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Butta via vecchio computer. Era un Apple I assemblato da Steve Jobs

Tra sé e sé avrà pensato: “cosa devo farmene di questo obsoleto computer?” Magari sarà stato buttato per anni uno scantinato senza che l’ignara proprietaria fosse a conoscenza del reale valore di quell’oggetto, un vero pezzo da collezione, uno dei pochi 200 computer inizialmente assemblati; si tratta, infatti, di un raro Apple I, costruito da Steve Jobs e Wozniak nel 1976.

Il primo Mac assemblato da Apple è stato così venduto per 200mila dollari da una società di recupero di materiale elettronico della Silicon Valley – la Clean Bay Area – che ora sta cercando la donna che si è liberata del PC. L’azienda riconosce il 50 per cento del valore degli oggetti venduti ai proprietari originari, ed è ora alla disperata ricerca della signora che possedeva il cimelio per dividere con lei parte del ricavato.

La donna non volle ricevere nessuna ricevuta e non lasciò agli addetti del recupero nessun numero di telefono per essere rintracciata, rintracciarla sarà ora un po’ complicato. A proposito di vecchi computer, conosco il più vecchio computer al mondo ancora funzionante?

L’Apple I

Il primo computer Apple fu commercializzato dal luglio 1976 all’agosto 1977, il prezzo iniziale era di $666,66. Ne furono prodotti 200 esemplari. Forse pochi sanno che per permettersi la costruzione del computer – la cui dotazione di memoria era di 4KB e conteneva solo 30 chip – , Jobs e Wozniak si autofinanziarono vendendo il furgoncino Volkswagen di Jobs e la calcolatrice HP di Wozniak. Paul Terrell, proprietario del negozio The Byte Shop, uno dei primi dedicati alla commercializzazione dei nascenti personal computer rimase impressionato dal computer di Jobs, ne acquistò cinquanta per 500 dollari ciascuno che poi rivendette alla cifra di $666,66. Non essendoci in commercio degli chassis, le schede madri dell’Apple I venivano ospitate in cabinet di legno, per i 50 computer acquistati da Terrell fu contattato un produttore che realizzò i cabinet in legno di acacia.

Becoming Steve Jobs, in arrivo un nuovo libro sul guru di Apple

Dopo aver già visto un film su Jobs interpretato da Ashton Kutcher, appreso di un nuovo film targato Sony e letto la biografia ufficiale – tanto criticata dagli amici di Jobs, perché non ritenuta molto veritiera -, in molti mai avrebbero pensato che un altro lavoro sul fondatore di Apple potesse prendere piede, e, invece, ecco che un nuovo libro, intitolato “Becoming Steve Jobs” (Diventando Steve Jobs) si fa largo e promette di svelare particolari finora non divulgati né nei film prodotti e in produzione, né sulla biografia ufficiale.

Un estratto del libro, il cui titolo completo è “Becoming Steve Jobs: The Evolution of a Reckless Upstart into a Visionary Leader” (uscita ufficiale attesa per il 24 marzo 2015) era stato pubblicato da Amazon, ma poi prontamente rimosso, quasi sicuramente per una pressione dell’editore che non aveva visto la mossa di buon grado.

Un particolare davvero interessante divulgato su Becoming Steve Jobs parla di un Tim Cook, attuale CEO di Apple, pronto a effettuare tutti gli esami medici al fine di verificare la sua compatibilità per la donazione di parte del suo fegato a Jobs sofferente, un’operazione che forse gli avrebbe permesso maggiori periodi di sopravvivenza. Pare però che Jobs rifiutò l’offerta del collega e amico. Un’altra chicca ripresa nel testo riguarda la volontà di Jobs di fare sua Yahoo!, una trattativa che pare sia andata avanti per molto tempo e che avrebbe proiettato Apple anche nell’agguerrito mercato delle ricerche sul web.

Il testo, scritto da importanti figure del giornalismo americano, riporta fatti reali raccontati in prima persona da Tim Cook, Jony Ive, Eddy Cue e tanti altri amici e conoscenti di Jobs. Questo il link Amazon per il pre-ordine del testo.

Il film su Steve Jobs inizia le riprese nel suo garage di infanzia

All’inizio di questa settimana, la troupe cinematografica incaricata di girare il film su Steve Jobs, ha raggiunto la casa d’infanzia del pioniere di Apple, a Los Altos, in California. Il garage dell’abitazione è stato sistemato così come era quando era 40 anni fa, quando Steve Jobs e Steve Wozniak vi lavorarono per costruire il primo computer Apple. Il locale è pronto per ospitare le prime riprese del film, che sarà girato anche in altre località che hanno segnato la vita dell’ex guru di Apple, tra queste San Jose e Berkeley.

