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Uomo sulla luna
Uomo sulla luna. NASA pronta per il 2024

Nella giornata di ieri, Mike Pence, vicepresidente degli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump, ha sfidato la NASA a riportare l’uomo sulla luna entro il 2024 (gli americani misero piedi sul nostro satellite naturale per la prima volta il 20 luglio 1969), accelerando rispetto la precedente dead line che si era imposta la NASA, il 2028. “Ciò di cui abbiamo bisogno ora è l’urgenza”, ha dichiarato Pence durante il suo discorso tenutosi presso lo Space & Rocket Center americano di Huntsville, in Alabama. “È la politica dichiarata da questa amministrazione e degli Stati Uniti d’America, riportare gli astronauti americani sulla luna entro i prossimi cinque anni”. L’amministratore della NASA, Jim Bridenstine, ha risposto alla richiesta in modo positivo: “La NASA farà tutto quanto è in suo potere per rispettare questa scadenza”.

Nelle parole di Pence una certa preoccupazione per il terreno perso nell’esplorazione spaziale a favore dei cinesi e dei russi. A proposito della Cina, Pence ha citato il recente sbarco della Cina sul lato più lontano della luna: “ha rivelato la loro ambizione di conquistare l’altopiano lunare strategico” così come ha menzionato la dipendenza dai missili russi per mandare in orbita gli astronauti americani nell’ultimo decennio, ponendosi l’obbiettivo di cambiare lo stato delle cose con il varo di una nuova navicella spaziale progettata da SpaceX, Boeing e dalla stessa NASA: “La prima donna e il prossimo uomo sulla luna saranno entrambi astronauti americani, lanciati da razzi americani dal suolo americano”.