Lorem ipsum is simply dummy text here.
Ricercatori svelano come il nostro cervello individua il sesso della persona che abbiamo dinanzi

Un team di ricercatori del MIT ha svelato come gli esseri umani e i primati possono riconoscere i volti dei loro simili e distinguere tra un volto di sesso maschile e uno di sesso femminile. Gli scienziati hanno per lungo attribuito questa capacità ai cosiddetti neuroni FD (Face Detector), ma fino ad oggi non vi era nessuna prova diretta della loro esistenza.

Lavorando con macachi addestrati per identificare correttamente le immagini delle facce maschili o femminili, i ricercatori hanno usato una proteina sensibile alla luce per inibire alcune parti del cervello dove propri i neuroni FD avrebbero dovuto agire; si è così osservato un piccolo ma significativo danno nella capacità degli animali di identificare correttamente i sessi. La tecnica utilizzata si farà all’optogenetica, una scienza che combinao tecniche ottiche e genetiche di rilevazione, al fine di identificare circuiti neuronali all’interno del cervello.

Lo studio potrebbe aiutare chi è impegnato nello sviluppo di protesi visive che richiedono un cablaggio diretto con la corteccia del cervello, nella fattispecie, capire il livello di luce necessario al “silenziamento neurale” potrebbe anche semplificare lo sviluppo di trattamenti impiantabili per chi è affetto da epilessia del lobo temporale. Uno dei ricercatori spiega: “Potremmo avere dispositivi impiantati nella corteccia che si attivano automaticamente quando inizia l’attacco di epilessia”.

Donne più abili degli uomini nel capire prima gli errori

Un recente studio condotto presso il CNR e in collaborazione con l’Università di Milano-Bicocca, mostra come le donne siano più pronte a percepire gli errori rispetto agli uomini, più lenti nel carpire se c’è qualcosa che non va. Per giungere a tale conclusione, sono stati presi in esame 23 studenti universitari, agli stessi è stato chiesto di osservare e riconoscere 260 immagini, al fine di valutare l’attività cerebrale, monitorata grazie all’impiego di 128 sensori. Dal test è emerso che dei 23 candidati, la percentuale di donne è stata nettamente più in gamba; scientificamente, le donne hanno manifestato un’attivazione più veloce dei neuroni specchio (che si attivano selettivamente quando si compie un’azione), collocati nelle aree cerebrali in cui prevale l’affettività, ovvero la corteccia cingolata e il sistema limbico. Negli uomini, invece, la prima ad attivarsi è stata l’area più razionale, la corteccia orbitofrontale. Lo studio è stato pubblicato sul magazine scientifico Neuropsychologia.

Blue Brain, il cervello artificiale, farà il suo debutto nel 2019

Si chiama Blue Brain, un cervello artificiale che secondo quanto dichiarato in occasione della TedConference di Oxford, sarà disponibile tra una diecina di anni.  Si tratta di un colossale progetto che vede impegnati 35 scienziati nel cercare di ricostruire artificialmente i 100 miliardi di neuroni che compongono il cervello umano. Per raggiungere lo scopo gli scienziati si stanno avvalendo della cosidetta ingegneria inversa e, al momento, si riusciti con successo a ricostruire una porzione di corteccia cerebrale di una cavia (composta da circa diecimila neuroni e 10 milioni di sinapsi); per arrivare al risultato, i ricercatori hanno impiegato IBM Blue Gene, un super computer in grado di elaborare ben 22,8 migliaia di miliardi di operazioni al secondo.

Perchè grattandosi passa un improvviso prurito?

Uno studio pubblicato sul magazine Nature Neuroscience, fa luce su un mistero che ha da sempre accompagnato l’uomo: perchè grattarsi aiuta a far passare un improvviso prurito? La risposta si trova in alcuni neuroni del midollo spinale, i primi responsabili della sensazione di prurito sulla pelle. La scoperta è stata fatta da alcuni ricercatori dell’Università del Minnesota, guidati dal prof. Glenn Giesler. Quando si avverte il prurito e ci si gratta, immediatamente si spegne un gruppo di neuroni del midollo spinale. Secondo i ricercatori che hanno preso parte alla ricerca, tali neuroni, si attivano anche quando ci si gratta senza stimolo alcuno.