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Intel Compute Stick. Il PC con Windows 8.1 che sta nel palmo di una mano

In occasione del CES 2015 di Las Vegas, Intel ha mostrato una sorta di penna HDMI capace di contenere all’interno l’hardware per far funzionare un PC con sistema operativo Windows 8.1, l’Intel® Compute Stick. Il costo del dispositivo è irrisorio, appena $149.99; in uno spazio compatto, tanto ristretto da stare comodamente nel taschino di una camicia, Intel ha riposto un processore Intel Atom Bay Trail, 32 GB di memoria eMMC, 2 GB di RAM, Bluetooth 4.0, connettività wireless 802.11 b/g/n, Micro SD per incrementare lo spazio di storage, porta Micro USB per l’alimentazione del mini computer e porta di collegamento a televisore o display dotato di HDMI 1.4a. Basterà quindi “collegare” al dispositivo una tastiera e un mouse Bluetooth per avere un sistema capace di far girare quasi tutte le normali applicazioni disponibili per un classico computer desktop. Per chi non fosse interessato alla soluzione con pre-montato Windows 8.1, l’Intel Compute Stick sarà disponibile – al prezzo di $89 – in una versione della chiavetta con Linux Ubuntu; a differenza dell’hardware con pre-montato Windows 8.1 questa versione offrirà solo 1 GB di RAM e 8GB di storage. Le due versioni saranno commercializzate a partire da marzo 2015. Link alla pagina ufficiale del prodotto

Una macchina per caffè che si comanda dal tuo smartphone Android o dall’iPhone

Nella giornata di ieri, l’azienda Smarter ha annunciato una macchina per il caffè intelligente. Il prodotto, che sarà disponibile a livello internazionale, si connette in Wi-Fi alla propria rete e potrà essere governato tramite un’apposita app per tablet e smartphone Android e iOS. La macchina del caffè hi-tech è anche dotata di macinino integrato e, grazie a una serie di sensori, avvisa l’utente sul suo stato direttamente con notifiche sullo smartphone, ad esempio: “il caffè è pronto”, “l’acqua del serbatoio si sta esaurendo”; permette anche di accettare “comande” remote per preparare un ottimo caffè senza che l’utente debba compiere nessuna operazione sulla macchina stessa. L’azienda Smarter già commercializza un bollitore chiamato iKettle, sempre connesso in Wi-Fi e dotato anch’esso di un App con funzioni di controllo remoto sul dispositivo stesso e in grado di ricevere notifiche sullo stato del dispositivo. Il prezzo di iKettle è di circa 130 euro. La macchina del caffè dovrebbe essere commercializzato a Marzo 2015, mentre ulteriori dettagli sul suo funzionamento saranno svelati in occasione del CES 2015.

Il bollitore iKettle si gestisce tramite un’App con interfaccia personalizzabile; 4 temperature regolabili (65 °, 80 °, 95 ° e 100 °); Funzione mantenimento di temperatura; Funzione “Sveglia” e “Benvenuti a casa” con timer; Facile da pulire, filtro estraibile; Retroilluminazione LED.
Il bollitore iKettle si gestisce tramite un’App con interfaccia personalizzabile; 4 temperature regolabili (65 °, 80 °, 95 ° e 100 °); Funzione mantenimento di temperatura; Funzione “Sveglia” e “Benvenuti a casa” con timer; Facile da pulire, filtro estraibile; Retroilluminazione LED.
La soluzione Toshiba per guardare la TV HD e 3D senza occhialini

Negli ultimi mesi molte aziende si sono concentrate nello sviluppo di soluzioni video 4K e display curvi, mettendo da parte quella che sembrava inizialmente essere una vera rivoluzione in ambito televisivo: il 3D, un settore che, vuoi per la mancanza di contenuti 3D nativi, vuoi che i televisori richiedono l’utilizzo di scomodi occhialini, che spesso causano affaticamento degli occhi e mal di testa, hanno fatto scemare l’interesse, non solo degli utenti, ma anche dei produttori. A riguardo però Toshiba sembra voler ritornare sulla cresta dell’onda. L’azienda giapponese, infatti, sostiene di aver messo a punto un interessante sistema chiamato “LCD GRIN lens” che non solo elimina la necessità degli occhiali, ma riduce anche gli effetti che peggiorano la qualità dell’immagine in modalità 2D e causano affaticamento agli occhi, con possibilità di visualizzare i contenuti 3D anche da angoli di visualizzazione più spinti. Tecnicamente il sistema di lenti utilizzato riduce l’allineamento anormale delle molecole dei cristalli liquidi vicino ai confini della lente a cristalli liquidi, riducendo la diafonia al 2 per cento, contro il 5 per cento dei display 3D convenzionali. Secondo il comunicato stampa, la tecnologia è stata utilizzata su un prototipo di display da 15” con risoluzione di 3840×2160 pixel (4K). Toshiba spera di poter integrare la nuova tecnologia in dispositivi mobili, consentendo agli utenti di passare agevolmente dalla visualizzazione standard a quella tridimensionale e vice-versa. La sua soluzione sarà presentata al pubblico in occasione del prossimo CES 2015 a Las Vegas (6-9 gennaio 2015).

Kodak pronta a presentare il suo primo smartphone

Kodak, la mitica multinazionale americana, famosa in tutto il mondo per essere stata tra le principali aziende produttrici di apparecchiature fotografiche, sarebbe pronta per presentare al grande pubblico il suo primo smartphone. In realtà per farlo starebbe pensando di poggiarsi a un’azienda inglese chiamata Bullitt. Dell’accordo non si sa molto, la Bullitt, azienda affermata nello sviluppo di soluzioni mobili, utilizzando la licenza Kodak dovrebbe commercializzare smartphone Android, a marchio Kodak, che saranno presentati in anteprima mondiale in occasione del prossimo CES 2015 (la fiera internazionale rivolta all’elettronica di consumo che si terrà a Las Vegas dal 6 al 9 gennaio 2015). I dispositivi saranno rivolti a un pubblico esperto di fotografia digitale che vuole avere in un unico dispositivo uno smartphone dalle classiche funzioni e una macchina fotografia dalle caratteristiche avanzate. Oliver Schulte, CEO di Bullitt, non ha svelato molti dettagli sul prodotto, ha solo dichiarato che lo stesso beneficerà di un software apposito dedicato a un’utenza specifica e specificatamente pensato verso l’utilizzo fotografico. Il mockup nella foto lascia intravedere come potrebbe presentarsi lo smartphone frutto del sodalizio tra Kodak e Bullitt, estetica spartana ma con hardware e software che nel campo degli smartphone-macchina fotografica potrebbero fare la differenza.