Lorem ipsum is simply dummy text here.
Galaxy Note 10
Samsung, addio al jack audio sul Galaxy Note 10?

Il prossimo Samsung Galaxy Note 10, il cui lancio potrebbe avvenire a fine luglio inizio agosto, potrebbe adattarsi a quanto già fatto dalla concorrenza, Apple in primis, eliminando il jack audio delle cuffie. Se Samsung si adeguerà alla nuova tendenza di mercato, sulla scena degli smartphone di punta dotati ancora di jack per le cuffie rimarrebbe l’LG G8. Ma non solo, alcuni rumor pubblicati dal sito Android Police vorrebbero la casa coreana pronta ad eliminare dal suo device ogni altro tasto fisico.

Il pulsante del volume, quello di accensione e il pulsante Bixby “saranno sostituiti da aree capacitive o sensibili alla pressione, probabilmente evidenziate da una sorta di bump e/o texture lungo il bordo”, dichiara un rapporto non ufficiale.  Eliminando il jack Samsung guadagnerebbe ulteriori punti nella certificazione di impermeabilità IP68, tra l’altro già posseduta dal modello attualmente in commercio, nonché potrebbe guadagnare ulteriore spazio nello chassis magari da dedicare a una batteria di maggiore durata. Il medesimo rapporto suggerisce che il Samsung Galaxy Note 10 potrebbe anche essere presentato con display di due dimensioni.

iPod touch
Apple presenta la nuova versione dell’iPod touch

Nella giornata di ieri Apple ha rilasciato un comunicato stampa nel quale ha annunciato una nuova versione del suo iPod touch con display Retina da 4″. Il dispositivo è stato equipaggiato con chipset A10 – che sostituisce l’obsoleto A8 – , il medesimo impiegato negli iPhone 7. Il nuovo chipset consentirà al device Apple di raddoppiare le prestazioni, accelerando il comparto grafico e migliorando di gran lunga il supporto per i giochi basati sulla realtà aumentata.
Il nuovo iPod touch godrà anche dei vantaggi offerti da iOS 12, con la possibilità di effettuare chiamate di gruppo con FaceTime (chiamate audio e video di gruppo coinvolgendo fino a 32 amici) ed accedere ad Apple Arcade (il servizio con più di 100 nuovi giochi per divertirti online e offline) appena sarò disponibile entro fine anno.
iPod Touch, che sarà disponibile nelle colorazioni bianco, ora, azzurro, rosa, argento, grigio siderale e rosso (Product) sarà altresì dotato di fotocamera posteriore da 8 megapixel e anteriore da 1,2 megapixel. Il modello base sarà dotato di 32GB, quello con più capacità di archiviazione sarà dotato di 256GB.

“Stiamo rendendo il dispositivo iOS più conveniente ancora più performante, con prestazioni due volte maggiori di prima, chiamate FaceTime di gruppo e realtà aumentata, il prezzo partirà da appena 199 dollari… (249 euro in Italia – ndr). Il design ultrasottile e leggero di iPod touch lo ha sempre reso ideale per godere di giochi, musica e molto altro, ovunque tu vada.” ha dichiarato Greg Joswiak, vice president of Product Marketing di Apple. Link allo store ufficiale Apple.

iphone 11
iPhone 2019. Potrà connettersi in contemporanea in Bluetooth a due dispositivi audio

Secondo quanto riportato dal blog Mac Otakara, i prossimi iPhone 2109 potranno connettersi in Bluetooth a due dispositivi audio in contemporanea, funzione già presente in smartphone concorrenti, ad esempio Samsung con il suo Galaxy S10 5G; attualmente il device di Apple permette di agganciarsi a due dispositivi wireless ma non della stessa categoria audio.

Il blog riprende come fonte un fornitore di Cupertino, che garantirebbe la doppia connessione audio Bluetooth. Se la funzionalità sarà realmente implementata sarà quindi possibile riprodurre il medesimo brano musicale su due set di AirPod o cuffie Bluetooth.
Il supporto potrebbe essere relegato al Bluetooth 5.0 (che offre copertura 4 volte più ampia rispetto allo standard precedente) e quindi, oltre a equipaggiare i nuovi dispositivi Apple, potrebbe essere facilmente esteso a partire da iPhone 8.

MacBook Pro
Apple aggiorna il suo MacBook Pro con processori di nona generazione

Apple ha annunciato l’aggiornamento dei suoi MacBook Pro con Touch Bar, nella fattispecie il più sostanziale aggiornamento è stato apportato al modello da 15″, che ora è dotato di processori Intel Core serie H di nona generazione (Core i9), il primo notebook Mac octa-core di Apple. “Questo nuovo modello offre prestazioni due volte più veloci rispetto al MacBook Pro con processore quad-core e prestazioni del 40% superiori rispetto al MacBook Pro 6 core. Che si tratti di studenti universitari che seguono un corso di studi, di sviluppatori di app di livello mondiale o di editor di video che creano film, siamo costantemente stupiti da ciò che i nostri clienti fanno con il loro MacBook Pro”, ha dichiarato Tom Boger, senior director Apple di Mac Product Marketing. “Ora con processori a 8 core sarà possibile registrare un incredibile incremento delle prestazioni; con il suo straordinario display Retina, lo storage veloce, l’autonomia per tutta la giornata e macOS in esecuzione, MacBook Pro continua a essere il miglior notebook professional al mondo…”

Apple assicura che in questa nuova versione ha risolto il problema che affliggeva il meccanismo a farfalla della tastiera, che in alcune circostanze non mostrava esattamente i caratteri digitati oppure mostrava a video caratteri ripetuti in modo random. Nessun cambiamento di sorta per il MacBook Pro da 13” senza Touch Bar, che continua a montare Core di settima generazione dual-core e tastiera basata sul vecchio meccanismo.

