Lorem ipsum is simply dummy text here.
PocketQube, il tuo satellite personale a poco meno di 5000 euro

Il PocketQube è un satellite cubo di appena 5 centimetri di larghezza (5cmx5cmx5cm), creato dal professor Bob Twiggs della Morehead State University, che può essere utilizzato per essere tranquillamente lanciato in orbita, si rivolge a enti pubblici, imprese private, università e hobbisti. Costa poco meno di 5mila euro e viene commercializzato dal venticinquenne Tom Walkinshaw di Glasgow (Scozia): “Vogliamo rimuovere la barriera che ostacolano chi vuole sperimentare con i satelliti” ha dichiarato. Rispetto al suo predecessore, il Cubesat (un cubo da 10cm³), il PocketQube è più piccolo e offre una soluzione economica per sperimentare sui satelliti senza spendere cifre astronomiche. In orbita sono stati lanciati già quattro di questi mini-satelliti. All’interno del kit che, che è possibile acquistare direttamente da una pagina web, oltre alla struttura base si trova la scheda radio di comunicazione (MiniSatCom), il computer di bordo, e una scheda Labsat per le varie sperimentazioni. È possibile espandere le potenzialità del satellite “agganciando” allo stesso, tramite un’interfaccia standard chiamata PQ60, una serie di hardware e sensori. Walkinshaw sta ora lavorando per organizzare un lancio in orbita che dia modo a tutti i possessori di PocketQube di mandare nello spazio i loro mini-satelliti,  non sarà facile. “Il lancio in orbita dei PocketQubes è probabilmente la cosa più difficile da organizzare” dice, spiegando che ad oggi non c’è una sola società in tutto il mondo disponibile a portare sui suoi razzi i dispositivi Pocketqubes. “Vorremmo organizzare il nostro primo lancio dalla Scozia, ma questo richiederà importanti strutture da realizzare”. Il primo PocketQube è stato lanciato nello spazio grazie a un ICBM convertito chiamato “SS Satan”, un ex veicolo per armi nucleari reimpiegato per studi accademici.