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Da Qualcomm una nuova tecnologia che triplicherà la velocità del Wi-Fi

Qualcomm ha annunciato una grande novità nel campo del mobile: MU-MIMO (Multi User MIMO), una nuova tecnologia che promette di triplicare le attualità velocità del più performante sistema Wi-Fi. Lo sviluppo della tecnologia ha richiesto sette anni di ricerca. Qualcomm prevede di vendere la tecnologia MU-MIMO a produttori di router wireless, access point, smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici che utilizzano la connessione Wi-Fi. I primi dispositivi MU-MIMO dovrebbero vedere la luce nei primi mesi del 2015.

Presto uno smartphone che funziona senza batteria?

Si chiama Ambient BackScatter la tecnologia che potrebbe rivoluzione il mondo dei dispositivi mobili. La soluzione a cui sta lavorando l’Università di Washington prevede l’utilizzo di piccole antenne in grado di  riflettere il segnale proveniente da sistemi Wi-Fi piuttosto che da antenne televisive, convogliandolo e trasformandolo in una fonte di energia in grado di alimentare smartphone e tablet. Shyam Gollakota, a capo del progetto di ricerca ha commentato: “’Contiamo di vedere applicazioni in diversi campi, tra cui il wearable computing, le smart-home e le reti di sensori autoalimentate”

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Rumors. Apple potrebbe adottare WiFi gigabit quest’anno

Apple starebbe pensando di adottare sui suoi dispositivi il nuovo standard IEEE 802.11ac, protocollo WiFi che permettere di raggiungere una velocità teorica di trasmissione dati senza fili fino a tre volte più veloce dello standard 802.11n. Si tratta di un rumor di AppleInsider. I primi device a beneficiarne dovrebbero essere le stazioni AirPort, Time Capsule, Apple TV e le varie linee di notebook. L’802.11ac è ancora in sviluppo e non è ancora stato definitamente ratificato dall’IEEE e dalla WiFi Alliance, dovrebbe esserlo a fine 2012. Intanto il nuovo standard è già supportato dal chipset Broadcom, annunciato in occasione dello scorso CES; i nuovi chip sono compatibili con lo standard 802.11n e tutti gli altri vecchi standard WiFi.

Ricercatori pubblicano strumento open source per l’hacking delle reti WiFi protette

Grazie ad una falla nello standard Wi-Fi Protected Setup, la maggior parte dei router di casa e di piccole imprese potrebbero essere vulnerabili e fornire accesso ad estranei alle proprie reti Wi-Fi. Nella fattispecie, i router che utilizzano il Wi-Fi Protected Setup (WPS) sarebbero affetti da una falla, facilmente sfruttabile da un software open source (scritto in Python) rilasciato da un team di ricercatori guidati da Stefan Veihbock. Lo standard WPS è stato messo appunto dal WiFi Alliance, ed è stato progettato specificamente per utenti domestici e piccole imprese desiderose di configurare facilmente i dispositivi senza dover inserire complicate password; offerto come optional su diversi router WiFi, automatizza la configurazione del WiFi Protected Access 2 (WPA2) e l’autenticazione tra il router e i vari dispositivi wireless. Il tool scardina-WiFi si chiama Reaver, mediante un attacco di tipo “Brute Force” permetterete di individuare una password in circa 4-10 ore. I router più vulnerabili a questi attacchi, comprendono quelli prodotti da Cisco Linksys, Belkin, Buffalo, Netgear, TP-Link, ZyXEL e Technicolor. Nessuno dei vendor ha rilasciato dichiarazione sulla vulnerabilità, o risposto a richieste di informazioni da  parte di Veihbock.

Accesso Wi-Fi da dispositivi mobili sempre più utilizzato rispetto ai PC desktop

Uno studio condotto dalla società Meraki, ha esaminato la quantità di dati consumati dai vari tipi di dispositivi mobile tramite Wi-Fi. Si tratta di un’analisi comparativa di dispositivi commercializzati tra il 2010 e il 2011. I risultati dello studio mostrano che le piattaforme mobile hanno guadagnato in modo significativo rispetto alle piattaforme desktop. La media mensile di dati Wi-Fi consumati da dispositivi Android, iPhone, iPod è di circa 40MB, mentre l’utente iPad medio consuma 200 MB di dati ogni mese. Secondo lo studio, i dispositivi iOS e Android attualmente rappresentano il 58% di tutti i dispositivi Wi-Fi commercializzati. Nel 2010, la percentuale degli stessi dispositivi raggiungeva quota 33%, mostrando una crescita significativa. Le piattaforme desktop (Windows e Mac) sono diminuite nel periodo di studio scivolando dal 63% all’attuale 36%. Un dato significativo che avvalora lo studio di Gartner: la vendita di computer desktop sta rallentando e le vendite dei dispositivi tablet sta aumentando sensibilmente. Fonte e approfondimento

