mila parole e significati, 55mila etimologie, 28mila sinonimi e contrari, 6mila citazioni d’autore, pronuncia audio (richiede una connessione Internet) oltre tante altre feature consultabili dalla pagina ufficiale del prodotto.

Shazam integra Spotify anche per gli utenti Android

Shazam e Spotify, come già successo lo scorso mese per gli utenti iOS, si coalizzano e integrano Spotify all’interno di Shazam anche per gli utenti Android. Per chi non lo conoscesse, Shazam è un servizio che permette di identificare una canzone proveniente ad esempio da una radio, TV o lettore musicale, individuando oltre al titolo anche l’autore.
Basta avvicinare il microfono del proprio dispositivo mobile alla fonte sonora per catturare un breve campione di una canzone in riproduzione e ottenere dopo pochi secondi il responso. Non solo, altre funzionalità riguardano la possibilità di guardare video musicali su Youtube o condividere le proprie “scoperte musicali” sui social network più blasonati: Twitter, WhatsApp, Google+ e Pinterest o leggere i suggerimenti di canzoni di altri utenti. Una volta individuato il brano Shazam consente all’utente di acquistare il pezzo direttamente da Amazon, Google Play o su iTunes, trattenendo una percentuale dalle vendite dei brani che giungono dall’app.

Di recente il servizio si è evoluto e, oltre alla possibilità di identificare un brano musicale, ha integrato funzioni per ascoltare la canzone direttamente da servizi di streaming come Spotify (ma anche Deezer e Rdio e altri), senza lasciare l’applicazione ma integrando tale caratteristica direttamente nell’app. Chi possiede un account Premium di Spotity può anche salvare i brani e realizzare una personale playlist.

Questa funzionalità è attiva da qualche giorno anche per i possessori di dispositivi Android. Questo il link per il download. Non è stata invece ancora resa attiva per dispositivi Windows Phone 7, Windows Phone 8, Windows Desktop 8, BlackBerry, Nokia/Symbian.

Per Shazam è un momento d’oro, la start-up londinese, che conta 100 milioni di utenti mensili, ha recentemente beneficiato di un finanziamento di 30 milioni di dollari e ora punta a quotarsi in Borsa. Grazie ai nuovi finanziamenti, Shazam si evolverà e dovrebbe puntare a nuovi mercati come show televisivi e film. Diversi rumors parlano addirittura di un interessamento alla società da parte di grossi nomi come Sony Music, Universal Music di Vivendi e Warner Music.

Il mondo delle App guadagna più di Hollywood. Nel 2014 fatturato di quasi 9 miliardi di euro

Lo sviluppo di App per smartphone e tablet è un mercato che giorno dopo giorno cresce garantendo un fatturato milionario. Nel 2014 le App hanno fatto incassare molti più soldi di quante ne girano intorno al mondo cinematografico, con un un fatturato che supera i 9 miliardi di euro, questo è quanto emerge da un recente studio di Asymco a cura di Horace Dediu.

I singoli sviluppatori ora guadagnano più di alcune stelle di Hollywood e lo sviluppo di applicazioni offre più posti di lavoro di quanti ne offre il mondo del cinema –  627mila i posti di lavoro in America, contro i 374mila di Hollywood. Si pensi che il colosso DreamWorks Animation, che sta dietro a successi come Shrek, ha annunciato una riduzione dei costi con un taglio del 18 per cento della sua forza lavoro. Di contro, i produttori che stanno dietro App come Angry Birds – venduta più di 12 milioni di volte – guadagnano più delle grandi star di Hollywood, ad esempio Tom Cruise.

Andamento delle vendite di App (in blue) e dei ricavi dai Box Office americani (verdi). È evidente un’impennata delle vendite delle applicazioni rispetto alle entrate cinematografiche.

Asymco non ha incluso nell’indagine le entrate derivanti dalle App vendute per Android di Google ma le sole vendite su iTunes store. Sempre secondo Asymco, nella prima settimana di gennaio gli utenti hanno già speso ben $500 milioni in applicazioni tramite iTunes store e nel 2014 la vendita delle App è raddoppiata. Insomma, oggi conviene più fare lo sviluppatore di App che l’attore cinematografico; nel 2014 la casa di Cupertino ha riconosciuto ai programmatori iscritti al suo programma di sviluppo per iPhone e iPad oltre 25 miliardi di dollari

Secondo Apple, l’anno scorso l’app per iPhone più scaricata e più redditizia è stata Minecraft, quella gratuita più popolare l’App Messenger di Facebook, seguita da WhatsApp e Snapchat. Qui il report completo dell’indagine.

