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Ur/Web. Il linguaggio super veloce che unifica lo sviluppo di pagine Web

Sviluppare una pagina Web mediamente complessa richiede oggi la conoscenza di una serie di tecnologie, ad esempio HTML e JavaScript ma anche i fogli di stile e linguaggi per l’interrogazione dei database. Ora, però, un ricercatore del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha raggruppato tutte queste tecnologie in un unico linguaggio che potrebbe semplificare lo sviluppo, accelerare le prestazioni e proteggere meglio i siti Web. Il linguaggio, chiamato Ur/Web, consente agli sviluppatori di scrivere pagine Internet incorporando molte delle tecnologie Web più utilizzate, liberando lo sviluppatore dal dover utilizzare diversi spezzoni di codice, in diversi linguaggi di programmazione, facendoli interagire tra loro. “Penso che questo sia un linguaggio dal grande potenziale, utile anche per per ridurre i costi di sviluppo Web” ha dichiarato il suo autore Adam Chlipala, che presenterà il suo lavoro il prossimo mese in occasione dell’Association for Computing Machinery’s Symposium on Principles of Programming Languages. Ur/Web incapsula tutte le capacità offerte da HTML, JavaScript, XML, Cascading Style Sheets (CSS) e finanche SQL per l’interrogazione dei database, creando un unico codice compilato in linguaggio macchina. “In Ur/Web tutto è basato sulle transazioni, la richiesta di un singolo client viene gestita da quello che sembra un’esecuzione ininterrotta di una singola funzione” spiega Chlipala. Così come i tradizionali linguaggi di programmazione come C e Java — e a differenza dei linguaggi Web come JavaScript — Ur/Web è fortemente tipizzato; ciò significa che tutte le variabili e le funzioni del programma devono essere conformi a un tipo di dati pre-impostati, un sistema che limita la capacità di un utente malintenzionato di scrivere codice malevolo attraverso un modulo web.

Nuovi domini web cambiano il modo di affacciarsi sul web

Da qualche mese a questa parte, l’Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), l’ente no profit intergovernativo preposto all’assegnazione degli indirizzi IP e alla definizione delle parole che costituiscono un dominio, ha dato il via libera all’assegnazione dei nuovi domini gTDs (generic Top Levels Domain) dando così modo agli utenti di tutto il mondo di registrare domini con suffisso diverso dai classici .com, .it, .net e via dicendo; in aggiunta, si è dato il via libera anche alla disponibilità di domini aventi nel nome caratteri non appartenenti all’alfabeto latino, conosciuti come International Domain Names (Idns).
In virtù delle novità introdotte, oggi è possibile registrare domini .pizza, .hotel, .paris, .blog, .casa etc, o domini con suffissi che riprendono il nome di un brand famoso e che nell’immaginario collettivo degli utenti web, rimandano a un’attività o a un’idea ben definita.

Da pochi giorni è anche possibile utilizzare un nuovo top level domain (TLD): “.nyc”; le aziende di New York, ma anche i cittadini residenti, potranno quindi geo-localizzare la loro posizione creando, di fatto, un’identità web ben definita e riconoscibile, incentivando così anche l’economia locale. Presto saranno disponibili nuove estensioni, tra queste: .taxi, .kids, .art, .church ma anche un nuovo dominio .legal destinato a identificare gli studi d’avvocati, professionisti o entità che hanno a che fare con l’ambiente giuridico. Insomma, le nuove estensioni web si stanno diffondendo in modo capillare, abbracciando una vasta serie di ambiti, da quello strettamente geografico a quello merceologico.

 

E c’è anche chi cerca di fare il furbetto…
Così com’è stato con l’avvento dei primi siti web, i più furbetti fiutano l’affare dei nuovi suffissi web registrando domini di marchi famosi sperando, poi, di poterli rivendere a cifre nettamente superiori a quelle investite o, peggio, sfruttando il marchio per vendere prodotti contraffatti a ignari utenti, convinti di essere approdati sulla pagina ufficiale del brand. Grossi marchi, infatti, un po’ per limitare i costi, o, forse, poco propensi a buttarsi in un mercato che considerano ancora emergente, sono restii a registrare i propri domini sfruttando le nuove estensioni, lasciando campo libero a chi invece vuole lucrarci.

Come registrare o prenotare un dominio con le nuove estensioni
Sono diverse le aziende di web hosting che offrono la registrazione dominio sfruttando le nuove estensioni, ad esempio la compagnia 1&1 mette a disposizione dei suoi utenti tantissime estensioni che è possibile già registrare – oltre 700 quelle attualmente disponibili – oppure registrare direttamente un’estensione di dominio non appena viene confermata la sua fase di registrazione. Da poche settimane, ad esempio, è disponibile il dominio .RESTAURANT, ideale per chi vuole creare un sito per pubblicizzare il proprio ristorante, aumentando la visibilità del locale e rendendolo subito riconoscibile a tutti gli utenti web che ricercano in Rete un locale dove consumare qualcosa di buono.

