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Apple news +
Apple News +. Oltre 200.000 registrazioni nelle prime 48 ore

La scorsa settimana Apple ha presentato al pubblico Apple News +, il servizio – attualmente disponibile solo in America e in Canada – che mette a disposizione degli utenti oltre 300 riviste digitali (tra le quali il Wall Street Journal e Los Angeles Times) da sfogliare comodamente sul proprio smartphone o tablet. Il servizio, gratuito per il primo mese di utilizzo (poi è necessario un abbonamento mensile di 9,99 dollari) nei primi due giorni di lancio ha fatto registrare oltre 200mila iscritti, almeno questo è quanto dichiarato dal New York Times che riprende una fonte interna alla casa di Cupertino. Apple News Plus ha raggiunto più abbonati rispetto a Texture, l’app che Apple ha fatto sua l’anno scorso e che sarà ritirata dal commercio il prossimo 28 maggio.

A quanto pare, prima del lancio del servizio Apple alcuni editori sarebbero stati riluttanti a partecipare al servizio poiché, secondo quanto riferito, Apple avrebbe mantenuto metà delle entrate derivanti dalla sottoscrizione e conservato con il massimo riservo le informazioni degli abbonati, informazioni che per gli editori si sarebbero rivelate importantissime, forse ancor di più delle entrate monetarie derivanti dalle vendite. Tra l’altro, secondo gli editori, il rischio di perdere il controllo sui propri abbonati sarebbe molto elevato. Tra gli editori che hanno dato il diniego a presenziare su Apple News + spiccano nome importanti come il New York Times e il Washington Post. Il sistema di retribuzione prevede anche un compenso in funzione di quanto un articolo pubblicato viene letto. Se da un lato Apple trattiene una quota importante, dall’altra offre agli editori un servizio evoluto che risolve diverse rogne, in primis quella della gestione dei pagamenti, offrendo tra l’altro un vastissimo pubblico di lettori che difficilmente alcuni editori digitali riuscirebbero a raggiungere in autonomia.