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Antici Egizi usavano vino alla stregua di un medicinale

Ricercatori dell’università della Pennsylvania hanno pubblicato un articolo secondo il quale gli antichi Egizi, già a partire dal 3150 a.C. avevano individuato nel vino rosso, arricchito con altre erbe aromatiche, un’ottima bevanda per curare diverse tipologie di malattie. In alcuni scavi, infatti, sono stati rinvenuti alcuni contenitori con tracce di erbe immerse nel vino. Insomma, già diversi anni fa, gli Egizi avevano capito quello che gli scienziati solo oggi hanno appurato: il vino contiene particolari sostanze antiossidanti, in primis il  resveratrolo, capaci di avere effetti benefici, soprattutto a livello cardiovascolare, ma anche per quanto riguarda la coagulazione sanguigna, prevenzione di alcune forme tumorali e via discorrendo.

Vaso egiziano, rimane per venti anni come ornamento di un giardino

Un vaso di terracotta, risalente a una data compresa tra il 1550 e il 1069 ac, è stato custodito a insaputa del sul proprietario nel giardino della sua villa. Il possessore, che non ha voluto rilasciare nessuna generalità, ha dichiarato di aver ricevuto l’antico vaso da un vecchio zio collezionista, ormai deceduto. Dopo venti anni ha deciso di far analizzare il reperto e così è venuto fuori che trattasi di un vaso funerario utilizzato dagli antichi egizi per conservare nelle tombe i resti del corpo della mummia. In particolare il vaso ritrovato era sovente utilizzato per ospitare il fegato del defunto. Il coperchio dell’ornamento è stato modellato sul volto del dio egiziano Imseti.  Domani il vaso sarà messo in vendita a un’asta organizzata dalla Duke’s House nel Dorchester. Link per approfondimenti