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Bluetooth 4.2: IPv6, privacy migliorata e velocità aumentata

Il Bluetooth Special Interest Group (SIG) ha ufficialmente presentato il nuovo standard Bluetooth 4.2 che getta le basi per l’implementazione di IPv6 all’interno dello stack Bluetooth, permettendo agli utenti di accedere a Internet direttamente su IPv6 e 6LoWPAN; in buona sostanza sarà possibile collegarsi al web senza dover ricorrere a un modulo Wi-Fi. Ma non solo, anche la velocità di trasferimento subirà un sensibile ritocco, “fino a 2,5 volte” più veloce rispetto alla standard 4.1. Trasmettere pacchetti più velocemente significa anche ridurre gli eventuali errori di trasmissione dati, nonché consumare meno energia, un punto fondamentale se si pensa che la maggior parte dei dispositivi che sposeranno la nuova tecnologia saranno di tipo mobile.  Il nuovo standard, che dovrebbe essere adoperato dai dispositivi già dal prossimo anno, come si era erroneamente ipotizzato non necessita solo di un aggiornamento software, bensì richiede anche un aggiornamento a livello hardware. Altro punto cardine di Bluetooth 4.2 sarà la maggior tutela della privacy, infatti sarà più complicato per i malintenzionati accedere a un dispositivo senza essere autorizzati.  Per chi volesse approfondire l’argomento rimandiamo al documento ufficiale con numerosi dati tecnici sul nuovo standard.

Nuovo record per il trasferimento dati: 26 terabit al secondo

Ricercatori tedeschi del Karlsruhe Institute of Technology hanno raggiunto una velocità di trasferimento dati fino a 26 terabit al secondo, consentendo un completo trasferimento dei contenuti di Wikipedia in pochi secondi. Wolfgand Freude, a capo del progetto, ha spiegato che l’idea si basa sulle diverse lunghezze d’onda dei colori emessi da un fascio laser. I diversi colori interagiscono tra loro per creare un “pettine di frequenze”, ciascuno contenente il proprio flusso di dati. Per compiere l’esperimento sono stati impiegati 50km di fibre ottiche, facendo scorrere all’interno delle stesse un singolo fascio laser di luce; ed è proprio qui che sta la vera novità, infatti, precedenti esperimenti, per raggiungere tali velocità, hanno impiegato fino a 370 laser, con un consumo energetico molto elevato e un ingombro fisico davvero elevato. Freude ipotizza che questa scoperta potrebbe trovare vasto impiego anche sull’hardware di PC. Fonte

Apple rafforza il team di sviluppo della tecnologia Thunderbolt

Apple starebbe progettando di espandere l’uso della tecnologia Thunderbolt di Intel, attualmente impiegata sul Macbook, anche ad altri suoi dispositivi. Thunderbolt che si prefigge di sostituire lo standard USB offre una larghezza di banda, relativa alla prima generazione di tale tecnologia, che può raggiungere i 10 Gbit/s bidirezionali. Lo standard è stato sviluppato per essere espanso fino a 100 Gbit/s e prevede l’utilizzo dei cavi in fibra ottica per raggiungere larghezze di banda ancora più elevate. Secondo quanto di apprende da AppleInsider, la casa di Cupertino è alla ricerca di due dipendenti per il ruolo di “Thunderbolt Software Quality Engineer”; i candidati, inoltre, devono manifestare una pregressa conoscenza su dispositivi bus ad alta velocità e PCI-Express. È richiesta anche la conoscenza della piattaforma ARM, ciò significa che Apple ha probabilmente intenzione di includere la tecnologia anche in iPhone/iPad con il chiaro scopo di facilitare la sincronizzazione con i Mac. Fonte