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Da oggi leggere il pensiero non è più solo immaginazione

Alcuni neurologi americani, diretti da Tom Mitchell della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, sono riusciti decifrare un pezzo di codice cerebrale. La “scoperta” apre così le basi per futuri dispositivi capaci di leggere il pensiero, trasformano gli impulsi elettrici in una sorta di dizionario. Ma la ricerca servirà anche per studiare malattie come l’autismo, disturbi del pensiero come la paranoia, la schizofrenia, la demenza semantica. “Crediamo di aver identificato un certo numero di unità di codice di base che il cervello usa per rappresentare il significato di alcune parole”. Fonte: Ansa

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