Studio olandese afferma che il Wi-Fi rende gli alberi malati

Un recente studio condotto da scienziati olandesi della Wageningen University, ha dimostrato che le radiazioni Wi-Fi potrebbe essere responsabili di alcune tipologie di malattie negli alberi. La ricerca, iniziata cinque anni fa nella città di Alphen aan den Rijn ha rilevato una crescita strana e anomala su alcune piante presa a campione. Dopo ulteriori test è emerso che oltre il 70% degli alberi in tutte le aree urbane esposte manifestano gli stessi sintomi e il problema potrebbe essere direttamente legato alle radiazioni Wi-Fi che quotidianamente “investono” gli alberi. Per giungere a tale conclusione, gli studiosi hanno esposto 20 frassini a sorgenti di radiazioni diverse per un periodo di tre mesi. Gli alberi posti più vicini alla stazione radio Wi-Fi hanno mostrato la “morte dell’epidermide superiore e inferiore” di diverse foglie. Il medesimo studio ha altresì appurato che le radiazioni Wi-Fi potrebbero inibire la crescita delle pannocchie di mais. Sebbene i risultati siano abbastanza chiari, non sono tuttavia una prova evidente che le radiazioni Wi-Fi siano esclusivamente le dirette responsabili dell’ammalarsi delle piante, per averne la certezza assoluta, i ricercatori olandesi stanno conducendo ulteriori studi. La domanda a questo punto nasce spontanea: se le radiazioni Wi-Fi fanno tanto male alle piante, quali sono i rischi sull’uomo? Attendiamo di conoscere ulteriori risvolti sull’argomento. Fonte

La Wi-Fi Alliance dà il via libero al Wi-Fi Direct

La Wi-Fi Alliance ha annunciato ieri le nuove specifiche del protocollo Wi-Fi Direct. La nuova tecnologia permetterà di far dialogare due dispositivi senza la necessitò di avere un hot-spot che faccia da tramite. Atheros, Broadcom, Intel, Ralink e Realtek hanno già pronti i primichip da impiegare nella produzione su larga scala dei device in grado di sfruttare la nuova tecnologia. La parte interessante della nuova specifica è che solo uno dei dispositivi che dialogheranno in wireless dovrà essere di tipo Wi-Fi Direct, ovvero la comunicazione senza hot-spot sarà possibile anche con qualunque altro device wireless di tipo standard. I nuovi dispositivi saranno di base già progettati per funzionare con autenticazione WPA e crittografia.

Con Messagenet effettui telefonate VoIP e invii fax direttamente dall’iPhone

Messagenet, azienda dedita allo sviluppo online di servizi di messaggistica fax e SMS tramite Internet e di servizi di telefonia VoIP, annuncia la disponibilità immediata di Messagenet Mobile per iPhone. Si tratta di un software che permette agli utenti di effettuare chiamate VoIP tramite il proprio iPhone 3G e iPod touch in presenza di un collegamento ad Internet Wi-Fi, nonché di inviare fax in tutto il mondo. Cliccando l’icona del software che appare sul display del proprio iPhone o iPod touch, l’applicazione viene avviata ed è possibile effettuare chiamate VoIP, sfruttandone i vantaggi in termini di convenienza e mobilità. Il risparmio rispetto alle tariffe della telefonia tradizionale è sensibile, soprattutto quando si chiamano numeri di telefono fissi oppure quando si telefona dall’estero. Si tratta della prima applicazione per iPhone al mondo a combinare telefonia VoIP e fax. Per effettuare chiamate a numeri fissi o mobili e per spedire fax, basta acquistare una ricarica Messagenet, disponibile a partire da 6,00 € IVA inclusa. La tariffazione delle chiamate VoIP è senza scatto alla risposta e conteggiata al secondo; le chiamate fra utenti Messagenet sono gratuite. La ricarica è valida per tutti i servizi di Messagenet “a consumo”, quindi telefonate VoIP e invio di fax utilizzano il medesimo credito. Messagenet Mobile per iPhone è compatibile con iPhone 3G, iPhone 3G S e iPod touch 2nd generation e richiede il software Apple per iPhone 2.2 o superiore, un collegamento Wi-Fi per le telefonate VoIP e un collegamento Wi-Fi o dati cellulare (3G, EDGE, GPRS) per i fax. Link per maggiori informazioni. Link alla pagina AppStore del prodotto

MicroSD con connettività Wi-Fi integrata

KDDI, gestore giapponese di telefonia mobile, in occasione del Wireless Japan di Tokyo, ha presentato due nuove schede microSd (realizzate da Mitsumi Electric e Renesas Technology), dotate di chip Wi-Fi 802.11b/g. Sarà così possibile dotare qualunque dispositivo mobile di connettività wireless, senza dove ricorrere a ingombranti gadget esterni o, addirittura, acquistare un nuovo dispositivo. Le dimensioni delle nuove microSD sono del tutto identiche a quelle normali. Non sono stati rilasciate indicazioni su prezzo e disponibilità. Fonte

Incrementare il segnale Wi-Fi con della semplice carta stagnola

Cerchi un metodo per potenziare il segnare Wi-Fi che il tuo router emette? Il segnale è troppo debole per raggiungere una stanza della tua abitazione? Niente paura, ecco un metodo che, a investimento praticamente zero, restituisce un router con un segnale wireless notevolmente potenziato. Tutto quello che ti occorre è un po’ di carta stagnola, la stessa che viene utilizzata per cuocere o conservare in frigo alcuni cibi. La procedura da eseguire è facile e immediata. Basta dare un’occhiata al video proposto di seguito.

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Le nuove offerte Aria per il Wi-Max

Ha preso ieri il via ufficiale la soluzione WiMax di Aria, l’operatore italiano che commercializzerà il servizio sul territorio nazionale. La prima copertura interesserà ventuno comuni dell’Umbria, privi del servizio ADSL e desiderosi di poter accedere in banda larga ai servizi messi a disposizione dal web. Le offerte di Aria riguardano sia l’utenza privata, sia quella delle aziende. Per la famiglia è stata concepita la soluzione Aria Casa che, a fronte di un esborso di 15,00 euro al mese, prevede 4 Mega di banda larga, euro che diventano 20,00 se si decide di optare per la soluzione a 7 Mega. Per le aziende, invece, è prevista la soluzione Aria Ufficio: 30,00 euro mensili per 7 Mega con banda garantita di 100Kb/s. Link al sito dell’operatore