Lorem ipsum is simply dummy text here.
CoeLux, la finestra hi-tech che imita il cielo azzurro con tanto di luce solare

Durante i mesi invernali, con poca luce del sole, il cielo plumbeo e carico di pioggia, le nostre stanza sembra grigie e cupe, ma ora c’è una soluzione che crea l’illusione di avere la luce estiva in casa in qualsiasi momento dell’anno.
Quello he vedete nella foto sembra a tutti gli effetti un lucernario che mostra un bel cielo terso con il sole che irradia la sua luce nella stanza, in realtà è solo una falsa finestra artificiale prodotta dall’italiana CoeLux, che si è aggiudicata il primo premio di Lux Awards 2014 nella categoria Light Source Innovation of the Year.

CoeLux trasforma il modo di vivere gli ambienti.

Più che nelle case di ognuno di noi, la finestra può trovare impiego in musei, uffici, aeroporti, centri commerciali, alberghi, parcheggi, ospedali o comunque in ogni luogo dove non possibile godere appieno della luce solare.

La finestra hi-tech è dotata di un solido strato di nanoparticelle e di un illuminatore a Led che, utilizzando un fenomeno noto come “Scattering di Rayleigh”, imitano in tutto e per tutto il cielo blu; il pannello di CoeLux è in grado di creare anche un’illusione di profondità per fare in modo che il ‘sole’ appaia lontano e immerso nel cielo azzurro, imitando la luce che proviene dai tropici, Mediterraneo o Nord Europa.

CoeLux 30, con fascio di luce inclinato di 30 gradi rispetto all’orizzonte, permette di riprodurre le condizioni di luce calda e radente, tipica dei paesi nordici. La soluzione CoeLux 45, invece, bilancia luci e ombre così da risaltare al meglio forme e volumi, una soluzione più vicina alla luce mediterranea. Per chi invece è amante dei tropici, la soluzione CoeLux 60 crea un effetto luce più fredda e verticale, con il massimo contrasto di luminanza luce-ombra.

L’ambizioso progetto, finanziato dall’Unione Europea, è stato brevettato dal prof. Paolo Di Trapani, professore di fisica presso il Dipartimento di Scienze ed Alta Tecnologia dell’Università dell’Insubria di Como. In una nota rilasciata al Corriere della Sera il professore spiega che il prodotto è pensato “non tanto per creare un surrogato della luce solare, quanto per riattivare nelle persone la capacità di percepire la luce, in modo che possano goderne il più possibile quando si trovano all’aperto”. Il prezzo sembra non è essere dei più accessibili, diversi rumors parlano di cifre che sfiorano i 50mila euro.

Lascia un commento