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stampa dei tessuti umani
Rivoluzione nella stampa dei tessuti umani

Una nuova tecnica di stampa 3D consente agli scienziati di creare reti vascolari complesse che imitano i passaggi naturali del sangue nel corpo, così come la linfa e altri fluidi vitali. La ricerca è stata pubblicato sul numero di Science di questa settimana. Il lavoro è stato condotto dai bioingegneri Jordan Miller della Rice University e Kelly Stevens dell’Università di Washington insieme ad altri collaboratori di diverse università e aziende private.
Il team di ricercatori ha creato una nuova tecnologia di biostampa open source – tutti i dati sorgente degli esperimenti dello studio scientifico pubblicato sono disponibili gratuitamente – battezzata SLATE, un sistema che utilizza la stampa additiva adoperando una soluzione di idrogel liquido che diventa solido quando esposto alla luce blu; la tecnologia è stata impiegata per creare una struttura in grado di replicare in parte la struttura dei polmoni.

I test hanno dimostrato che i tessuti erano abbastanza robusti per favorire il flusso sanguigno, con tanto di pressione e frequenza, opportunamente simulate. I test hanno anche verificato che i globuli rossi del sangue pompato nella struttura erano in grado di assorbire l’ossigeno mentre fluivano attraverso la rete di vasi sanguigni stampati in 3D, replicando il classico scambio gassoso che avviene nella struttura alveolare del polmone.

“Uno dei maggiori ostacoli nella produzione di sostituti del tessuto funzionale è stata la nostra incapacità di stampare la complessa vascolarizzazione in grado di fornire nutrienti ai tessuti densamente popolati… La nostra è la prima tecnologia di bioprinting che affronta la sfida della multivascolarizzazione in modo diretto e completo… Prevediamo che, entro i prossimi due decenni, la biostampa diventerà una componente importante della medicina”, dichiarano gli autori.

“Il fegato è un organo particolarmente interessante, ha la capacità sbalorditiva di assolvere a oltre 500 funzioni, funzionalità seconde solo al cervello… Al momento non esiste alcuna macchina o terapia in grado di sostituire tutte le funzioni del fegato e gli organi stampati in 3D potrebbero un giorno essere la soluzione al problema” scrive Kelly Stevens, autore dello studio.

Di seguito il video che mostra la tecnologia in opera: uno stampato 3D imita il polmone in cui le vie respiratorie forniscono ossigeno ai vasi sanguigni circostanti.

Stampa 3D. Ingegneri australiani creano il primo motore aereo jet al mondo

Ingegneri della Monash University in Australia e dell’Amaero Engineering hanno stampato in 3D il primo motore aereo jet al mondo. I ricercatori hanno smontato un motore esausto e iniziato la riproduzione pezzo per pezzo di uno nuovo motore meno costoso nella realizzazione, più leggero e più efficiente nei consumi.

Per stampare in 3D un primo motore il team di ricercatori ha impiegato circa un anno; un secondo esemplare è stato invece realizzato in tre mesi, quest’ultimo è attualmente esposto presso l’Australian International Airshow a Avalon (Melbourne). I ricercatori stanno lavorando a un terzo motore che utilizza materiali ancora più leggeri. La nuova tecnologia consentirà anche la produzione di componenti e parti di ricambio nel giro di giorni invece dei classici mesi.

Amaero Engineering spera di riuscire ad avere una certificazione sulle produzione entro i prossimi tre anni, nel frattempo l’azienda ha stipulato contratti con Boeing e Airbus per testare ed esplorare il mondo della stampa 3D nel contesto aerospaziale.

Simon Marriott, CEO di Amaero Engineering, in una dichiarazione rilasciata a Reuters spiega: la nostra tecnologia “consentirà alle aziende aerospaziali di ridurre i loro cicli di sviluppo, stiamo infatti ottimizzando i tempi realizzando prototipi di motori tre o quattro più velocemente del normale”.

La stampa 3D, oltre a velocizzare i tempi di produzione, permette agli ingegneri di progettare soluzioni più complesse che sarebbe complicato realizzare con la classica linea di produzione. Per stampare i motori 3D è stato impiegato un laser ad alta potenza che fonde polveri di alluminio, titanio, nichel e altri materiali che, sciolti, vengono depositati strato dopo strato fino al completamento del modello.

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Per la realizzazione dei motori i ricercatori avrebbero impiegato una stampante 3D Concept Laser x line 1000R, la più grande macchina al mondo per fusione laser selettiva che offre un campo di lavoro di 630x400x500 mm.

Un edificio e una villa interamente realizzati con una stampante 3D

La società cinese WinSun ha con successo stampato in 3D un intero edificio a cinque piani e una villa di 1.100 metri quadrati utilizzando una particolare stampante 3D in grado di riutilizzare rifiuti industriali, quali vetro e altri materiali, in concerto con una base di cemento a essiccazione rapida mescolata con uno speciale agente indurente. Questo processo consente di risparmiare tra il 30 e il 60 per cento dei rifiuti edili e può diminuire i tempi di produzione e i costi di oltre il 50 per cento.
La speciale stampante 3D utilizzata è alta 6.6 metri, larga 10 metri e lunga 40 metri, i singoli pannelli della costruzione vengono stampati e poi assemblati in loco con rinforzi in acciaio e pannelli isolanti, così da rispettare gli standard di costruzione.

Una fase del processo di stampa.

Il processo di stampa avviene partendo da un disegno CAD che viene fornito in input alla stampante, la stessa si occupa poi di controllare un braccio meccanico estrusore che depone strato dopo strato il materiale di costruzione. Le pareti sono stampate con all’interno un motivo a zig-zag in modo da conferire alle stesse maggiore consistenza e, nel contempo, lasciando spazio per ospitare il materiale isolante.

pannelli casa 3d
Nel tempo, l’azienda spera di utilizzare la sua tecnologia per costruire strutture più importanti come ponti e finanche grattacieli.

