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Interno della Luna esaminato grazie ai dati raccolti più di 40 anni fa

Alcuni ricercatori hanno usato i dati raccolti durante le missioni Apollo sulla Luna per avere un quadro più esauriente sulla composizione interna del nostro satellite. Durante la fine degli anni’ 60 e primi anni ’70, gli astronauti Apollo collocarono sul suolo lunare quattro sismografi, posti sul lato della Luna che si affaccia sulla Terra. Gli strumenti hanno registrato i movimenti della superficie lunare fino a fine 1977. Visto il numero limitato di stazioni di ascolto e la debolezza del segnale, gli scienziati dell’epoca non erano stati in grado di elaborare dettagliatamente i dati. Oggi, utilizzando un metodo moderno di analisi,i ricercatori sono stati in grado di combinare una serie di segnali di piccola ampiezza dai dati originali per identificare le riflessioni a diversi livelli degli strati interni lunari. L’analisi ha rivelato una più accurata struttura interna della Luna, mostrando come il nucleo interno solido ha un raggio di 240 ± 10 km, circondato da un nucleo fluido esterno, che si estende a 330 ± 20 km, e una zona di confine parzialmente fusa estesa per 480 ± 15 km. Le zone più all’interno del suolo lunare manifestano una struttura simile alle regioni interne della Terra. Fonte e approfondimenti

Sulla Luna una caverna che potrebbe ospitare la vita

Uno studio condotto dall’Agenzia Spaziale Giapponese (Jaxa) e coordinato dal prof. Junichi Haruyama,  mostra come sul nostro satellite sarebbe possibile ospitare la vita, senza dover compiere chissà quali rivoluzioni tecnologiche. Ciò sarebbe possibile grazie al rinvenimento di una lunga caverna di lava, larga circa 65 metri e profonda quasi 90. La caverna è situata nella regione di Marius Hills e sarebbe ottima per preservare l’uomo dalle ostiche condizioni del suolo lunare. La scoperta, pubblicata sull’American Geophysical Union è stata individuata grazie alla sonda Selene (sonda facente parte di una missione spaziale giapponese diretta verso la Luna e lanciata il 14 settembre 2007) e potrebbe essere un importante tassello per le future missioni atte all’esplorazione del satellite, un posto dove gli astronauti potrebbero rifugiarsi o creare una base di appoggio ideale.