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Bimbo nasce grazie a sperma congelato 21 anni prima

In America, alcuni specialisti della fertilità hanno stabilito un nuovo record mondiale, facendo nascere un bimbo grazie a dello sperma prelevato 21 anni fa e rimasto congelato fino a pochi mesi or sono. Chris Biblis era un ragazzo di 16 anni quando si ammalò di leucemia e la sua famiglia lo convinse a congelare il suo sperma, per far si che, in futuro, egli potesse comunque procreare. A quei tempi la ricerca non aveva ancora trovato una valida soluzione, che arrivò nel 1992, quando nacque un primo bimbo, frutto di una tecnica che prevedeva l’iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI) (un importante passo avanti nella tecnologia della fertilità che prevede in laboratorio l’iniezione di uno spermatozoo sano in una cellula uovo accuratamente selezionata). E così lo scorso maggio, Chris, avvalendosi della nuova tecnica, congiuntamente a sua moglie Melodie, ha chiesto allo specialista Dr. Richard L. Wing di procedere con questo innovativo trattamento, ripristinando lo sperma congelato ormai da tanti anni. La gravidanza è stata raggiunta già al primo ciclo di iniezione intracitoplasmatica. Fonte

Perché la carezza diventa un piacere?

Un recente studio, pubblicato sul magazine Neuroscience, rivela come alcuni nervi, denominati nervi C-tattili, siano i responsabili del manifestarsi di quel piacere che pervade il corpo quando qualcuno ci accarezza. Questi particolari nervi si attivano quando qualcuno sfiora piacevolmente alcune parti del nostro corpo, addirittura lo studio svela che una carezza perfetta la si compie nel caso in cui la mano sfiora il corpo con una velocità tra i 4 e i 5 cm al secondo.

Perchè grattandosi passa un improvviso prurito?

Uno studio pubblicato sul magazine Nature Neuroscience, fa luce su un mistero che ha da sempre accompagnato l’uomo: perchè grattarsi aiuta a far passare un improvviso prurito? La risposta si trova in alcuni neuroni del midollo spinale, i primi responsabili della sensazione di prurito sulla pelle. La scoperta è stata fatta da alcuni ricercatori dell’Università del Minnesota, guidati dal prof. Glenn Giesler. Quando si avverte il prurito e ci si gratta, immediatamente si spegne un gruppo di neuroni del midollo spinale. Secondo i ricercatori che hanno preso parte alla ricerca, tali neuroni, si attivano anche quando ci si gratta senza stimolo alcuno.

Nuova tecnica per combattere gravi casi di ipertensione

Presso il Baker IDI Heart and Diabetes Institute in Australia si sta mettendo a punto una nuova tecnica, che potrebbe essere presto impiegata su scala mondiale, per combattere l’altra pressione sanguigna. Si tratta di una tecnica che consiste nell’inserimento di un piccolo catetere, in anestesia locale, tramite l’arteria femorale. Attualmente si sta testando la nuova tecnica su un gruppo di 50 pazienti sofferenti di alcune gravi forme di ipertensione, difficilmente risolvibili tramite l’adozione dei comuni farmaci. L’intera procedura avviene in anestesia locale, il catetere raggiunge i nervi dell’arteria renale, gli stessi che forniscono sangue ai reni, questi ultimi fortemente coinvolti nella regolazione della pressione sanguigna. Chi si è sottoposto al trattamento ha giovato fin da subito di una riduzione della pressione nell’ordina di 30mmHG, riducendo così in modo drastico il rischio di morte improvvisa a causa di un ictus o un attacco cardiaco. Fonte e approfondimenti

Una sana dose di sesso per decongestionare il naso

L’avvento della primavera ha scatenato una serie di sintomi allergici che colpiscono milioni di persone in tutto il mondo. Uno dei sintomi più frequenti è la febbre da fieno, ovvero una forma di rinite allergica, dovuta a diversi fattori, tra  i quali la pollinosi, ovvero le particelle di polline che durante il loro vagare nell’aria giungono alle vie respiratorie dell’individuo causando starnutazione che può variare da occasionale a ciclica, intensa secrezione acquosa, congestione nasale. Secondo il neurologo Sina Zarrintan della  Tabriz Medical University di Iran, la soluzione immediata al problema potrebbe essere una sana dose di sesso. La logica di tale affermazione è da ricercarsi nel sistema nervoso simpatico, in comune, per quanto riguarda la gestione dei riflessi del naso e degli organi genitali. Eiaculando, quindi, si interviene direttamente sui vasi sanguigni del naso, decongestionandoli e apportando un tocco di benessere. La ricercatrice non ha ancora eseguito studi clinici per testare l’ipotesi, ma se funzionasse, potrebbe avere molti vantaggi rispetto a tanti decongestionanti farmacologici oggi in commercio. Fonte e approfondimenti

Auto graffiata? Niente paura la vernice si ripara da sola

Biswajit Ghosh e Marek W. Urband della University of Southern Mississippi, hanno messo a punto una particolare composto che, così come la pelle umana, si rigenera se sottoposto a usura. Il composto è formato da un particolare polimero, a forma di anello, che, se inciso, libera delle sostanze chimiche capaci di rigenerare la “ferita”. Per scatenare la rigenerazione, basta il contatto con luce ultravioletta, va bene anche quella prodotta naturalmente dal nostro sole. Se il composto troverà impiego commerciale, sarà quindi facile trovarsi nella situazione in cui, per esempio, se la vostra auto subirà un graffio nel garage, questo scomparirà in pochi minuti di tragitto a cielo aperto. Il particolare composto è stato realizzato adoperando il chitosano, un derivato della chitina, componente che si trova nei gusci dei gamberetti, aragoste e altri tipi crostacei.

Lo zucchero filato per creare tessuti umani sostitutivi

Una ricerca condotta dai prof. Jason Spector  e Leon Bellan presso la Cornell University, mette in evidenza  le doti dello zucchero filato come elemento per coltivare in laboratorio tessuti che possono essere impiegati facilmente nel corpo umano. I ricercatori utilizzando lo zucchero alla stregua di una rete, creano una sorta di impalcatura sulla quale poggiare vasi sanguigni all’interno di tessuti, generati il laboratorio, come ossa, muscoli, pelle e altro. Sullo zucchero filato viene versato un particolare polimero, quest’ultimo, una volta solidificatosi, permette di eliminare le fibre di zucchero, servite d’appoggio, semplicemente tramite un getto d’acqua. Fonte e approfondimenti

Muscoli realizzati in laboratorio per dare nuova linfa a un volto paralizzato

I chirurghi Craig Senders e Travis Tollefson dell’Universitaà della California pensano che una sorta di muscolo artificiale, realizzato in laboratorio impiegando alcuni particolari polimerici, possano essere di supporto per le persone affette da paralisi del volto. Secondo i luminari, adoperando questa nuova protesi hi-tech, si potrebbero dare a bocca e occhi, ad esempio, nuove possibilità di movimento. Il funzionamento si basa sull’impiego di sostanze elettroattive che consentono di far contrarre il polimero se questo viene attraversato da una flebile corrente elettrica. I due chirurgi, dopo aver sperimentato con successo  la nuova pratica su alcuni cadaveri, sono ora alle prese con il brevetto dell’ingegnosa idea.