La pellicola, sceneggiata da Aaron Sorkin – già noto per “The Social Network” – e diretta dall’inglese Danny Boyle – The Millionaire (2008), Trainspotting (1996) e 127 ore (2010) – trae ispirazione dalla biografia di Jobs scritta da Walter Isaacson nel 2011. Il parto non è stato semplice: il progetto iniziale era targato Sony Pictures, poi è però passato alla Universal Pictures che, per ottenerne i diritti, pare abbia dovuto pagare una cifra che si aggira intorno ai 30 milioni di dollari.

Il ruolo di Jobs, inizialmente proposto e rifiutato da Leonardo Di Caprio e Christian Bale sarà interpretato da Michael Fassbender, mentre Seth Rogen sarà Steve Wozniak.
L’ex CEO di Apple, John Sculley, sarà interpretato da Jeff Daniels, Perla Haney-Jardine interpreterà invece la prima figlia di Jobs, Lisa; Kate Winslet rivestirà un ruolo non ancora reso pubblico ma che dovrebbe essere quello di Laurene, la moglie di Jobs.

Le riprese nel garage che 40 anni fa vide Jobs e Wozniak lavorare sul primo progetto del computer Apple.
Kate Winslet e Michael Stuhlbarg nel film su Steve Jobs

La line-up degli attori del prossimo biopic su Steve Jobs, diretto da Danny Boyle, continua a prendere forma, Michael Fassbender (già impegnato sul set di X Men per Apocalypse) è stato di recente confermato come attore che interpreterà Jobs (Christian Bale e Leonardo DiCaprio in precedenza avevano rifiutato il ruolo); a Seth Rogen toccherà invece il ruolo del co-fondatore di Apple: Steve Wozniak. È di oggi invece la notizia che anche l’attrice Kate Winslet potrebbe entrare nel cast insieme all’attore Michael Stuhlbarg, la conferma dovrebbe arrivare a brevissimo. Non è ancora chiaro il ruolo che potrebbe avere la Winslet, ruolo che in precedenza sarebbe stato proposto a Natalie Portman. Stuhlbarg, noto per aver interpretato il personaggio di Arnold Rothstein nel serie televisiva della rete HBO “Boardwalk Empire – L’impero del crimine” dovrebbe interpretare Andy Hertzfeld, il programmatore del sistema operativo dal team originale Macintosh. Rumors anche sulla presenza di Jeff Daniels nel ruolo di John Sculley, ex presidente di Apple. La produzione del film dovrebbe iniziare nella primavera del 2015.

Apple-1 venduto per $365.000

Ieri, a New York City, un Apple-1 costruito nel mitico garage di Steve Jobs, è stato venduto per la considerevole cifra di 365mila dollari. Il computer, costruito 38 anni fa, è stato battuto all’asta dalla casa d’aste Christie. Il precedente proprietario, Bob Luther, ha ammesso di essere rimasto un po’ deluso dal prezzo di vendita, si aspettava infatti una cifra molto più considerevole. Di Apple-1 esistono solo 50 esemplari in tutto il mondo, tuttavia questo modello messo all’asta si può considerare molto raro, infatti, è corredato da un assegno di 600 dollari del luglio 1976 intestato a Apple Computer dal proprietario originale del computer, Charles Ricketts. Secondo Luther, si tratta del solo computer che Apple vendette direttamente a un cliente, tutti gli altri, infatti, sarebbero stati venduti all’azienda Byte Shop, un negozio di computer situato in California che li avrebbe poi rivenduti a terzi.

Apple invita alla prossima manifestazione pubblica del 19 gennaio

Apple ha iniziato l’invio degli inviti per la partecipazione a nuovo evento che si terrà giovedì prossimo, 19 gennaio, a New York; si tratta della prima manifestazione pubblica che fa seguito alla morte del co-fondatore ed ex CEO Steve Jobs. Sono diverse le voci di corridoio su quelle che saranno le novità presentate da Apple, si parla di un aggiornamento di iBook a nuovi sviluppi di iAd o Apple TV. Molto probabilmente si tratterà, invece, di un’apertura al mondo della scuola con nuove offerte per la fruizioni di libri e magazine. Anche Walter Isaacson, autore della biografia ufficiale di Steve Jobs, ha scritto che Jobs aveva espresso interesse ad entrare nel mercato libri di testo, favorendone la lettura sull’iPad.

Contratto che portò alla nascita di Apple venduto all’asta per 1,35 milioni di dollari

Il 1° aprile del 1976 Steve Wozniak e il compianto Steve Jobs firmarono un documento di tre pagine che rappresentò la nascita ufficiale della Apple. La CNN riporta che quel contratto è stato battuto all’asta a New York dalla casa d’aste Sotheby per l’enorme cifra di 1,35 milioni di dollari. In realtà si tratta di due documenti, il primo di tre pagine firmato da Jobs, Wozniak e Ron Wayne. Secondo l’accordo Jobs e Wozniak avrebbero mantenuto il 45% ciascuno di proprietà con un 10% destinato a Wayne. Tuttavia, solo 11 giorni dopo, Wayne ha deciso di tirarsi fuori della nuova società. Fu quindi stilato un nuovo documento nel quale Wayne vendette la sua parte a Jobs e Woznick per soli $800. Inutile dire che oggi quel 10% di Wayne oggi varrebbe miliardi di dollari.