Le nuove estensioni del web offrono di sicuro un’opportunità da cogliere, soprattutto per quelle aziende che, sfruttando le stesse, possono meglio collocarsi sul web, guadagnando in termini di visibilità e ponendosi all’interno di una cerchia più ristretta facilmente identificabile e accessibile.

Microsoft Sway, il fratello minore di PowerPoint disponibile gratuitamente

Sway è un tool online che permette di creare documenti di presentazione, fino alla giornata di ieri il tool era disponibile a una ristretta cerchia di persone che avevano deciso di sottoscrivere la prova della preview dell’applicazione (con una media di 2500 iscrizioni giornaliere). Il tool è stato oggi reso disponibile per tutti gratuitamente.  Office Sway può essere indipendentemente utilizzata su più dispositivi (smartphone, tablet, computer) e, grazie al supporto cloud, permette agevolmente di condividere i propri lavori con altre persone. In buona sostanza si tratta di una versione semplificata del pacchetto PowerPoint, un po’ più simile se vogliamo a Evernote, così come il fratello maggiore del pacchetto Office di Microsoft, Sway consente di realizzare agevolmente presentazioni animate con tanto di foto, video e altri contenuti. Una volta realizzato il documento sarà possibile condividerlo semplicemente copiando e incollando il percorso web dello stesso, sarà quindi possibile realizzare la presentazione, copiare il suo URL e inviarlo a un amico semplicemente postato l’indirizzo in un’email o su qualunque social network, un’operazione tanto semplice da poter essere realizzata anche da un bambino, così come testimonia lo stesso video divulgato da Microsoft. Prova il software gratuitamente da qui.

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Google Page Speed, così ti velocizza il caricamento delle pagine web

Google ha annunciato che è disponibile un nuovo servizio denominato Page Speed. Si tratta di una nuova funzione che migliorerà la velocità di caricamento di un sito web. L’annuncio è stato dato sul blog ufficiale di Google. Ma come funziona? Basta iscrivere il proprio sito a Google, questi elaborerà la pagina, la ottimizzerà e la presenterà all’utente in modo ottimizzato. Per gli utenti non cambia nulla, visiteranno i siti web sempre allo stesso modo. Google sostiene che Page Speed ??permette di aumentare il caricamento delle pagine con un incremento di velocità che varia tra il 25 e il 60%. Unico neo, il servizio sarà a pagamento, anche se pare sia un prezzo molto competitivo. I Webmaster che sono interessati a testare la nuova funzionalità possono iscriversi sul sito web di Google. Fonte

Google registra 1 miliardo di utenti in un mese, Facebook 750 milioni di utenti

Il mese scorso, Google ha battuto il record per il sito più visitato nell’arco di un mese, distruggendo il precedente record di 931 milioni di utenti, e abbattendo la mitica cifra di 1 miliardo di utenti connessi. Intanto, secondo alcuni rumors, Facebook ha quasi raggiunto la quota di 1 miliardo di utenti iscritti, con 750 milioni utenti connessi nel mese scorso. Facebook è, al momento, anche al primo posto delle classifiche per il sito sul quale gli utenti trascorrono più tempo, con ben 250 miliardi di minuti raggiunti nel mese di maggio. Fonte

Quasi 210 milioni i domini Internet registrati nel primo trimestre del 2011

La quantità di nuovi nomi a dominio Internet registrati, continua ad aumentare in modo incredibile, secondo un rapporto emesso da Verisign, nel solo primo trimestre del 2011, Internet si è fatta carico di oltre 209.8 milioni nuovi domini registrati. Dall’ultimo trimestre del 2010 si è avuto un incremento di 4,5 milioni di domini. I domini .com continuano ad essere i più gettonati, seguiti dai .de (dominio di origine tedesca) .net, .uk (quelli relativi al Regno Unito) e .org. La relazione da parte di Verisign mette anche in guardia contro la minaccia di attacchi informatici, che quest’anno sembrano essere aumentati sia in quantità che intensità. Fonte

Il grande giorno dell’IPv6. Google, Facebook e altri lo testano per 24 ore

Mercoledì scorso, diversi siti web di tutto il mondo hanno testato le funzionalità di IPv6, il protocollo che dovrà soppiantare IPv4. L’8 giugno 2011, Google, Facebook, Yahoo Akami, Limelight e altri siti web hanno testato il protocollo, mettendolo a dura prova. Sono state infatti registrate più di un miliardo di visite combinate tra i siti. Durante la Giornata mondiale dell’IPv6, gli esperti hanno calcolato che solo lo 0,05% degli utenti Internet ha manifestato problemi di connessione ai siti web oggetto di studio. Il passaggio a IPv6 si rende essenziale, infatti a disposizione dei gestori della rete mondiale web rimangono solo 91 milioni di indirizzi web da assegnare (che presumibilmente si esauriranno nell’arco di un mese), successivamente si dovrà ricorrere al nuovo protocollo che garantirà ben 3,4×10^38 indirizzi pubblici, contro i 4.294.967.296 di IPv4. Fonte

