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PancakeBot. La stampante 3D per i tuoi pancake

PancakeBot è un progetto partito su Kickstarter, una delle più famose piattaforme di crowfunding, si tratta una stampante in grado di produrre pancake di qualunque forma. Si, avete capito bene, la stampa tridimensionale entra anche in cucina con un nuovo dispositivo. La stampante 3D permette di trasformare, tramite apposito software fornito a corredo, qualunque immagine presente sul PC/Mac in un pancake pronto da gustare. Oltre al software la casa produttrice mette a disposizione una serie di immagini pre-caricate pronte da stampare. La stampante è in grado di produrre pancake con una dimensione massima di 16”x8.3″. Il progetto ha finora raccolto oltre 68mila dollari dei 500mila previsti. Pagando una free di 179 dollari, qualora il progetto raggiungesse il budget stimato, sarà possibile aggiudicarsi una stampante completa. La commercializzazione avverrà a luglio di questo anno.

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Un edificio e una villa interamente realizzati con una stampante 3D

La società cinese WinSun ha con successo stampato in 3D un intero edificio a cinque piani e una villa di 1.100 metri quadrati utilizzando una particolare stampante 3D in grado di riutilizzare rifiuti industriali, quali vetro e altri materiali, in concerto con una base di cemento a essiccazione rapida mescolata con uno speciale agente indurente. Questo processo consente di risparmiare tra il 30 e il 60 per cento dei rifiuti edili e può diminuire i tempi di produzione e i costi di oltre il 50 per cento.
La speciale stampante 3D utilizzata è alta 6.6 metri, larga 10 metri e lunga 40 metri, i singoli pannelli della costruzione vengono stampati e poi assemblati in loco con rinforzi in acciaio e pannelli isolanti, così da rispettare gli standard di costruzione.

Una fase del processo di stampa.

Il processo di stampa avviene partendo da un disegno CAD che viene fornito in input alla stampante, la stessa si occupa poi di controllare un braccio meccanico estrusore che depone strato dopo strato il materiale di costruzione. Le pareti sono stampate con all’interno un motivo a zig-zag in modo da conferire alle stesse maggiore consistenza e, nel contempo, lasciando spazio per ospitare il materiale isolante.

pannelli casa 3d
Nel tempo, l’azienda spera di utilizzare la sua tecnologia per costruire strutture più importanti come ponti e finanche grattacieli.

L’Arca di Noè stampata in 3D

La nave in foto – rappresentazione dell’Arca di Noè – è stata interamente realizzata con l’ausilio delle stampanti 3D. I 100mila pezzi che la compongono sono stati generati da 30 stampanti tridimensionali UP Plus 2 che stampano utilizzando la metodologia conosciuta come Fused Deposition Modeling (Modellazione a deposizione fusa), una tecnica che lavora su un principio “additivo”, rilasciando il materiale su diversi strati e dando così vita a una forma tridimensionale. A realizzare l’opera “The Deluge – Noah’s Ark” è stato l’artista taiwanese Hung-Chih Peng che spiega: “La barca non è finita ancora, lo sarà all’inizio di gennaio 2015. Sarà lunga 8 metri e alta circa 165 cm. Per realizzarla completamente faremo uso di 560 kg di filamenti, materiale che ci viene sponsorizzato dallo stesso produttore delle stampanti 3D. Questa è la prima volta che per una mia opera utilizzo le stampanti 3D, dopo aver valutato tutti i diversi processi di lavorazione, pensiamo che la stampa 3D sia sta la soluzione migliore”. Con quest’opera Peng partecipa a una Biennale cercando di trasmettere il suo pensiero sull’impossibilità che gli esseri umani hanno nel gestire le sfide. “Il cambiamento climatico, le crisi ecologiche e l’inquinamento ambientale sono tutti fattori che stanno modificando il nostro pianeta, un processo apparentemente non gestibile dagli esseri umani, incapaci di sovvertire la situazione. Il mio lavoro è inteso come una metafora che mostra la battaglia condotta da madre natura contro lo sviluppo accelerato della civiltà industrializzata”.

La pasta ora si stampa in 3D. Parola di Barilla

Barilla starebbe testando la tecnologia di stampa 3D per verificare la possibilità di installare le particolari stampanti in alcuni ristoranti e dare così modo ai clienti di ordinare un particolare formato di pasta, stamparlo e cucinarlo all’istante. A spalleggiare Barilla nell’iniziativa è la TNO, società di Eindhoven che si è già occupata di installare nei ristoranti della cittadina olandesi diverse stampanti di questo tipo. L’idea è molto carina, pensate alla possibilità di disegnare al PC un formato ad hoc di pasta, andare al ristorante e richiedere una piatto di pasta avente la forma del file salvato sulla chiavetta USB che consegnerete al cameriere. Fantascienza? Pare proprio di no…

Una stampante 3D per ricreare parti del corpo umano

Il prof. Hod Lipson della Cornell University,  e suoi colleghi ricercatori, durante una riunione della American Association for the Advancement of Science di Washington, hanno mostrato un prototipo di stampante 3D biologica in grado di “stampare” tessuto come la pelle, ossa e cartilagine.  Il gruppo di Lipson sta ora cercando di stampare un orecchio (al momento stampato utilizzando del silicone, che presto dovrebbe essere sostituito con cellule biologiche), hanno già con successo prodotto cartilagine per un ginocchio. Secondo Lipson, la tecnologia potrebbe essere impiegata su larga scala entro i prossimi venti anni. Intanto, alcune aziende come la Organovo, stanno già utilizzando la tecnologia per creare artificialmente vasi sanguigni. Fonte

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Stampante 3D utilizzata per creare un vero flauto da concerto

Le stampanti 3D finora prodotte sono state generalmente impiegate per creare dei prototipi che danno al progettista un’idea di quello che sarà il prodotto una volta realizzato. Ma ora sembra che l’impiego stia passando ad uno step successivo, ovvero nella realizzazione di strumenti che possono trovare reale impiego nella vita di tutti i giorni. Amit Zoran del MIT Media Lab, ha progettato e “stampato” un flauto da utilizzare durante i concerti. Per la produzione dell’oggetto si è fatto affidamento alla stampante Connex500 3D; gli unici elementi non stampati sono sta le molle per le chiavi. L’intero processo di stampa ha impiegato circa 15 ore. Anche se è difficile giudicare le qualità acustiche di uno strumento attraverso un video di YouTube, sembra essere una riproduzione abbastanza impressionante. Fonte

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