Google Chrome Remote Desktop per iOS. Controllare il PC da remoto diventa un gioco da ragazzi

Chrome Remote Desktop, è l’applicazione di Google per rendere il desktop del computer accessibile tramite browser da qualunque dispositivo mobile. Nella giornata di ieri l’applicazione è stata rilasciata gratuitamente su App Store per tutti gli utenti iOS (iPhone e iPad), quella Android era già resa disponibile da aprile dello scorso anno.
L’applicazione può essere installata su tutti i computer con installata un’estensione di Chrome – disponibile su Chrome Web Store; l’App individua i computer e li propone in una lista così da rendere l’accesso immediato.

Il tuo smartphone ti avverte delle notifiche con uno spruzzetto di profumo

Hai mai pensato di trasformare il tuo telefono in un dispositivo che emette profumo ogniqualvolta si verifica un determinato evento? Lo Scentee Balloon è un accessorio – che è possibile acquistare sul sito Troppotogo.it – per smartphone Android/iOS che utilizza il connettore delle cuffie (un jack da 3,5 mm) per “agganciarsi” al telefono e trasformare lo stesso in un divertente dispenser di profumo. Una piccola pallina (10g di peso circa) contiene sia l’elettronica di funzionamento, sia un piccolo serbatoio, che garantisce circa 100 spruzzi, intercambiabile, con l’essenza profumata che sarà sprigionata nell’aria ogni volta che si verificherà una particolare notifica del sistema. Il gadget viene fornito con 1 cartuccia di profumo (Aqua) dalla capacità di 2ml circa, altre essenze (rosa, fragola, caffè, lavanda e rosmarino) possono essere acquistate direttamente sul sito della Scentee per $4.99. È possibile ricaricare il dispositivo tramite il cavo micro-USB in dotazione (occorrono circa 15-20 minuti di carica per poi poterlo utilizzare per 24 ore).

Oltre a emettere uno spruzzo di profumo, il dispositivo, a seconda delle notifiche programmate, può illuminarsi di un colore diverso.

Comandalo con l’App Scentee
Utilizzando l’App Scentee, disponibile gratuitamente su Apple Store (iOS 7.3 o superiore)  o su Google Play (Android 4.0 o superiore), sarà possibile personalizzare le notifiche, decidendo quando il dispositivo deve emettere uno spruzzetto di profumo, ad esempio ogni volta che si ricevere una notifica Facebook o una nuova email, con quale frequenza e per quanto tempo: 1/2 secondo, 1 secondo, 3 secondi o 5 secondi. Oltre alla possibilità di gestire gli eventi associandoli al profumo, l’App permette anche di accendere un LED associandogli uno fra sette colori disponibili.

Tramite l'App è possibile decidere quando far emettere lo spruzzo di profumo oppure personalizzare il colore del LED presente sul piccolo dispositivo.
Tramite l’App è possibile decidere quando far emettere lo spruzzo di profumo oppure personalizzare il colore del LED presente sul piccolo dispositivo.

Quanto costa e dove acquistarlo
Lo Scentee Balloon Diffuser costa 37,95 euro, è possibile acquistarlo direttamente dal sito TroppoTogo.it.

Whatsapp
WhatsApp ha in progetto una versione dell’app che gira nel browser?

Nel futuro di WhatsApp potrebbe esserci una versione dell’applicazione in grado di girare all’interno di una pagina web, facendo felici molti utenti che al momento possono utilizzare WhatsApp solo se strettamente legato alla propria utenza telefonica. La notizia viene fuori da una recente scoperta nel codice Android dell’applicazione. Nella fattispecie, un addetto del sito AndroidWorld ha ispezionato il codice e scoperto una particolare stringa “WhatsApp Web”, presente in un file XML, che lascia intendere che l’azienda stia lavorando in gran segreto a questo progetto; oltre a questo indizio ne sarebbe stato individuato un secondo legato alla gestione di più account, in questo caso entrerebbero in gioco i tanto blasonati QR Code, che potrebbero essere utilizzati in accoppiata con la fotocamere del dispositivo mobile per effettuare l’accesso a WhatsApp versione web autenticandosi al servizio impiegando lo smartphone.  Ad avvalorare la tesi di una possibile versione web della pluripremiata applicazione di messaggistica, un dominio di secondi livello, web.whatsapp.com, già registrato ma attualmente accessibile solo tramite credenziali private.

