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Lo pneumatico del futuro nasce da un contest di Hankook

L’azienda Hankook, produttrice di pneumatici, ogni due anni propone un contest denominato “Hankook tire Design Challenge”, un evento dedicato alle idee innovative a riguardo dei  pneumatici. Il concorso 2014 è stato organizzato con la collaborazione dell’Università di Design, Ingegneria e Business di Pforzheim, in Germania (il precedente aveva invece visto come alleato l’Università di Cincinnati, negli USA); gli studenti del facoltà di laurea magistrale in design dei trasporti sono stati così invitati a progettare pneumatici innovativi sulla base della propria visione delle autovetture del futuro.
Il primo premio è andato al progetto “Dakar” realizzato da Samir Sadikov. Lo studente ha proposto uno pneumatico hi-tech pensato per le condizioni estreme di uno dei rally di automobilismo e motociclismo più famosi al mondo, il rally Dakar appunto. Lo pneumatico, costituito da singoli elementi esagonali ad incastro, con ogni elemento contenente la propria aria pressurizzata, riesce ad adattarsi su strada e fuoristrada, fornendo maggiore aderenza e trazione. In caso di percorsi accidentati, gli elementi esagonali che compongono la ruota si separano gli uni dagli altri espandendosi garantendo così il massimo comfort e la massima aderenza. In aggiunta, in caso di foratura, non sarà più necessario sostituire la gomma, ma riparare il singolo elemento esagonale danneggiato, una soluzione, questa, che porterebbe il pilota a guadagnare minuti preziosi nel compiere il percorso di gara. Un progetto che secondo il suo ideatore “si adatta anche alle auto e agli autocarri standard”.

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Toyo richiama 175.000 pneumatici a rischio sicurezza

Toyo ha richiamato circa 175.000 pneumatici a causa di potenziali problemi che potrebbero mettere a rischio la sicurezza delle autovetture. Il richiamo è stato fatto volontariamente e comprende pneumatici marchiati Nitto e Toyo, si tratta di coperture per SUV, furgoni e autocarri leggeri. Lo pneumatico potrebbe potenzialmente perdere pressione o subire un distacco del battistrada dal pacco cintura e portare a un potenziale crash. Gli pneumatici Nitto “Dura Grappler Highway Terrain” costruiti da maggio 2007 ad aprile 2012 fanno parte del richiamo, così come le gomme Toyo “Open Country Tuff Duty” prodotte da novembre 2008 a giugno 2013.

Pneumatici. Ritornano le forme utilizzate negli Anni Settanta e prendono vita le ruote che si autoriparano

In periodo di crisi come quella che stiamo attraversando, con i grandi della Terra che invitano sempre di più a ridurre i consumi, le grandi case produttrici di pneumatici stanno lavorando a nuove soluzioni. I primi risultati della ricerca portano a pneumatici dalla forma alta e stretta, che ricordano tanto le coperture di oltre quaranta anni fa, ma che portano con sé un bagaglio di tecnologia non indifferente. Addio quindi a soluzioni di ruote super ribassate (in gergo conosciute come barra 40 o 25) e via libera a gomme con battistrada sensibilmente più stretto e con diametro maggiore rispetto alle proposte tipiche; una gomma che garantisce importanti miglioramenti in termini di aerodinamicità e di resistenza al rotolamento, che in alcuni casi risulta inferiore al 30 per cento rispetto ai pneumatici convenzionali.
Sfruttando le nuove tendenze di produzione, alcune case costruttrici sono riuscite a produrre pneumatici come il Bridgestone Ecopia EP500 Ologic in grado di ottimizzare il consumo di carburante. Una soluzione ottenuta restringendo appunto la larghezza delle ruote con una conseguente e consistente riduzione della resistenza all’aria. Non solo, gli Ecopia EP500 Ologic avendo una superficie di contatto con pressione maggiore e adottando la mescola Multicell (che prevede la presenza di bolle e tubi microscopici) favoriscono lo smaltimento dell’acqua, migliorando l’aderenza sul bagnato. A sposare il nuovo tipo di pneumatico della Bridgestone è stata la tedesca BMW che li monta di serie (modello Ecopia EP500 Ologic da 155/70 R19) sulla sua i3, la city car elettrica della casa bavarese. Questo particolare prodotto può esser trovato facilmente da rivenditori specializzati e anche su Internet, su portali dedicati alla vendita online di pneumatici come http://www.tirendo.it

Il battistrada di dimensioni ristrette e il diametro di grandi dimensioni diminuiscono la resistenza al rotolamento abbattendo i consumi.
Bridgestone Ecopia EP500 Ologic. Il battistrada di dimensioni ristrette, contestualmente al diametro di grandi dimensioni, contribuisce a ridurre la resistenza al rotolamento, abbattendo così i consumi.


Gli pneumatici che autoriparano le forature
Importanti novità anche per Michelin mostrate in occasione dell’ultima conferenza tenutasi al Michelin Challenge Bidendum. La prima, rivolta essenzialmente al mercato asiatico è inerente le coperture autosigillanti SelfSeal: all’interno dello pneumatico è presente un particolare componente capace di chiudere la foratura senza l’intervento umano. Niente quindi ruote di scorta e arnesi per la sostituzione, il che si ripercuota con un netto abbassamento del peso della vettura con conseguente riduzione dei consumi.

La seconda novità riguarda le coperture Premier A/S che si autorigenerano, garantendo una maggiore percorrenza prima della sostituzione. In buona sostanza la gomma presenta una seconda serie di incisioni che affiora quando il primo livello di battistrada si consuma. Già commercializzato in America, questa nuova tipologia di pneumatico arriverà in Europa, nella versione estiva, entro il 2016.