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Google aggiunge opzione per eliminare automaticamente la cronologia delle posizioni e altri dati

BiG già consente di eliminare dal proprio database le informazioni personali sulla cronologia delle posizioni visitate, si tratta tuttavia di un’operazione tediosa da compiere, soprattuto se si compie da dispositivo mobile. Tuttavia quanto prima Google introdurrà una nuova opzione – che sarà presente nel proprio account Google – che consentirà di cancellare queste informazioni in modo automatico dopo un certo lasso di tempo. Si potrà scegliere se rimuovere la cronologia delle posizioni e le attività web e delle app in base al periodo di tempo desiderato: 3 o 18 mesi.

Queste nuove opzioni per eliminare automaticamente la cronologia e altro continueranno ad essere affiancate all’opzione, già esistente, che permette di conservare i dati finché non si deciderà di eliminarli manualmente.

Google IO 2019
Project Euphonia. Il misterioso progetto di Google

Martedì 7 maggio prenderà il via Google I/O 2019, l’evento annuale tenuto da Google che presenta tutte le novità software e hardware sviluppate nel corso dell’anno. Tra i tanti rumors sulle novità che presenterà BigG, anche quella su una nuova funzione pensata per le persone affette da problemi di linguaggio. Noto con il nome in codice Project Euphonia, la nuova funzionalità dovrebbe “sfruttare le tecnologie di Google per offrire alle persone con problemi di linguaggio la propria voce”. Project Euphonia fa parte di un sotto un evento chiamato Designing for Accessibility, non è sicuro che si tratti di un progetto già pronto per essere commercializzato, probabilmente si tratta di una tecnologia in fase di sviluppo che potrebbe però vedere la luce a breve. Non è ancora chiaro una funzionalità che è ancora pronta per andare – potrebbe essere qualcosa che viene lanciato più avanti. Project Euphonia potrebbe riguarda un’app Android avanzata di sinterizzazione vocale, oppure un vero e proprio dispositivo autonomo.
Nel 1800, Joseph Faber sviluppò un dispositivo che riproduceva il linguaggio umano, dispositivo a cui fu dato il nome “Euphonia”, potrebbe Google aver preso spunto da questo progetto per battezzare la sua nuova tecnologia?

Google sospende le notifiche del calendario tramite SMS

Secondo quanto riportato in un documento ufficiale di Google, il servizio gratuito di notifica tramite SMS associato a Google Calendar di Gmail, sarà sospeso a partire dal prossimo 27 giugno 2015. Le notifiche SMS rappresentavano il metodo originale per ottenere avvisi SMS da un calendario di Gmail, questo fino a poco prima dell’avvento degli smartphone che hanno rivoluzionato il modo in cui gli utenti usufruiscono del web e dei servizi ad esso annessi.

Ad oggi è poco chiaro quanti utenti utilizzino ancora il servizio di notifica SMS, l’azienda nel messaggio invita gli utenti a utilizzare l’applicazione Calendario disponibile per il proprio dispositivo smartphone o tablet o installare Google Calendar per Android o iPhone.  La modifica non avrà alcun effetto sui clienti di Google Apps for Work, Education e Government.

Google ora consente di effettuare il download della cronologia delle ricerche

Google ha introdotto una nuova funzionalità per Google Search, nella fattispecie si tratta di una funzione che consente di effettuare il download della cronologia delle proprie ricerche. Per chi volesse accedere all’elenco di tutte le ricerche effettuate sul motore di ricerca, ovviamente se si era collegati al proprio account Google nel momento in cui si effettuava la ricerca, può visitare questa pagina. Se poi si volesse scaricare un file contenente l’elenco cronologico delle ricerche, basterà cliccare sulla rotellina posta a destra, in alto alla pagina, e scegliere dall’elenco la voce “Scarica”; quando l’archivio sarà disponibile per il download si verrà avvisati da un’email.

Chrome per Windows XP. Google continuerà il supporto fino alla fine dell’anno

Il team di Chrome ha annunciato che anche se si era previsto di eliminare gradualmente il supporto di Windows XP già da questo mese, gli utenti del vecchio sistema operativo Microsoft potranno ancora aggiornamenti fino al termine del 2015. Milioni di persone ancora utilizzano quotidianamente il vetusto sistema operativo – si stima che a livello globale sia ancora installato sul 12-19 per cento delle macchine – , il cui supporto ufficiale da parte di Microsoft è stato interrotto nel 2009 per gli utenti normali e lo scorso aprile per le imprese.

