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Encelado, il satellite di Saturno, potrebbe ospitare la vita

Sotto la superficie ghiacciata di Encelado, la Luna del pianeta Saturno, si troverebbe tanta acqua che potenzialmente potrebbe ospitare forme di vita. Per giungere a tale conclusione gli scienziati, che hanno pubblicato un articolo sul magazine scientifico Nature, hanno analizzato i dati raccolti dalla sonda Cassini, nella fattispecie hanno esaminato piccolissimi campioni di materiale in orbita attorno a Saturno (la cui misura è di appena 4-16 nanometri di diametro) ricchi di silicio, quello stesso silicio che sulla Terra si forma spesso in corrispondenza di attività idrotermali dove notoriamente esistono forme di vita.

Il team di ricercatori crede che il silicio rinvenuto sia frutto di sorgenti idrotermali (con temperatura dell’acqua prossima ai 90°) presenti in fondo all’oceano sotto la superficie di Encelado. Il silicio sarebbe giunto in orbita intrappolato nel ghiaccio della superficie di Encelado sparato in orbita dai numerosi geyser presenti sul fondo oceanico. Un habitat non diverso da quello presente negli oceani terrestri.

“È davvero eccitante utilizzare questi piccoli frammenti proiettati nello spazio dai geyser di Encelado, perché proprio l’analisi di questi frammenti ci ha svelato le condizioni dello strato del sotto oceano della piccola Luna ghiacciata di Saturno”, ha dichiarato Sean Hsu, del Laboratorio di Fisica sperimentale e atmosferica del Colorado.

Rhea, la luna di Saturno potrebbe avere un’atmosfera respirabile

Rhea, uno dei satelliti di Saturno potrebbe avere una atmosfera di ossigeno e anidride carbonica molto simile alla Terra. Il biossido di carbonio suggerisce addirittura che potrebbe esserci vita e che, forse, l’uomo riuscirebbe a respirare senza problemi. Secondo i nuovi dati dalla sonda Cassini, la sottile atmosfera della luna è mantenuta dalla decomposizione chimica costante di acqua ghiacciata sulla superficie.I ricercatori sospettano che grandi quantitativi di ossigeno su Rhea non sia effettivamente “liberi” in questo momento, ma intrappolati negli oceani congelati. Fonte