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BitTorrent presenta il progetto Maelstrom, il primo browser basato su torrent

BitTorrent, ha annunciato oggi il primo browser basato su torrent. Si chiama “Progetto Maelstrom”, al momento è disponibile in versione alpha per un ristretta cerchia di tester invitati alla prova della nuova applicazione che ne testeranno usabilità e affidabilità. ”Si tratta del primo passo verso un web veramente distribuito, che non si basa su server centralizzati” ha dichiarato un portavoce dell’azienda. Il browser Maelstrom servirà le pagine web direttamente dal computer dei suoi utenti, allo stesso modo di come funziona la condivisione di file sulla rete BitTorrent, in cui non esiste un server centrale dove i file sono collocati ma dove ogni file risiede fisicamente su più computer degli utenti sparsi nel mondo. Insomma, per il web sarebbe una vera rivoluzione, che ribalta il concetto di web e che offre una nuova chiave di lettura e che, nel tempo, potrebbe cambiare radicalmente il modo di creare e far fruire i propri contenuti sulla rete Internet, magari incentivando anche la neutralità della Rete stessa.
Eric Klinker, CEO di BitTorrent CEO ha così commentato il rilascio di “Project Maelstrom”: “Crediamo che questo progetto ha il potenziale per contribuire a risolvere alcuni dei problemi più fastidiosi di Internet. Come possiamo mantenere Internet aperta e neutrale? Come fare per garantire che i nostri dati privati non vengano utilizzati da grandi aziende che stanno dietro il web? La risposta sta nella tecnologia distribuita da impiegare anche per le ricerche web, così come già funziona in modo eccellente su prodotti come BitTorrent”. Se siete interessati al progetto provate a iscriversi come tester. Oltre ai tester, BitTorrent è anche alla ricerca di ricercatori, agenzie, artisti, sviluppatori ed editori.

Ricerca dimostra che la pirateria musicale è in declino, mentre il porno avanza

Una ricerca della società Envisional, ha recentemente pubblicato una report sui 10.000 file più popolari disponibili sui tracker torrent. In cima alla lista dei file più scaricati c’è il porno seguito da vicino dai film cinematografici; in coda alla lista, i file musicali. La pirateria musicale sembra quindi essere in declino. Due le possibili chiavi di lettura: le etichette musicali stanno compiendo davvero un ottimo lavoro per contrastare il fenomeno, oppure l’offerta musicale è diventata meno appetibile, tanto che la gente non ha neanche voglia di scaricare musica in modo illegale. Link al report

Google inizia la censura di BitTorrent, RapidShare e affini

C’è voluto un po’, ma Google alla fine ha ceduto alle pressioni provenienti dalle industrie di intrattenimento tra cui la MPAA e la RIAA. Il motore di ricerca ha infatti avviato la censura nei confronti delle ricerche aventi come chiave i termini BitTorrent, torrent, utorrent, RapidShare e Megaupload. Fin da subito, infatti, la funzionalità di auto-completamento delle query, aventi come chiave di ricerca uno di questi termini, è stata bloccata. Google, senza renderlo noto a nessuno, ha stilato una lista di parole chiave per le quali il completamento automatico non è più disponibile. Tra le keyword prese di mira, anche uTorrent, un software legale e BitTorrent, un protocollo di trasferimento file che potrebbe anche benissimo essere impiegato anche per fini non rivolti alla pirateria. Contattato per un’intervista, Simon Morris, a capo della società BitTorrent Inc., ha dichirato: “Rispettiamo il diritto di Google di determinare algoritmi per fornire risultati di ricerca adeguati alle richieste degli utenti. Purtroppo è abbastanza singolare il fatto che il nome della nostra società, pur non avendo nulla a che fare con la pirateria, debba essere penalizzato dalle ricerche di Google, meritiamo di poter essere ricercati in Google, così come accade per ogni altra società”. Fonte

httpTorrents permette il download diretto dei torrent più popolari

Scaricare dalla rete un file diventa sempre di più un’impresa. Per esempio, non tutti possono accedere e scaricare file dai circuiti torrent. Molte aziende negano questo tipo di download tramite appositi firewall, altri siti limitano la banda a meno che non si paghi una determinata somma, altri non ospitano file completi e quindi permettono un download solo parziale del file. Ecco allora che un servizio come httoTorrents, può fare davvero comodo a molti. Si tratta di un sito web che consente il download  di file presenti nel circuito torrent semplicemente tramite un download http.L’utilizzo è molto semplice, basta incollare in un apposito campo della home page il codice hash del file torrent individuato, quindi sperare che questo sia presente nel server del servizio httpTorrents; se tutto andrà per il meglio, saranno proposti una serie di possibili download http. Link alla pagina web del servizio