“Siamo coscienti del fatto che non tutti possono facilmente passare a un sistema operativo più recente”, scrive Mark Larson di Google Chrome. “Milioni di persone stanno ancora lavorando sui computer XP ogni giorno. Noi vogliamo che quelle persone abbiano la possibilità di utilizzare un browser aggiornato e sicuro e Chrome per Windows XP continuerà ad essere aggiornato e sicuro”.

Android perso
Il tuo telefono Android perso lo cerchi su Google

Google ha introdotto una nuova funzionalità che permette di utilizzare il motore di ricerca per trovare la posizione del proprio dispositivo Android perso. Basterà quindi ricercare nel browser sulla pagina Google la stringa “find my phone” per avere come primo risultato la mappa con la posizione esatta del proprio device. Attraverso un apposito menu a discesa sarà quindi possibile scegliere diverse opzioni, come ad esempio far emettere al dispositivo un suono.

La nuova funzionalità di ricerca di Google rappresenta una maniera semplice per trovare il proprio telefono perso direttamente dal browser; fino ad oggi l’unico modo per rintracciare la posizione dello smartphone era quello di utilizzare “Gestione dispositivi Android” (l’apposita pagina web che Google ha messo a disposizione degli utenti possessori di uno dispositivo Android), che sarà ancora necessario utilizzare se si desidera in remoto bloccare il telefono. Perché la nuova funzionalità di Google possa funzionare è necessario aver installata l’ultima versione disponibile dell’App Google per Android così come sarà necessario assicurarsi che il telefono e il browser siano correttamente registrati nello stesso account di Google.

Google come Apple. Le app del Play Store saranno valutate da esseri umani

Google ha iniziato a impiegare persone addette a valutare le applicazioni Android prima che le stesse vengano pubblicate sul Play Store; fino ad oggi era possibile caricare le applicazioni senza controllo, il che ha portato a migliaia di applicazione fake e potenziali malware, cosa che invece con Apple – che impiega la valutazione umana fin dall’inizio – ciò non avviene. Il sito TechCrunch è stato il primo a rendersi conto del cambiamento, notando che Google ha rivisto una selezione di apps nel corso degli ultimi mesi; ora, in una comunicazione ufficiale, l’azienda di Mountain View ha reso noto che estenderà il processo a ogni applicazioni sottomessa sullo store.

Google utilizzerà quindi un apposito team per validare le app, cosa che renderà la pubblicazione più lenta, addio quindi alla sottomissione e pubblicazione sullo store quasi instantanea, tutto funzionerà come Apple ci ha abituati con il suo Apple Store. Non tutto il lavoro sarà svolto manualmente, alcuni tool automatici, infatti, come primo passaggio verificheranno la presenza di malware o virus, così come possibili violazioni alle clausole di sviluppo, poi si passerà a una valutazione oggettiva dell’app svolta da personale addetto e formato. Secondo Google i tempi per l’approvazione non superano mai le 24 ore, con Apple i tempi, invece, sembrano essere molto più dilatati.

Altra novità lanciata da BigG, sempre in merito allo store di app, è l’introduzione di un nuovo sistema di rating per individuare quali app e game sono più adatti agli utilizzatori. A tal fine Google ha stretto accordi con enti indipendenti, tra cui ClassInd, ESRB, USK, PEGI e l’Australian Classification Board, ovvero gli organismi già deputati a classificare i più blasonati videogame prima che questi vengano commercializzati. I livelli di rating – che non sarà introdotto in tutti i Paesi – così come già avviene per Apple e per altre casa che producono giochi, riguarderanno i contenuti a sfondo sessuale, che inneggiano alla violenza, all’utilizzo di droga e alcol o che invogliano il gioco d’azzardo.

Google Calendar per iPhone finalmente disponibile

Google ha annunciato la disponibilità del download gratuito di Google Calendar per iPhone. L’applicazione per iOS (compatibile con iOS 7 e versioni successive) fino ad oggi era appannaggio dei soli sistemi operativi Android. L’annuncio è stato fatto tramite il blog di Gmail. Queste alcune delle feature presenti nell’app scaricabile da App Store:

– Nuova vista pianificazione che consente di sbirciare velocemente foto e mappe delle tue destinazioni.
– Possibilità di aggiungere prenotazioni di voli, hotel, concerti, ristoranti etc automaticamente al calendario da Gmail.
– Assistenza nella pianificazione, così da creare eventi in modo veloce anche grazie ai suggerimenti intelligenti.
– Diverse modalità di visualizzazione del calendario, con possibilità di passare velocemente dalla visualizzazione di un giorno specifico a quella per più giorni
– Google Calendar permette di integrare i calendari già presenti in Exchange, iCloud e altri servizi.