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Amazon nomina il libro biografia di Steve Jobs best-seller del 2011

Amazon ha rilasciato la lista dei migliori 10 libri più venduti dell’anno; in cima alla lista la biografia autorizzata di Steve Jobs, divulgata appena due mesi fa. “Steve Jobs” è stato scritto da Walter Isaacson, che ha anche scritto le biografie di Albert Einstein e Benjamin Franklin. Il libro è stato rilasciato il 24 ottobre 2011, 19 giorni dopo la morte dell’ex CEO di Apple. Il libro di 656 pagine, contiene oltre 40 interviste con Jobs nel corso di un biennio, così come le interviste con la famiglia, colleghi di lavoro, amici e concorrenti. Sul podio dei libri più venduti seguono “Bossypants” di Tina Fey e “A stolen life” di Jaycee Dugard. Nella top 10 dei libri, con grande entusiasmo da parte di Amazon, compaiono anche per la prima volt due libri rivolti all’ebook reader Kindle, segno che la gente sta iniziando ad abituarsi alla lettura dei libri sui dispositivi elettronici.

Video memorial di Apple per celebrare Steve Jobs ora disponibile al pubblico

La settimana scorsa Apple ha tenuto un evento speciale nel suo campus di Cupertino per i dipendenti, invitati a riunirsi per ricordare Steve Jobs, scomparso il 5 ottobre. L’evento, riservato ai soli dipendenti, ha visto anche la proiezione di alcuni video memorial realizzati da Apple per celebrare il suo fondatore. Gli 80 minuti di video dell’evento di Cupertino sono ora stati resi disponibili a tutti a questo link. All’evento, intitolato “Celebrating Steve”, hanno partecipato molte migliaia di dipendenti Apple, sia del campus di Cupertino, sia in tutto il mondo: ogni punto vendita ha chiuso le porte al pubblico per tutta la durata della manifestazione e i dipendenti all’interno hanno potuto guardare un live feed. Nella pagine è ben esplicitato che per fruire del video è necessario utilizzare il browser Safari 4 o 5 su Mac OS X Snow Leopard o Lion, oppure Safari su dispositivi iOS o, ancora, QuickTime 7 su Windows.

Secondo il certificato di morte, Steve Jobs sarebbe morto per arresto respiratorio

Steve Jobs, il fondatore di Apple, secondo quanto riportato sul certificato di morte, sarebbe deceduto in seguito a un arresto respiratorio (causato da un tumore metastatico neuroendocrino del pancreas) mercoledì 5 ottobre alle ore 03:00 nella sua casa di Palo Alto, in California. Jobs sarebbe stato sepolto venerdì 7 ottobre a Santa Clara County, in California, in un anonimo cimitero, in seguito a una cerimonia funebre strettamente personale. Fonte

Padre biologico di Steve Jobs vuole incontrare il figlio morente

Forse in pochi sanno che Steve Jobs è stato dato in adozione. Abdulfattah John Jandali, un immigrato siriano è il padre biologico dell’ex CEO di Apple. Jandali, ora ottantenne, ha concepito il bambino con la sua allora fidanzata Joanne Simpson; il padre di Joanne era contro l’idea che sua figlia sposasse un siriano e così il loro bambino è stato dato in adozione. Tuttavia, il padre della Simpson morì pochi mesi dopo, permettendo alla coppia di continuare a vivere insieme senza problemi. Jandali è vice presidente di un casinò di Reno e pochi anni fa a scoperto che quel piccolo dato in adozione in realtà era proprio Steve Jobs. Secondo un nuovo articolo del New York Post, Jandali ha inviato diverse email al figlio, ma non ha mai avuto il piacere di conoscerlo di persona, ora che Jobs potrebbe essere sul letto di morte vorrebbe avere questa opportunità. Fonte

Biografia autorizzata di Steve Jobs in uscita a novembre 2011

Una biografia autorizzata di Steve Jobs sarà pubblicata il prossimo novembre. La biografia sarà caratterizzato da 40 interviste con Jobs e interviste aggiuntive esclusive con la sua famiglia, amici, colleghi, concorrenti e avversari . Sono divere le biografie non autorizzate pubblicate sul CEO e co-fondatore di Apple ma nel mese di aprile di quest’anno, è stato annunciato che finalmente Steve ha autorizzato Walter Isaacson a scrivere una biografia ufficiale sulla sua vita.  In origine, la data di rilascio era stata fissata per il 6 marzo 2012, ora, il sito Barnes and Noble ha pubblicato come data di uscita il 21 novembre 2011. Isaacson, ex dirigente della CNN e del Time è ora presidente e amministratore delegato dell’Aspen Institute. La biografia è riportata in un volume di 448 pagine.  Jobs ha dichiarato: “Ho fatto diverse cose di cui non vado fiero, ma non ho scheletri nell’armadio che non possono essere portati fuori.”. Questo il link per effettuare il pre-ordine.

