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Antiche rocce dimostrano che la vita sulla Terra sbocciò 3,2 miliardi di anni fa

Le prime forme di vita sulla Terra potrebbero essere apparse 3,2 miliardi di anni fa, questo è quanto emerge da uno studio condotto da studiosi dell’Università di Washington su antiche rocce sedimentarie individuate nell’Australia nord-occidentale (vedi foto di apertura. Crediti: R. BUICK / UNIV. OF WASHINGTON) e in Sud Africa e datate all’incirca tra tra 2,75 e 3,2 miliardi di anni.

Le rocce – 52 campioni – conterrebbero prove chimiche di fissazione dell’azoto nei microbi, in altre parole i microbi all’epoca depositati sulle rocce si “cibavano” di azoto; la vita è strettamente legata alla presenza di azoto, elemento imprenscindibile per la creazione dei geni e le scoperte effettuate fino ad oggi erano tutte concordi sul fatto che l’azoto ha favorito le forme di vita sulla Terra solo a partire da 2 miliardi di anni fa. Le rocce, invece, sembra indicare che la vita ebbene inizio molto tempo prima.

I campioni analizzati si sarebbero formati prima che l’atmosfera si arricchisse di ossigeno (2.3-2.4 miliardi di anni fa) e sempre secondo gli esperti, l’azoto rinvenuto nelle rocce può essere solo il prodotto del metabolismo di organismi viventi, quindi non generato da altri agenti chimici, anche perché le rocce si sarebbero formate da sedimenti depositati sui margini continentali, ragion per cui libere di irregolarità chimiche che invece si sarebbero potute manifestare qualora si fossero generate, ad esempio, in prossimità di un vulcano sottomarino. Lo studio è stato pubblicato sull’ultimo numero del magazine Nature (16 febbraio 2015).

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