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Un cervello umano di 2600 anni fa perfettamente conservato

Quello che vedete in foto è molto probabilmente una dei cervelli umani più antichi mai scoperti prima, conservatosi intatto per 2600 anni grazie al fatto di essere stato ricoperto di fango. L’organo è stato portato alla luce sette anni fa, trovato all’interno di un cranio mozzato scoperto durante i lavori di ampliamento del campus Heslington East dell’Università di York. Da allora gli esperti hanno condotto diversi test per spiegare come il tessuto sia riuscito a mantenersi intatto per un così lungo periodo di tempo e ora hanno divulgato le loro considerazioni. Il cervello, dato il suo elevato contenuto di grasso, è solitamente uno dei primi organi a subire gli effetti della decomposizione, tuttavia in questo caso non è stato così. I test svolti da un pool di 34 scienziaiti hanno appurato che il cervello e altri resti, datati 2.600 anni fa, si sono perfettamente mantenuti perché sepolti, subito dopo la morte, in una fossa di argilla priva di ossigeno.

Rachel Cubitt, che ha preso parte alla scoperta del cranio racconta: “pulita la superficie esterna del cranio, che ra ricoperta di terreno, ho sentito qualcosa muoversi dentro il cranio, ho sbirciato attraverso il foro alla base dello stesso e con mia grande sorpresa ho visto una quantità di materiale spugnoso giallo brillante. Era diverso da qualsiasi altra cosa avessi mai visto prima”.

Il cranio contenente il cervello è stato rinvenuto a faccia in giù in un pozzo, senza nessun altro elemento dello scheletro; gli archeologi pensano che l’uomo dell’età del ferro possa essere stato decapitato e la testa buttata in una fossa scavata nel terreno argilloso. Un esame dei denti e del cranio ha appurato che l’età del malcapitato si aggirava tra i 26 e i 45 anni; la sua morte fu molto violenta, venne colpito duramente sul collo per poi essere decapitato adoperando un piccolo coltello affilato, o almeno questo lasciano intendere i segni rinvenuti sulle vertebre.