 

Steve Jobs autorizza biografia ufficiale. Disponibile dal 2012

ABC News riporta che l’amministratore delegato di Apple, Steve Jobs, ha finalmente accettato di prendere parte alla realizzazione di un libro autorizzato sulla sua biografia. Durante il fine settimana, la società di proprietà della CBS, Simon & Schuster ha annunciato che un libro intitolato ‘iSteve: The Book of Jobs’ sarà pubblicato nel primo trimestre del 2012. Il libro sarà scritto da Walter Isaccson che ha trascorso quasi tre anni seguendo il guru Apple, raccogliendo interviste a membri della sua famiglia, colleghi di Apple e suoi diretti concorrenti. Isaacson, che è attualmente il direttore generale dell’Aspen Institute a Washington DC, ha già un paio di best seller alle spalle. Ad oggi ha scritto libri su Albert Einstein, “Einstein: His Life and Universe”, e Benjamin Franklin, “Benjamin Franklin: An American Life”. Fonte

Steve Jobs in malattia, ma lavora da casa

Nonostante la dichiarazione di assenza dall’azienda per problemi di salute, l’Apple CEO Steve Jobs è ancora coinvolto nelle decisioni giornaliere in merito allo sviluppo dei prossimi prodotti Apple. Secondo il Wall Street Journal, Jobs è stato impegnato con incontri sia a casa, sia telefonici, alcuni sostengono che addirittura abbia fatto anche una capatina in gran segreto al Campus di Cupertino. A quanto pare Jobs sta lavorando sulla prossima versione di iPhone, la cui data di uscita è prevista per giugno/luglio prossimi. E’ di pochi giorni fa la notizia dell’avviata produzione del nuovo iPad 2, che pur mantenendo lo stile estetico che caratterizza i prodotti Apple, sarà dotato anche di fotocamera, processore più performante e avrà uno chassis ancora più sottile. Fonte

Apple festeggia i tre milioni di iPad venduti

Che piaccia o no, Apple riesce sempre a proporre prodotti di successo. E’ il caso dell’iPad che, a quanto pare, sta vendendo milioni di pezzi; secondo gli analisti potrebbe arrivare a ben 8 milioni di unità vendute nell’anno in corso. E la previsione sembra poter essere azzeccata. Infatti, Apple lunedì scorso, dopo 80 giorni dal lancio ufficiale del dispositivo, ha raggiunto quota tre milioni di dispositivi venduti. Jobs entusiasta del risultato ha dichiarato: “la gente ama questo prodotto, sta piani piano diventando parte integrante della vita quotidiana”. Il dato di vendita è ancora più significativo se si pensa che la commercializzazione del prodotto è avvenuta in una stagionalità storicamente poco propizia per gli acquisti (tra shopping per organizzare le vacanze estive e soldini messi da parte per pianificare il ritorno a scuola degli studenti). Fonte

L’iPad non si collegherà in tethering con l’iPhone

Chi aveva pensato di acquistare un iPad senza 3G e sfruttare la rete iPhone per navigare, dovrà dire addio a questo sogno. Non è nulla di ufficiale, ma a quanto pare da un’email di risposta di Jobs a un appassionato svedese, un certo Jezper Söderlund, l’iPad non permetterà di sfruttare il 3G di iPhone per navigare in Rete. Jobs, a quanto pare, ha risposto anche a un giornalista che chiedeva info in merito alla durata della batteria. Durerà davvero 10 ore la carica di iPad? Questa era la domanda di John Breeden II. La risposta di Jobs, pervenuta direttamente da un client e-mail iPad è stata: certo, così come abbiamo più volte dichiarato ufficialmente.

In casa Gates banditi prodotti Apple

Melinda Gates, moglie del più noto Bill, fondatore di Microsoft, ha rilasciato un’intervista nella quale ha dichiarato che in casa loro è stato fatto divieto di utilizzo di prodotti made by Apple. E così, i tre figli della coppia più ricca al mondo, dovranno fare a meno di iPod e iPhone, giusto per citare due dei prodotti più in voga tra il pubblico giovanile. Secondo Melinda si tratta di un atto dovuto, un gesto di lealtà nei confronti dell’azienda di famiglia. Bill e Melinda Gates hanno due bimbe di 12 e 6 anni e un maschietto di 9 anni.