Il cane Derby può camminare nuovamente grazie alla stampa 3D

Alcuni ingegneri della 3DSystems, società del nella Carolina del sud specializzata nella prototipazione di modelli 3D, sono riusciti a ridare nuove prospettive di vita a Derby, un cane nato con le zampe deformi e quindi impossibilitato a muoversi. Le zampe anteriori di Derby sono state ricostruite con due protesi realizzate interamente grazie alla stampa tridimensionale, nella fattispecie utilizzando la stampante ProJet 5500 X.
Questo dispositivo utilizza al tecnologia MultiJet (MJP) per costruire prodotti in multimateriale, permettendo di stampare finiture dettagliate con diversi gradi di flessibilità; per la stampa adopera un particolare materiale  materiale composito, chiamato Visijet, che può essere impiegato sia in modalità trasparente sia con colorazioni che vanno dal nero al bianco passando per diverse tonalità di grigio. Si tratta della stampante 3D più rapida sul mercato, nonché della più conveniente se si devono realizzare oggetti in plastica o in gomma. Adoperando la stampante, due designer e l’ortopedico Derrick Campana hanno scansionato le gambe di Derby e costruito due protesi che si adattano perfettamente al suo corpo. Un lavoro che in altri tempi avrebbe richiesto mesi di lavoro e ingenti somme di denaro è stato così realizzato in poco tempo tempo grazie al supporto della stampa 3D.

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Stampano in 3D due vertebre al titanio e le sostituiscono con quelle danneggiate di un paziente

Lo scorso 3 dicembre, chirurghi della Zhejiang University School of Medicine a Hangzhou, in Cina, hanno effettuato un intervento chirurgico – il primo di questo tipo – per rimuovere due vertebre danneggiate da un paziente di 21 anni, Wang Lin. Al loro posto è stato inserito un impianto al titanio stampato in 3D e modellato con l’esatta dimensione necessaria per il corpo del paziente. Per l’occasione è stato realizzate un modello 3D virtuale della colonna vertebrale di Lin sul quale sono state poi prese le misure per la stampa tridimensionale delle vertebre. Questo tipo di intervento, rispetto a un’operazione di chirurgia convenzionale, oltre a favore il lavoro dei chirurghi, garantisce anche meno rischi per il paziente. Il ragazzo da molto tempo soffriva di dolori lancinanti al petto e, in seguito una visita ospedaliera, si è appurato che era affetto da Fibroma Ossificante, lesioni benigne dell’osso che si stavano formando nella zona spinale, un  tumore estremamente raro, soprattutto attorno alle vertebre. L’intervento è stato un completo successo e Lin dovrebbe avere un pieno recupero delle sue funzionalità. Una piccola nota sul materiale impiegato: la stampa 3D del titanio sta riscuotendo un enorme successo in campo medico, il titanio, infatti, sempre esser il metallo giusto per realizzare impianti nel corpo umano, uno dei pochi che il sistema immunitario non rigetta.

HP LaserJet TopShot Pro M275
HP LaserJet TopShot Pro M275, la prima stampante che scansiona oggetti in 3D

HP, in occasione della “Imaging and Printing Conference” tenutasi giovedì scorso, ha annunciato una serie di nuove funzionalità di stampa mobile e 3D. Grazie alla nuova tecnologia wireless HP ePrint, gli utenti potranno ora stampare da dispositivi mobili via peer-to-peer, senza accesso alla rete o ad Internet, inoltre, HP rilascerà una nuova applicazione iPhone che permetterà di controllare tutte le stampanti di nuova produzione.

L’app consentirà agli utenti di controllare la stampante in modalità wireless, monitorare lo stato del dispositivo, avviare la scansione di documenti etc. Oltre al mobile, HP si concentra anche sul 3D, proponendo la nuova LaserJet TopShot Pro M275, il primo prodotto a colori multifunzione (MFP), che permette di scansionare immagini di oggetti 3D e inviarli direttamente online, per esempio a web application abilitate. TopShot HP LaserJet Pro M275 è fornita di display LCD da 3,5 pollici touchscreen, processore ARM a 600 MHz, risoluzione di scansione fino a 245 dpi; copia risoluzione fino a 600 x 600 dpi; volume di stampa mensile fino a 20.000 pagine; velocità di stampa fino a 17 ppm in nero e 4 ppm a colori e connettività standard con 1 porta Hi-Speed USB 2.0, 1 porta Fast Ethernet 10/100Base-TX e 1 wireless 802.11 b/g/n. Il rilascio è atteso per il mese di novembre, nessuna dichiarazione per quanto concerne il prezzo di commercializzazione.

Una stampante 3D per ricreare parti del corpo umano

Il prof. Hod Lipson della Cornell University,  e suoi colleghi ricercatori, durante una riunione della American Association for the Advancement of Science di Washington, hanno mostrato un prototipo di stampante 3D biologica in grado di “stampare” tessuto come la pelle, ossa e cartilagine.  Il gruppo di Lipson sta ora cercando di stampare un orecchio (al momento stampato utilizzando del silicone, che presto dovrebbe essere sostituito con cellule biologiche), hanno già con successo prodotto cartilagine per un ginocchio. Secondo Lipson, la tecnologia potrebbe essere impiegata su larga scala entro i prossimi venti anni. Intanto, alcune aziende come la Organovo, stanno già utilizzando la tecnologia per creare artificialmente vasi sanguigni. Fonte

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