Nel video che segue tutte le novità introdotte in Google Calendar per iPhone.

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Londra. Google apre il suo primo Google Shop

Il Google Shop è il primo store ufficiale aperto dal gigante del web a Tottenham Court Road (Londra). All’interno una serie di prodotti hi tech che invogliano i visitatori a provare nuove tecnologie come lo schermo gigante che per provare Google Maps e “volare” sui cieli del mondo grazie al nuovo View-Master (il dispositivo di realtà virtuale ri-progettato in collaborazione con Mattel), per tutti i visitatori è offerta la possibilità di utilizzare e/o acquistare i nuovi smartphone, tablet e portatili, provare i nuovi Chromebook e testare il servizio Chromecast TV, oppure sbizzarrirsi con le bombolette spray digitali per re-immaginare il logo di Google oppure dare sfogo alla propria vena artistica.

Come impostazione lo store ricorda molto quanto già proposto da Apple con i dispositivi in bella vista e personale addetto pronto a fornire delucidazioni sui prodotti.

James Elias, direttore marketing UK per Google, ha dichiarato: “Il ritmo dell’innovazione dei dispositivi hi tech che tutti usiamo è incredibile, eppure il modo li compriamo è rimasto invariato per anni. Ecco perché siamo incredibilmente entusiasti di lanciare questo spazio – il primo del suo genere in tutto il mondo. Con il nostro Google Shop vogliamo offrire alle persone un luogo dove possono giocare, sperimentare e conoscere tutto ciò che Google ha da offrire” e continua: “Pensiamo possa rappresentare un’esperienza veramente unica di ‘try-before-you-buy’.

Il negozio ospiterà anche eventi e corsi con possibilità di accedere a tutorial sulla sicurezza online, così come come utilizzare tutta la gamma di dispositivi Google. Uno spazio dedicato consentirà agli insegnanti di testare nuovi strumenti educativi e insegnare ai bambini i primi rudimenti della programmazione.

Google aveva già aperto in precedenza un “Chromezone” nel negozio di Tottenham Court Road nel 2011, e degli “Androidland” nei negozi in Australia, ma è la prima volta che apre un negozio utilizzando esclusivamente il proprio marchio.

Twitter
Google raggiunge accordo con Twitter per integrare i tweet degli utenti nei risultati delle ricerche

Secondo quanto riportato da Bloomberg, Twitter avrebbe raggiunto un accordo con Google per avviare l’integrazione dei tweet nei risultati di ricerca di BigG.
Le due aziende, secondo quanto riferito, stanno già collaborando per rendere il servizio attivo in un futuro molto prossimo. La nota riferisce che Twitter non riceverà eventuali introiti pubblicitari per la collaborazione, avrebbe invece un accordo di licensing che prevede un pagamento da parte di Google a Twitter, a fronte dell’accesso ai tweet di quest’ultima. Un accordo simile era già stato raggiunto qualche anno fa, nella fattispecie tra il 2009 e il 2011, rapporto poi interrotto da Twitter perché ritenuto troppo invasivo e capace di ridurre drasticamente le visite al social network.

Insomma, Google cerca di ripercorrere la strada già fatta da Bing di Microsoft che aveva già chiuso un accordo simile con Twitter.

Fino ad oggi Google per catalogare i tweet analizzava costantemente i messaggi pubblicati su Twitter procedendo poi all’indicizzazione, un processo troppo arzigogolato, dispendioso in termini di risorse e non sempre infallibile. Grazie all’accordo, Twitter spera di ingrandire il numero di iscritti alla piattaforma, che oggi conta 284 milioni di iscritti e che negli ultimi mesi soffre di pochissima crescita. Naturalmente, non tutti i tweet verrebbe indicizzati e proposti come risultato delle ricerche in Google, della ricerca farebbero parte solo i tweet più recenti e solo quelli con una quantità elevata di condivisioni.

Al momento la notizia non è stata commentata né da Google né da Twitter.