Alcuni riferimenti nel codice WhatsApp dell'App Android, lascerebbero intendere che l'azienda stia lavorando a una versione dell'App in grado di girare all'interno del browser.
Alcuni riferimenti nel codice WhatsApp dell’App Android, lascerebbero intendere che l’azienda stia lavorando a una versione dell’App in grado di girare all’interno del browser.
Candy Crush Saga arriva finalmente anche su Windows Phone

Microsoft si è accaparrata un’altra importante App nel suo store dedicato alle applicazioni per smartphone equipaggiati con Windows Phone 8: Candy Crush Saga. Il puzzle game, sviluppato da King.com inizialmente nato su Facebook – nel marzo 2013 ha superato FarmVille come il gioco più popolare di Facebook con una media di 45,6 milioni di utenti al mese – poi disponibile per Android e iOS e che ha riscosso un enorme successo con un seguito di milioni di giocatori in tutto il mondo. È possibile scaricare il gioco direttamente da questo link.

Minecraft: Pocket Edition ora disponibile su Windows Phone 8.1

Lo sviluppatore Markus “Notch” Persson, la cui società Mojang è stata assorbita da Microsoft nello scorso mese di settembre (operazione da 2,5 miliardi di dollari), ha rilasciato oggi “Minecraft: Pocket Edition” per smartphone equipaggiati con Windows Phone 8.1. L’applicazione è disponibile tramite il Windows Phone Store al prezzo di 5,99 euro e porta sui dispositivi con SO Microsoft il popolarissimo gioco già disponibile per Android, iOS, Xbox, Playstation e PC. Così come per questi ultimi dispositivi, “Minecraft: Pocket Edition” per Windows Phone 8.1 presenta per la maggior parte gli stessi contenuti, tra cui il multiplayer Wi-Fi, mondi infiniti, caverne, nuovi biomi, creature, villaggi, modalità Survival e quella Creativa in cui la creatività del giocatore raggiungerà il suo massimo splendore. La release, nonostante sia dedicata alla piattaforma mobile di Microsoft, non prevede il supporto per Xbox Live.

Google Android Studio 1.0, la prima versione stabile del suo IDE per creare app Android

Dopo due anni di sviluppo, Google ha rilasciato nella giornata di ieri Android Studio 1.0, la prima versione stabile del suo Integrated Development Environment (IDE) rivolto agli sviluppatori Android. La prima versione del software fu presentata da BigG nel maggio 2013  in occasione del Google I/O. Il software è disponibile ufficialmente per il download Windows, Mac e Linux direttamente dal sito web che Google ha predisposto per gli sviluppatori. L’IDE basa le sue fondamenta sul sul popolare IntelliJ IDEA Java IDE, e rende lo sviluppo di applicazioni Android più facile e intuitivo rispetto al blasonato Eclipse. Contestualmente al rilascio ufficiale dell’applicazione, Google ha anche aggiornato la versione 1.0 del plugin Gradle – uno dei più avanzati tool nell’ambito della build automation – con un formato che ritiene essere più stabile. Fino ad oggi, Google aveva incoraggiato gli sviluppatori a utilizzare l’IDE Eclipse per la creazione di applicazioni Android, ma oggi, con il rilascio della versione definitiva del suo tool ufficiale, offre all’interno dell’ambiente di sviluppo stesso un tool che aiuta gli sviluppatori a migrare i loro progetti da Eclipse al nuovo ambiente di sviluppo.

Google rimuove le app di Pirate Bay dal suo Play Store

Google, nel tentativo di arginare il fenomeno dilagante della pirateria, ha iniziato a eliminare tutte le app di Pirate Bay dal suo Google Play Store, il repository che permette di scaricare app a pagamento e gratuite per smartphone e tablet equipaggiati con sistema operativo Android. Le app rimosse includono “The Pirate Bay Premium”, “PirateApp”, “The Pirate Bay Proxy” e “The Pirate Bay Mirror”. Gli sviluppatori interessati sono stati contattati da BigG via e-mail e sono stati messi al corrente che loro app sono state rimosse a causa di violazione della proprietà intellettuale e contenuti ingannevoli per l’utente finale. Torrent Freak segnala che Gavin, lo sviluppatore dell’applicazione “The Pirate Bay Proxy” – che vanta di 900.000 download e 45.000 utenti attivi – ha così commentato l’azione di Google: “la mia app non è diverso da Firefox o Chrome, come questi ultimi offre accesso a un sito web, così come permetterebbe di fare qualunque altro browser”, tuttavia Google rimane sulle sue ribadendo che la decisione di rimuovere l’app dallo store si può considerare definitiva. Chi ha già scaricato una delle applicazioni sopra citate potrà comunque tranquillamente continuare a utilizzarle.