WebP. Il nuovo formato immagine di Google. 40% migliore del jpeg

Google sta spingendo per un nuovo formato immagine che dovrebbe far andare in pensione il glorioso formato Jpeg. Si chiama WebP (si pronuncia weppy pronunciato) è stato sviluppato da Google e riduce le dimensioni dei file del 40% rispetto al JPEG. Un cosiffatto formato ridurrebbe quindi i tempi di attesa per il caricamento delle immagini, decongestionando la rete Web e diminuendo sensibilmente i tempi di download delle pagine. Richard Rabbat, product manager di Google spiega perché si è deciso di promuovere il nuovo formato: “La maggior parte dei formati immagine oggi più comuni sul web, in realtà sono frutto di tecnologia vecchia un decennio e così in Google ci si è chiesti se esistesse qualche nuovo algoritmo capace di comprimere ulteriormente le immagini JPEG lossy. Si è così giunti al rilascio di una developer preview del nuovo formato WebP”. Già nelle prossime settimane il nuovo formato potrebbe essere parte integrante del browser Chrome. Link per il download e per approfondimenti

Olandese vince 4,3 milioni di euro giocando sul web

Unibet, società di gioco d’azzardo online, ha reso noto la vincita, da parte di una cittadina olandese di 33 anni, di 4,3 milioni di euro. La giocatrice ha vinto l’enorme somma di denaro, giocando su internet alle slot-machine virtuali messe a disposizione dall’operatore di gioco. Si tratta di uno dei montepremi più alti mai vinti in un gioco a premi online. Fonte Ansa.

Ventiduenne mette all’asta la sua verginità, offerta di 3,7 milioni

Natalie Dylan, una ragazza di San Diego, nota per aver proposto un’asta in cui mette in “vendita” la sua verginità, ha reso noto di aver ricevuto un’offerta di 3,7 milioni di dollari. Grazie ai proventi dell’insolita asta la ragazza ha fatto sapere che potrà pagare la retta del college alla sorella, nonchè incrementare le casse economiche della famiglia. Fonte

Flash Me, il nuovo servizio Telecom per dispositivi mobile

Telecom Italia ha ieri presentato il nuovo servizio Flash Me. Si tratta di un’applicazione per dispositivi mobili, che consente di riconoscere, grazie all’impiego della fotocamera, alcuni codici bidimensionali stampati su magazine, cartelloni pubblicitari, volantini e via discorrendo. Basta inquadrare il codice, scattare e il servizio, in totale autonomia, si collegherà a Internet caricando un’apposita pagina inerente l’oggetto in questione. Il codice può prevedere anche una chiamata, un SMS, un MMS o altro. Una comoda pratica che elimina così la tediosa operazione di digitazione dell’indirizzo web e la ricerca all’interno del sito dell’informazione inerente. Flash ME è stato implementato grazie alla collaborazione con l’azienda Scanbuy. Il servizio è disponibile sul sito TIM, ed è attualmente utilizzabile su 28 modelli di telefonini. Il traffico di download e lo scatto alla connessione sono gratuiti

Da Huawei una chiavetta USB con modem HSDPA e connessione Wi-Fi

In occasione del Mobile World Congress, Huawei, nota casa che produce dispositivi mobile per il collegamento internet, sovente la medesima che realizza le soluzioni di connettività di Vodafone e Wind, ha mostrato al pubblico un nuovo dispositivo capace di unire in un unico package USB un modem HSDPA con supporto WiFi 802.11b/g per la condivisione della connessione. Si tratta del dispositivo denominato i-Mo. Supporta reti HSDPA e HSUPA con velocità di download pari a 7.2Mbps e upload dichiarato di 5.76Mbps. La chiavetta USB è inoltre dotata di un slot per equipaggiare una memoria di tipo microSD.

Le nuove offerte Aria per il Wi-Max

Ha preso ieri il via ufficiale la soluzione WiMax di Aria, l’operatore italiano che commercializzerà il servizio sul territorio nazionale. La prima copertura interesserà ventuno comuni dell’Umbria, privi del servizio ADSL e desiderosi di poter accedere in banda larga ai servizi messi a disposizione dal web. Le offerte di Aria riguardano sia l’utenza privata, sia quella delle aziende. Per la famiglia è stata concepita la soluzione Aria Casa che, a fronte di un esborso di 15,00 euro al mese, prevede 4 Mega di banda larga, euro che diventano 20,00 se si decide di optare per la soluzione a 7 Mega. Per le aziende, invece, è prevista la soluzione Aria Ufficio: 30,00 euro mensili per 7 Mega con banda garantita di 100Kb/s. Link al sito dell’operatore