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Un esame del sangue sostituirà l’amniocentesi

Un esame del sangue per sapere se il figlio che si porta in grembo è affetto da qualche anomalia cromosomica, questo è quanto promesso da alcuni ricercatori olandesi che, in occasione della ventiseiesima assemblea annuale della Società Europea di Riproduzione Umana ed Embriologia (Eshre), hanno presentato il frutto della loro ricerca. La tecnica utilizzata è stata denominata MLPA, e permette di isolare il DNA del nascituro dal sangue della madre incinta da almeno 6 settimane. Secondo Suzanna Frints, genetista clinica, il kit offrirebbe una pratica non invasiva, così come invece accade oggi con l’amniocentesi e potrebbe essere commercializzato in tutti gli ospedali a un prezzo tra i 30 e i 150 euro (per l’amniocentesi il costo è sensibilmente più altro, tra i 500 e i 700 euro). I risultati del test sono stati confrontati con quelli dell’amniocentesi; al momento dimostrano un’affidabilità che si aggira intorno all’80%, si sta lavorando per ottimizzare il tutto, riducendo quelli che in gergo vengono definiti falsi positivi. Sempre secondo i ricercatori, il test potrebbe trovare impiego negli ospedali tra 3-5 anni. Fonte

Prime mestruazioni in anticipo per chi consuma molta carne

Uno studio condotto dalla dott.ssa Imogen Rogers dell’Università di Brighton, mostra come un eccessivo consumo di carne in età scolare, può favorire l’insorgere prematuro delle prime mestruazioni. Per giungere a tale conclusione, i ricercatori hanno sottoposto a test 3.000 ragazzine inglesi dodicenni. Per un lasso di tempo sono stati quindi tenute sotto controllo, analizzando la loro alimentazione e l’arrivo delle primo ciclo mestruale. Ne è emerso che coloro già a tre anni di vita consumavano mediamente 8 pasti di carne a settimana per poi aumentare fino a 12 all’età di 7 anni, manifestavo il ciclo in anticipo, con una percentuale maggiore del 75% rispetto ai coetanei non consumatori assidui di carne. I dottori spiegano scientificamente il fatto. La carne, essendo ricca di zinco e ferro (elementi fondamentali per portare a termine una gravidanza), inganna il corpo umano, facendogli credere essere pronto a mettere al mondo una nuova vita e quindi accelerando i relativi processi. Fonte

Madre stressata, feto maschio più a rischio

Una ricerca condotta presso il Robinson Institute’s Pregnancy and Development Group, del Lyell McEwin Hospital, mette in evidenza un chiaro legame tra stress in gravidanza e problemi di gestazione riscontrati dal feto maschio. Nella fattispecie, una madre che fa abuso di alcool, fumo o soggetta a infezioni, possono causare nascita prematura, blocco della crescita e persino morte del piccolo. Non è la stessa cosa per il feto femmina, che sembra riuscire a gestire meglio i problemi durante la difficile gestazione, riducendo, a differenza dei maschi, la crescita e riuscendo così a contenere meglio eventuali problematiche. Fonte