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Nuovo materiale converte il 15% del calore di scarto in energia elettrica

Il prof. Mercouri Kanatzidis della Northwestern University, insieme a un team di ricercatori, ha messo a punto un nuovo materiale che potrebbe aiutare a catturare e riciclare il calore generato dai dispositivi e che viene disperso senza trarne nessun beneficio; si pensi, ad esempio, al calore generato da computer, arnesi elettrici da cucina, attrezzature di palestra e via dicendo. Sfruttando le capacità dei nanomateriali, il team di scienziati ha così messo a punto un particolare materiale, composto da tellururo di piombo, che permette di convertire parte del calore generato da un dispositivo in energia elettrica. Prendendo come esempio una classica lampadina, adottando il nuovo materiale per la costruzione della stessa, l’efficienza aumenta del 10,15%. Oltre a rendere i dispositivi più efficienti, il materiale potrebbe essere impiegato per creare nuovi dispositivi a bassa tensione, alimentati esclusivamente dal calore generato naturalmente dal corpo umano. Il tellururo di piombo è relativamente raro in natura, si trova naturalmente nei depositi di montagna, significativi depositi sono stati trovati tra le montagne dell’Altai nel nord-est dell’Asia, nel Zyrianovsk, Kazakistan, Wisconsin, Moctezuma in Messico e Coquimbo in Chile. Fonte e approfondimenti

Ricaricare il telefonino? A breve sarà possibile semplicemente parlandovi

Le telefonate possono essere la chiave per una maggiore durata della batteria dei telefoni cellulari. Un gruppo di scienziati coreani sta lavorando a una nuova tecnica per caricare le batterie al litio sfruttando la voce o altri suoni. Nella fattispecie, i ricercatori Young Jun Park e Sang-Woo Kim sono riusciti a mettere a punto un particolare nanomateriale in grado di produrre energia elettrica se stimolato da onde sonore, e così, dopo aver creato un campo di nanofili posto tra due elettrodi, il team di ricerca è stato in grado di produrre una corrente di 50 millivolt, sensibilizzando la rete di nanofili con onde sonore di 100 dB (una normale conversazione è di 60-70dB). La nuova scoperta apre così le porte a svariati utilizzi, in primis quello sui telefoni cellulari.I risultati dei test sono stati pubblicati sulla rivista Advanced Materials. Link per approfondimenti