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Malware per Android trovato su Google Play. Affetti milioni di download

Avast ha reso noto che il Google Play Store è affetto da un malware che silente si è installato su milioni di applicazioni scaricate da ignari utenti. Il malware in un primo periodo di tempo rimane innocuo (giorni, settimane o anche mesi), poi inizia a produrre contenuti pubblicitari che affliggono sia smartphone che tablet e che invitano l’utente a scaricare altri software con la “promessa” di risolvere il problema. È naturale che dopo 30 giorni molte persone difficilmente riescono a individuare qualche applicazione installata può causare un funzionamento anomalo del dispositivo, lasciando spesso l’app agire indisturbata prima che questa venga individuata ed eliminata.

Un annuncio tipico del malware. Avvisa l'utente su un problema sul proprio smartphone con l'invito a scaricare un'App (malevola) in grado di porvi rimedio.
Un annuncio tipico del malware. Avvisa l’utente su un problema sul proprio smartphone con l’invito ad effettuareun upgrade (malevolo) in grado di porvi rimedio.

L’annuncio di Avast è stata fatto tramite un post sul blog dell’azienda. Il malware sarebbe già stato scaricato milioni di volte e interessa diverse app, tra queste: “Durak card game” (5 milioni di installazioni secondo Google Play), un’app sulla storia Russa e una per il test del QI (al momento tutte rimosse dallo store). All’interno dell’APK dei software infetti si nasconde un malware che fa apparire messaggi o popup che, ogni volta che lo smartphone viene sbloccato, invitano l’utente a scaricare altro software malevole o che attivano servizi di tipo SMS premium.

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Nuova versione beta di Windows Defender può essere eseguito al di fuori di Windows

Microsoft Windows Defender l’antivirus che consente di difendere il proprio sistema operativo Windows da malware, nella nuova versione beta consente anche l’installazione su supporti USB/CD/DVD, in modo da poter utilizzare il software senza procedere con l’avvio del sistema operativo. Così facendo Microsoft permetterà di ripulire il sistema in caso di attacco di malware e altri virus durante il processo di avvio del sistema. Il sistema permette di effettuare diversi tipi di scansione all’avvio: una scansione completa, una scansione rapida o una scansione personalizzata. Il software è disponibile in versione a 32-bit o 64-bit e può essere aggiornato con le ultime definizioni dei virus. La nuova versione di Windows Defender può essere scaricato dal sito Web di Microsoft.

Trojan disabilita Mac OS XProtect

Ricercatori di sicurezza hanno identificato un trojan che disabilita il componente di aggiornamento automatico di XProtect, integrato da Apple in OS X. Secondo F-Secure, Flashback.C (che si maschera come aggiornamento di Adobe Flash Player) decifra i percorsi dei file XProtectUpdater, bloccandone alcune funzionalità, tra cui la possibilità di ricevere aggiornamenti relativi a nuovi malware in circolazione. Il “Tentativo di disabilitare le difese del sistema è una tattica molto comune per i malware”, ha spiegato Brod di F-Secure. Graham Cluley di Sophos ha dichiarato: “Il fatto che il malware per Mac sia stato scritto per evitare che XProtect si aggiorni con nuove definizioni di sicurezza sottolinea come i criminali informatici siano pronti a infettare i computer Apple, sempre più acquistati e ormai fuori da quella che un tempo era solo una nicchia”. Fonte

Da Apple un Mac OS X update per rimuovere il malware MAC Defender

Apple per rimuovere definitivamente le minacce del malware Mac Defender, che negli ultimi giorni si stanno facendo avanti in modo deciso, facendo riscontare un enorme quantità di telefonate ai centri assistenza della mela, ha deciso di rilasciare, con enorme soddisfazione da parte dei suoi utenti, un update del sistema operativo; l’aggiornamento rileverà la presenza di MAC Defender e le sue varianti e permetterà di rimuoverli agevolmente; altresì, qualora un utente incappi in qualche sito web che espone il malware, il sistema avviserà l’utente facendo presente della possibile presenza di un software dannoso per il sistema, se vogliamo un po’ come accade con il Windows Software Removal Tool di casa Microsoft. A questa pagina, inoltre, Apple mostra come rimuovere il malware senza attendere il rilascio dell’update.

Scoperta grave falla di sicurezza in Dropbox

Dropbox è un popolare strumento utilizzato per sincronizzare file tra più computer (per esempio quello dell’ufficio e di casa). L’utente installa il software, designa una cartella da mantenere sincronizzata, e sarà poi in grado di accedere a file in essa contenuta da qualunque PC connesso al web; si può infatti accedere non sono installando il software sulla macchina ma anche da una comune pagina web. Purtroppo, sembra che l’utilizzassimo tool soffra di una grave lacuna di sicurezza, che potrebbe esporre i file a chiunque. Secondo lo specialista della sicurezza Derek Newton, il problema deriva dal fatto che lo strumento utilizza un semplice file di configurazione per collegare tutte le macchine Dropbox.Il file contiene solo tre campi: e-mail, dropbox_path e host_id. Poiché l’host_id non è in realtà legato a uno specifico host, e non sembra cambiare nel tempo, un utente malintenzionato potrebbe creare del codice malware in grado di individuare e condividere il file con queste informazioni. L’aggressore, quindi, sarebbe poi in grado di avviare una copia di Dropbox, utilizzando il file di configurazione dell’ignaro utente, e accedere così ai suoi file. Fonte e approfondimenti

Nuovo Virus Trojan attacca computer Mac attraverso i siti di social networking

Sulla scia di una recente scoperta di un exploit per il sistema iOS di casa Apple, SecureFirm e Intego, due società impegnate nella sicurezza informatica, rivelano che un nuovo trojan prende di mira gli utenti Mac utilizzando una vulnerabilità del player Java OS X. Secondo il rapporto Intego, il nuovo malware, trojan.osx.boonana.a, è in realtà una versione rielaborata del malware Koobface, che ha attaccato in passato i sistemi Windows. Gli utenti possono “infettarsi” visitando i link pubblicati su Facebook, MySpace, Twitter e altri siti web. Cliccando il link, l’applet tenta di eseguire il work. Gli utenti possono fermare l’infezione prima che venga avviato negando il permesso di eseguire l’applet Java, se invece si esegue lo script, l’applet tenterà di stabilire una connessione con un server remoto e installare un rootkit che permette a un hacker remoto di prendere il controllo da remoto. I file “malevoli” vengono copiati in una cartella invisibile, Jnana, nella directory home dell’utente. E’ importante ricordare che Apple, nella prossima release di Mac OS X 10.7 “Lion” quasi sicuramente non includerà di default il Java player. Fonte