Google Earth Pro è ora disponibile per il download gratuito!

L’abbonamento Pro a Google Earth, che fino a qualche giorno fa costava $399 l’anno, non sarà più necessario per accedere al servizio. Google, infatti, da qualche giorno ha reso anche la versione Pro di Google Earth completamente gratuita.

La più famosa applicazione per osservare la mappa tridimensionale del globo terrestre e accedere a una miriade di informazioni, permettendo all’utente anche di effettuare zoom e altre operazioni interattive, è disponibile sia per sistemi Mac sia PC.

Una volta effettuato il download dell’applicazione basterà recarsi a questa pagina ed effettuare la registrazione che, sebbene non ancora aggiornatissima – in qualche schermata sono ancora riportate diciture che lascerebbero intendere che si tratti di una versione a pagamento – attiverà la versione premium dell’applicazione.

Rispetto alla versione free, Google Earth Pro mette a disposizione dell’utente la possibilità di stampare immagini a 4800×3200 pixel rispetto ai 1000×1000 pixel della versione free. Altre funzionalità riguardano la possibilità di importare automaticamente mille indirizzi alla volta per essere appuntati sulla mappa, catturare video HD di quanto mostrato sullo schermo, misurare distanze/aree utilizzando linee, percorsi, poligoni, cerchi e altro ancora.

Google+ migliora automaticamente la qualità dei video in upload

La funzione che migliorava la qualità delle immagini caricate su Google+, attiva sul social network da più di due anni, è oggi stata ereditata anche dai video (Google+ su Mac, Windows e ChromeOS). Ogniqualvolta si caricherà un nuovo video che gli algoritmi di BigG riterranno potenzialmente migliorabile, Google chiederà all’utente se intente procedere con la procedura di ottimizzazione. Tim St. Clair, ingegnere di Google, spiega che la nuova funzionalità sarà in grado di migliorare automaticamente l’illuminazione, il colore e la stabilità dei fotogrammi. Se si decide di apportare il miglioramento video Google propone all’utente una comparativa side-by-side del video prima e dopo la miglioria. L’annuncio di Google arriva pochi giorni dopo che Facebook ha annunciato la funzionalità di miglioria delle immagine che gli utenti caricano sul social network.

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Google Street View aggiunge la sua prima città araba: Dubai

Lo scorso febbraio Google aveva reso noto che Dubai sarebbe stata la prima città araba a essere presente su Google Street View, oggi la promessa fatta da BigG è stata mantenuta. Da lunedì scorso, infatti, tutti gli utenti di Street View possono accedere a un tour virtuale della città, spostandosi tra diversi punti di riferimento come la Sheikh Zayed Road, la strada più lunga negli Emirati o fare una visita virtuale al Dubai Mall, il più grande centro commerciale del mondo con circa 1200 negozi, o, ancora, visitare virtualmente Deira o Dubai Creek, la località dove si svolgeva la maggior parte della vita della “vecchia Dubai”, famosa per la pesca e il commercio di perle.  Si conta che la città araba, solo lo scorso anno è stata visitata da 10 milioni di persone, con una proiezione che vede il numero di visitatori raddoppiare entro il 2020.
Abdul Hakim Malik, direttore dei sistemi informativi territoriali presso il comune di Dubai, che ha collaborato con Google per avere le autorizzazioni necessarie (la trattativa è durata circa un anno) per la mappatura della città, ha tenuto a precisare che le riprese sono state elaborate affinché volti e targhe dei veicolo venissero opportunamente sfumati, così come non sono state riprese le aree residenziali privati o zone franche, tuttavia Street View mappa le più importanti imprese e località del posto, il che, si spera, possa dare una spinta alle attività turistiche e favorire le imprese locali, soprattutto quelle dedite al settore immobiliare. Google ha iniziato la mappatura della città all’inizio di quest’anno, con una pausa in estate per evitare la famigerata foschia che ricopre le città non garantendo riprese chiare. Fonte

Google aggiunge il supporto PayPal agli acquisti su Google Play

Da oggi, applicazioni e altri contenuti presenti su Google Play potranno essere acquistati tramite Paypal, una mossa che rende così ancora più semplice utilizzare lo store. La funzionalità è accessibile senza aggiornamento del sistema e accetta pagamenti per ogni elemento digitala presente sul repository. Il nuovo servizio è stato al momento attivato in una decina di paesi, tra cui Austria, Belgio, Canada, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Regno Unito e USA.

