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Firefox Send
Mozilla annuncia Firefox Send, il servizio di condivisione file

Con Firefox Send, chiunque può caricare file fino a 1 GB (2.5 se ci si registra al servizio) sui server di Mozilla e condividere il link di download con amici e altri contatti. Durante l’upload è possibile caricare singoli file che conservano la loro estensione originale oppure più file che saranno automaticamente inseriti in un file zip. È finanche possibile proteggere il file con una password di download.

Sono previste anche opzioni per scegliere quante volte quello specifico file può essere scaricato prima che il file scada e quanti giorni il link deve rimanere attivo; queste ultime funzioni richiedono la registrazione al servizio.

firefox send

I file inviati tramite Firefox Send sono crittografati end-to-end, questo, combinato con le funzioni menzionate in precedenza, rende Send uno strumento utile per l’invio anche di documenti sensibili.

Un plus per gli utenti che già possiedono un account Firefox o che ne registrano uno: possono condividere file fino a 2,5 GB, condividere file con più persone, mantenere i collegamenti attivi fino a 7 giorni e gestire file condivisi da qualsiasi dispositivo. Per utilizzare il servizio, basta andare su send.firefox.com

Firefox Send è disponibile anche per Android e funziona alla stregua della versione desktop. Non è chiaro se Mozilla rilascerà anche l’app per sistemi iOS. “Esamineremo l’utilizzo di Send per Android Beta e determineremo se sarà necessario pensare anche a una versione iOS”, fa sapere Mozilla.

Scoperta grave falla di sicurezza in Dropbox

Dropbox è un popolare strumento utilizzato per sincronizzare file tra più computer (per esempio quello dell’ufficio e di casa). L’utente installa il software, designa una cartella da mantenere sincronizzata, e sarà poi in grado di accedere a file in essa contenuta da qualunque PC connesso al web; si può infatti accedere non sono installando il software sulla macchina ma anche da una comune pagina web. Purtroppo, sembra che l’utilizzassimo tool soffra di una grave lacuna di sicurezza, che potrebbe esporre i file a chiunque. Secondo lo specialista della sicurezza Derek Newton, il problema deriva dal fatto che lo strumento utilizza un semplice file di configurazione per collegare tutte le macchine Dropbox.Il file contiene solo tre campi: e-mail, dropbox_path e host_id. Poiché l’host_id non è in realtà legato a uno specifico host, e non sembra cambiare nel tempo, un utente malintenzionato potrebbe creare del codice malware in grado di individuare e condividere il file con queste informazioni. L’aggressore, quindi, sarebbe poi in grado di avviare una copia di Dropbox, utilizzando il file di configurazione dell’ignaro utente, e accedere così ai suoi file. Fonte e approfondimenti