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Apple non potrà vendere il suo Watch in Svizzera fino alla fine dell’anno

Apple è pronta per lanciare il suo primo dispositivo indossabile in molti mercati – il lancio ufficiale è previsto per il 24 aprile – ma potrebbe doversi arrende al mercato svizzero per via di una controversia su un brevetto, che farà si che la società di Cupertino non potrà vendere il suo orologio in Svizzera fino alla fine di quest’anno. Il brevetto che violerebbe è davvero singolare, esiste infatti un brevetto del 1985 a nome di William Longe, proprietario dell’azienda Leonard, che viete ad altre aziende di commercializzare orologi che riportano la sigla “apple”. Il brevetto scadrà il 5 dicembre di quest’anno. Alla fine, molto probabilmente, si troverà un accordo, anche se il rischio di rinvio comunque rimane una delle opzioni.

Samsung potrebbe presto comprare BlackBerry, anche se giungono smentite ufficiali

Nella giornata di ieri, le azioni del colosso canadese BlackBerry (NASDAQ: BBRY; TSX: BB), hanno subito un’improvvisa impennata del 29,71% in più rispetto al giorno precedente. Cosa si nasconde dietro questo picco di interesse verso una società ormai sul declino? Secondo la Reuters, sono in molti a pensare che l’azienda sia oggetto di interesse da parte di Samsung, pronta a fagocitarla con annessi tutti i brevetti che BlackBerry ha fatto suoi durante questi anni e che ammontano da soli a un valore che sfiora i 5 miliardi di dollari. L’offerta si dovrebbe aggirare intorno ai 7,5 miliardi di dollari (circa 6,37 miliardi di euro), una cifra che difficilmente John Chen – Chief Executive Officer di BlackBerry – e soci possono rifiutare. L’interesse di Samsung matura appena due mesi dopo che le due società hanno dato vita a un sodalizio per portare la tecnologia BlackBerry BES12 – una soluzione EMM cross-platform che gestisce in sicurezza i dispositivi di tutte le più blasonate piattaforme aziendali – sulla gamma di smartphone e tablet Samsung KNOX. Gli sforzi di BlackBerry a reinventarsi con il suo sistema operativo BB10 e altri smartphone non sono riusciti a migliorare la sua posizione nel mercato; l’azienda attualmente gode di una quota di mercato bassissima e il suo prodotto di punta, il Passport, ha ancora una lunga strada da percorrere prima di riuscire a scalfire il potere dominante di Apple iPhone e Samsung Galaxy. Samsung più che interesse verso BlackBerry potrebbe invece essere interessata ai suoi innumerevoli brevetti, molti dei quali registrati di recente.

La notizia riportata dal Reuters è stata comunque smentita dalla stessa BlackBerry che, in un comunicato stampa, spiega: “BlackBerry è a conoscenza di alcune notizie di stampa pubblicate oggi a riguardo di una possibile offerta da parte di Samsung per l’acquisto della società. BlackBerry non è impegnata in discussioni con Samsung rispetto a qualsiasi possibile offerta per l’acquisto di BlackBerry. La politica di BlackBerry non è quello di commentare indiscrezioni o speculazione, di conseguenza non si intende commentare ulteriormente la notizia”.

Apple brevetta la batteria flessibile

Qualche giorno fa, l’ufficio brevetti statunitense ha approvato la richiesta di brevetto riguardante una batteria flessibile. Ad avanzare la richiesta di brevetto è stata Apple. In molti hanno subito pensato a una  batteria che potrebbe essere impiegata nel tanto atteso e chiacchierato iWatch (probabile lancio nel 2014), l’orologio-smartphone che la casa di Cupertino starebbe progettando in gran segreto, ma anche in avveniristici iPhone flessibili.  Il brevetto, che è stato depositato nel dicembre del 2011, riguarda una batteria flessibile composta da diverse celle collegate attraverso uno strato laminato. Secondo Apple, la sua soluzione di batteria flessibile potrebbe essere utilizzata in una serie di dispositivi, tra cui “orologi, calcolatrici, computer portatili, tablet PC, e/o lettori musicali”. Il form factor della batteria suggerisce anche la possibilità di rimuovere alcune celle che compongono la batteria stessa per far così spazio ad altri dispositivi come flash, fotocamere e via dicendo.

Batteria flessibile

Microsoft brevetta game controller indossabile

Microsoft ha ottenuto un nuovo brevetto per un controller basato sull’elettromiografia, nome in codice Loop. Il device, se mai sarà realizzato, permetterà all’utente di controllare dispositivi come uno smartphone, notebook e console Xbox 360, semplicemente indossando una fascia da braccio. Essenzialmente, i sensori nella banda raccolgono segnali elettrici generati dai muscoli del braccio; tali segnali elettrici vengono quindi inviati al dispositivo da controllare tramite una connessione cablata o wireless.

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Facebook acquisisce WhoGlue, società detentrice di un importante brevetto ‘social’

Facebook ha confermato di aver acquisito la società WhoGlue, azienda che progetta e sviluppa software di social networking per organizzazioni associative. WhoGlue avrebbe presentato un brevetto denominato “Distributed personal relationship information management system and methods” nel 2001, tre anni prima della nascita di Facebook. Il brevetto fu registrato nel 2009, e nel marzo 2010 si ebbe la liberatoria. Secondo il fondatore di WhoGlue, Jason D. Hardebeck, si era così aperto un contenzioso tra Facebook e la società, proprio in materia di brevetti, contenzioso che si è chiuso con la vendita di WhoGlue a Facebook. Un rappresentante di Facebook ha dichiarato: “Abbiamo acquisito la tecnologia sviluppata da WhoGlue. La squadra WhoGlue non entrerà a far parte di Facebook, ma continuerà a lavorare su un proprio software di social networking orientato alle organizzazioni”. Fonte

Svelata la prima mini batteria nucleare

Alcuni scienziati dell’Università del Missouri, guidati dal prof. Jae Wan Kwon, hanno mostrato il prototipo di una batteria nucleare, le cui dimensioni sono paragonabili a quelle di una monetina da un centesimo. Il principio di funzionamento è alquanto semplice: alcune sostanze radioattive, nel loro processo di decadimento dei radioisotopi, producono energia. Finora le batterie nucleari sono state utilizzate con successo in applicazioni militari e aerospaziali, ma le loro dimensioni erano sensibilmente più grandi. Secondo gli scienziati, la nuova mini batteria offre una carica maggiore di circa un milioni di volte rispetto a quelle standard. Per catturare l’energia liberata dal processo di decadimento, i ricercatori hanno impiegato un particolare semiconduttore liquido, che tra l’altro garantisce anche una certa sicurezza applicativa. Fonte e approfondimenti