Lexon Oblio, un dispositivo per pulire lo smartphone mentre lo ricarichi
Ha la forma di un piccolo vaso da fiori, in realtà il Lexon Oblio è un dispositivo per ricaricare lo smartphone e, nel contempo, sanificarlo. Read More
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Potrebbe costare 16.99 euro l’abbonamento mensile alla formula Premium di Netflix, con aumenti previsti anche alla formula Base e Standard. Read More
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David Wehner, CFO di Facebook, ha rivelato che lo strumento per cancellare la cronologia sarà disponibile per gli utenti entro la fine dell’anno Read More
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Quattro mesi e mezzo dopo il lancio, il sistema operativo iOS 12 è stato installato sull’83% dei dispositivi rilasciati negli ultimi quattro anni Read More
Apple Music su Google Home? Il servizio di streaming musicale sviluppato dalla casa di Cupertino, potrebbe presto allargarsi ad altri prodotti Read More
BMW ha annunciato una interfaccia (BMW Natural Interaction) di nuova generazione che si propone di fornire al guidatore un sistema di dialogo avanzato, un po’ come se si stesse parlando con un passeggero seduto di fianco. L’innovativa interfaccia è stata presentata al MWC 2019, utilizza una combinazione di riconoscimento di gesti, voce e sguardo rilevando e interpretando i comandi in base alla situazione e al contesto; il sistema è stato progettato per auto-apprendere e migliorarsi nel tempo.
L’interfaccia hi-tech è in grado di rilevare i movimenti della mano e delle dita. L’utente, ad esempio, potrebbe puntare il dito verso il finestrino e impartire il comando abbassalo, in questo caso il sistema capirebbe l’oggetto puntato dal dito e impartirebbe il comando vocale riconosciuto.
I gesti non sono limitati all’abitacolo di guida, infatti, grazie alla mappatura HD, si può finanche indicare edifici all’esterno e chiedere informazioni su di essi, ad esempio indicare l’insegna di un ristorante e chiedere di prenotare un tavolo o prenotare i biglietti di un cinema poco distante, si può perfino indicare uno spazio e parcheggiare automaticamente. Il sistema messo a punto dalla casa bavarese attualmente è in grado di mappare e riconoscere sette gesti personalizzabili: un video mostra come l’automobile, opportunamente istruita, riesce a riconoscere eventuali segni di stanchezza del guidatore, quindi abbassare la temperatura, aprire il finestrino e sintonizzare radio o player musicale su brani di musica rock, tutte azioni volte a sovvertire lo stato di assopimento. “Il nostro obiettivo è superare i confini dell’interazione tra uomo e auto… La nostra visione è un’auto intelligente che diventa più umana” ha spiegato Christophe Grote, vicepresidente senior del comparto elettronico di BMW.
Natural Interaction farà il suo debutto nella BMW iNext, un prototipo di auto hi-tech che dovrebbe vedere la luce nel 2021. Al momento l’interfaccia è incentrata sul guidatore e passeggero anteriore, ma in futuro potrebbe estendersi anche al controllo dei passeggeri posteriori. Alcune elaborazioni avvengono sfruttando il cloud e la tecnologia 5G, molto viene però eseguito all’interno dal cervello elettronico dell’auto.
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Se sul tuo smartphone o tablet hai necessità di tanto spazio di archiviazione, ti farà piacere sapere dell’annuncio di due schede microSD da 1TB.
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Sulla scia del debutto di Huawei con il suo Mate X e di Samsung (Galaxy Fold), che hanno presentato il loro smartphone pieghevole in occasione del Mobile World Congress (MWC) 2019 di Barcellona, anche OPPO mostra il suo foldable (che ricorda molto il Mate X con display OLED che si ripiega all’esterno) su alcune immagini apparse sulla piattaforma Weibo. Dalle foto del prototipo si evince che il pieghevole di OPPO è dotato di una spessa barra laterale che ospita la fotocamera (sembra dotata di flash a doppio LED), è probabile che il telefono consenta agli utenti di acquisire selfie e foto panoramiche utilizzando lo stesso modulo fotografico, proprio come il Mate X di Huawei.
A pubblicare le foto è stato direttamente il vicepresidente di Oppo, Brian Shen, che ha precisato come non esista ancora un piano per la produzione di massa del dispositivo, almeno fino a quando il pubblico non mostrerà un chiaro interesse verso questo tipo di prodotti.
Un approccio che ricorda quello adottato da Xiaomi che, per voce del suo fondatore, Bin Lin, ha fatto sapere che la distribuzione del suo smartphone pieghevole avverrà solo in funzione di una buona risposta del mercato. Insomma, tutti ai nastri di partenza pronti a commercializzare i prodotti nel momento in cui le vendite (si spera) prenderanno un’impennata.
Da qualche giorno Google ha reso possibile la registrazione dei domini .dev, l’estensione pensata per gli sviluppatori.
Con questa nuova estensione si favorisce la formazione di nuove community di persone interessati allo sviluppo a trecentosessantagradi, compresi professionisti afferenti il mondo della progettazione. Una chicca offerta da Google per chi si accinge all’acquisto di domini .dev è data dalla possibilità di accedere direttamente a un pacchetto che comprende sistemi di sicurezza integrati, con l’impostazione standard del preload HSTS (HTTP Strict Transport Security).
La registrazione del dominio è abbastanza immediata, è aperta tramite l’Early Access Program, che durerà fino alla fine del mese. Poi, ci si dovrà rivolgere ai registrar abilitati. Per dare un’occhiata su come funziona il tutto basta recarsi sul sito ufficiale Get Dev e procedere verificando la disponibilità del dominio che si è pensato di registrare: “check domain“. Il sistema messo a punto da Google consentirà quindi di scegliere uno degli operatori abilitati alla registrazione.
I domini .dev supportano le registrazioni anche con caratteri non ASCII, inoltre, affinché un sito .dev funzioni correttamente, è obbligatoriamente richiesta l’installazione di un certificato SSL.
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