Google aggiunge nuove funzionalità a Maps per iOS e Android

L’applicazione Maps di Google è in costante aggiornamento, proprio qualche giorno fa sono state introdotte nuove interessanti funzioni, come ad esempio l’assistente di corsia, che mostra su quale corsia rimanere per effettuare al meglio la prossima svolta. Altra novità riguarda la possibilità di salvare offline le mappe, basta cercare un’area utilizzando le mappe delle città e premere sull’apposito bottone di salvataggio, potendo finanche decidere un nome da associare al file salvato. Nuove funzioni migliorano i filtri per la ricerca di ristoranti, aziende e alberghi; viene offerta una migliore integrazione con Uber; vengono fornite più informazioni sul trasporto pubblico.

Google Page Speed, così ti velocizza il caricamento delle pagine web

Google ha annunciato che è disponibile un nuovo servizio denominato Page Speed. Si tratta di una nuova funzione che migliorerà la velocità di caricamento di un sito web. L’annuncio è stato dato sul blog ufficiale di Google. Ma come funziona? Basta iscrivere il proprio sito a Google, questi elaborerà la pagina, la ottimizzerà e la presenterà all’utente in modo ottimizzato. Per gli utenti non cambia nulla, visiteranno i siti web sempre allo stesso modo. Google sostiene che Page Speed ??permette di aumentare il caricamento delle pagine con un incremento di velocità che varia tra il 25 e il 60%. Unico neo, il servizio sarà a pagamento, anche se pare sia un prezzo molto competitivo. I Webmaster che sono interessati a testare la nuova funzionalità possono iscriversi sul sito web di Google. Fonte

Google rilascia Chrome 10

Google ha rilasciato una nuova versione del suo browser web: Chrome. Tra le novità più di rilievo la possibilità la rimozione al supporto per H.264 e l’aggiunta di un motore JavaScript più veloce del 66%. Il cambiamento più significativo è nella schermata di accesso alle opzioni del browser: secondo quanto riportato sul blog ufficiale, “aiuterà a raggiungere le impostazioni corrette in modo rapido, senza doversi perdere per cercare come importare un segnalibro oppure cambiare homepage all’apertura del browser; invece di utilizzare il menu tradizionale, gli utenti sono ora in grado di digitare l’opzione di impostazione direttamente nella barra degli indirizzi”. Un nuovo strumento di sincronizzazione aiuterà gli utenti ad avere la medesima configurazione del browser (segnalibri, estensioni, le password e altre impostazioni) sui vari PC in cui installano l’applicazione. Per i contenuti HTML5 il browser offre ancora il supporto per i codec Theora e WebM, entrambi opensource.

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Sei alla ricerca di un lavoro? Google prevede una maxi assunzione di 4500 persone

In un post apparso ieri sulle pagine ufficiali di Google, emerge che l’azienda sta preparando una maxi assunzione di personale, ben 4.500 persone da inserire nell’organico di una delle più famose e conosciute società informatiche del mondo. Google vuole espandersi ancora di più e lo fa, quindi, assumendo persone, tantissime persone, tanto che già si parla del più gran numero di assunzioni nella storia della società. “Stiamo cercando i migliori talenti, in tutti i settori e in tutto il mondo, questo per affrontare alcune delle sfide più difficili dell’informatica del nuovo millennio”. I nuovi assunti dovrebbero lavorare nelle start-up di recente acquisizione da parte di BigG. Fonte

Eric Schmidt si dimette da amministratore delegato di Google

Eric Schmidt ha annunciato che dal prossimo 4 aprile non ricoprirà più la carica di CEO di Google, una posizione che ha ricoperto fin dal mese di agosto 2001. Larry Page, co-fondatore di Google, assumerà la posizione di CEO. Anche se Schmidt non sarà più amministratore delegato, ricoprirà comunque un ruolo attivo nell’azienda, con una posizione di consulente per Larry Page e Sergey Brin. Durante la carica di CEO, Schmidt ha visto Google diventare il motore di ricerca predominante, ampliando il suo raggi di azione su altre realtà come YouTube, Chrome, Gmail, Google Checkout, Google Docs, promuovendo l’avvento di Android sui dispositivi mobili. Intanto Google dichiara un incremento di fatturato del 26% nel Q4 con un utile operativo di 2,98 miliardi dollari rispetto ai 2,48 miliardi dollari per il 2009. Fonte