Microsoft compra Acompli per 200 milioni di dollari

Microsoft ha reso noto di aver acquisito la società Acompli investendo nell’operazione circa 200 milioni di dollari. Acompli è specializzata in app di posta elettronica per sistemi iOS e Android, in pochi mesi l’azienda è riuscita a imporsi nel mondo business, facendosi quindi notare dai grandi, tra i quali Microsoft. L’azienda di Redmond con l’acquisizione ha quasi sicuramente in mente di fornire agli utenti nuove versioni di Outlook per sistemi mobili, magari cambiando qualcosina nell’attuale App di Acompli e rinominandola Outlook Mobile. Questo il commento di Microsoft in merito all’acquisizione di Acompli: “Questa acquisizione è parte del nostro sforzo per aiutare le persone a utilizzare al meglio i loro dispositivi mobili, quest’anno abbiamo portato Office su iPad e iPhone, a breve sarà disponibile anche per dispositivi Android. Sono passi significativi che parlano chiaro sul nostro impegno nel mondo dei dispositivi mobili, e non ci fermeremo, la strada è ormai segnata”.

Come sbloccare il Mac usando il sensore Touch ID dell’iPhone

Gli ultimo modelli di iPhone e di iPad sono dotati di sensore biometrico che aiuta gli utilizzatori a sbloccare il telefono senza ogni volta digitare combinazioni di tasti, ma semplicemente poggiando un dito sul Touch ID. Il sensore che riconosce le impronte digitali è ancora appannaggio dei soli dispositivi equipaggiati con iOS, lasciando fuori tutta la gamma di computer Mac. Ed ecco l’idea geniale: un’App per iPhone e una per Mac che permettono di utilizzare il Touch ID del melafonino per sbloccare il login del Mac. L’App in questione si chiama FingerKey ed è disponibile sullo store ufficiale Apple per $1.99. Installata l’app su iPhone e Mac sarà possibile farle dialogare e procedere nell’utilizzo.  Sul sito ufficiale dell’App si apprende che gli sviluppatori stanno lavorando per presto rilasciare anche una versione per sistemi Windows e Linux.

VLC per Windows Phone. Prima beta quasi pronta al rilascio

Il tanto atteso VLC Media Player per Windows Phone sembra ormai essere quasi pronto per approdare su tutti gli smartphone che utilizzano il sistema operativo mobile di casa Microsoft. Fino a pochi giorni fa era possibile registrarsi al programma Beta, ed essere così tra una delle primissime persone a utilizzare l’applicazione. Da oggi, però, visitando la URL di registrazione si apprende che è stato raggiunto il numero massimo di iscritt, non ci resta, quindi, che attendere il rilascio definito della’App. Fino ad oggi l’applicazione era disponibile solo per sistemi dotati di processore X86, ma a quanto pare lo sforzo per farla girare anche su processori ARM ha dato il suo frutto.

L’app per sfruttare il barometro di iPhone 6 e iPhone 6 Plus

“Il Barometro” è l’App per iPhone 6 e iPhone 6 Plus in grado di sfruttare il nuovo sensore di pressione atmosferica integrato nei nuovi dispositivi Apple. In qualunque posto ci si trovi, e senza dover ricorrere a nessuna connessione dati, l’applicazione capta la pressione dell’aria e l’altitudine relativa, mostrandone i valori istante per istante. Un grafico consente di tenere d’occhio l’altitudine relativa con possibilità da parte dell’utente di definire la frequenza (minuti o secondi) di campionamento nonché il range (metri) di oscillazioni. Le informazioni raccolte possono essere agevolmente salvate e inviate tramite email per elaborazioni future. Questo il link per scaricare l’App dallo store Apple

Wireless Blood Pressure
Wireless Blood Pressure. Rileva la pressione sanguigna e la condivide su smartphone

In occasione del CES 2014, Withings ha presentato alcuni importanti gadget in campo medicale, tra questi l’interessante dispositivo Wireless Blood Pressure Monitor, un congegno senza fili che permette di analizzare la pressione sanguigna e condividere i con il proprio smartphone sul quale girerà un’apposita app.

Il sistema funziona sia con dispositivi Android che iOS: Per misurare la pressione basterà che l’utente colleghi il misuratore al braccio e faccia click su un apposito pulsante nell’App sullo smartphone. Sul display sarà in pochi minuti visualizzata la pressione sistolica e diastolica e la frequenza cardiaca. L’applicazione smartphone salva anche le letture in modo da avere uno storico delle misurazioni. Il Withings Wireless Blood Pressure Monitor sarà presto disponibile al prezzo di 129,95 dollari.