Il MacBook Pro 15” parte da 2.899 euro con CPU Core i7 a 6 core di nona generazione (2,6/4,5 GHz), 16 GB di memoria DDR4-2400 e GPU dedicata Radeon Pro 555X con 4 GB di memoria GDDR5. Il device monta una SSD da 256 GB.
Con 360 euro aggiunte è possibile ampliare il laptop con CPU a otto core Core i9 di nona generazione a 2,4 / 5 GHz, per avere 32 GB di memoria DDR4-2400 sarà necessario sboccare ulteriori 480 euro.

Un altro modello di 15” parte da 3399 euro; in questo caso il comparto hardware prevede un Core i9 di nona generazione con 6 core a 2,3 / 4,8 GHz, 16 GB di memoria DDR4-2400, Radeon Pro 560X e disco SSD da 512 GB. Anche in questo caso, aggiungendo 220 euro, è possibile upgradare il sistema con Core i9 di nona generazione equipaggiato con 8 core (2,4/5 GHz).

Apple rilascia le prime beta per iOS 12.4, macOS 10.14.6, watchOS 5.3 e tvOS 12.4

Dopo aver presentato la versione ufficiale di iOS 12.3, Apple torna in campo rilasciando le beta di iOS 12.4, macOS 10.14.6 Mojave, watchOS 5.3 e tvOS 12.4. Nessuna voce ufficiale sul contenuto di queste nuove release, oltre alle consuete patch per bug minori e miglioramente generali delle prestazioni. Di certo è che si tratta delle prime release in cui sarà garantito il supporto ad Apple Card – annunciata lo scorso 25 marzo e che sarò disponibile in estate negli USA – , la nuova carta di credito made in Cupertino con funzionalità speciali predisposte sull’app Wallet per iPhone.

La versione beta di iOS 12.4 è attualmente fruibile solo dagli sviluppatori regolarmente registrati al programma Apple Developer; per questi ultimi è possibile installare la beta direttamente dal device tramite OTA

Web Template Studio
Rilascia l’anteprima di Microsoft Web Template Studio

Microsoft ha annunciato il suo nuovo prodotto destinato allo sviluppo Web integrato in Visual Studio: Web Template Studio; l’estensione crossplatform, open source e disponibile su GitHub – che ripropone la versione desktop già rilasciata dalla casa di Redmond, Windows Template Studio – mira a semplificare la creazione di app web full-stack, una manna dal cielo per tutti i developer desiderosi di creare app basate sul cloud.

Web Template Studio utilizza una procedura guidata dev-friendly per creare l’applicazione e fornire un ReadMe.md che fornisce dettagliate istruzioni passo dopo passo per iniziare e sviluppare in pochissimo tempo.

Questo quanto dichiarato da Microsoft in merito al nuovo progetto: “Web Template Studio è un prodotto embrionale in fase di sviluppo, riteniamo che sia un ottimo momento per mostrarlo alla community e ottenere così molti feedback. Web Template Studio attualmente supporta app a stack completo con React e Node.js. Vogliamo collaborare con la comunità per vedere cos’altro può essere utile e cosa dovrebbe essere aggiunto. Sappiamo che ci sono molti più framework, pagine e funzionalità da aggiungere ma si tratta di un progetto work in progress…”

Per iniziare a sviluppare con Web Template Studio, è necessario scaricare la build dal Marketplace di Visual Studio e installare Node e Yarn. WebTS supporta ufficialmente solo il framework React con Node.js, ma la società sta lavorando su versioni sperimentali per Angular e supporto per Vue.

Whatsapp
Vulnerabilità di WhatsApp ha consentito l’installazione segreta di spyware

Secondo quanto riportato dal Financial Times, una vulnerabilità in WhatsApp ha permesso ad alcuni aggressori di installare spyware sugli smartphone. Il codice malevolo somiglierebbe molto a quello sviluppato dalla compagnia israeliana NSO Group e avrebbe colpito sistemi iOS e Android, installandosi tramite la funzione di chiamata telefonica, anche senza risposta, presente nell’app.

“WhatsApp incoraggia gli utenti ad aggiornare alla versione più recente dell’app, nonché a mantenere aggiornato il sistema operativo del dispositivo, così da proteggersi da potenziali exploit sviluppati per compromettere le informazioni memorizzate sui dispositivi mobili”, si legge in una nota rilasciata da un portavoce di WhatsApp. Sempre secondo gli esperti di WhatsApp, le vittime dell’attacco sarebbero state scelte in modo selettivo, non si tratterebbe quindi di un attacco su larga scala. “L’attacco ha tutte le caratteristiche per essere collegato direttamente a un’azienda privata che collabora con i governi realizzando spyware in grado di controllare le funzioni dei sistemi operativi degli smartphone” continua la nota, facendo un chiaro richiamo alla società NSO Group.

Dal canto suo NSO Group non nega lo sviluppo dello spyware, ma precisa che lo stesso è esclusivamente rivolto ad agenzie governative e forze dell’ordine per attività finalizzate a garantire la pubblica sicurezza, come la lotta al terrorismo.

Ad oggi non si conosce il numero di smartphone che sarebbero stati colpiti dallo spyware; sempre secondo quanto riportato dal Financial Times, WhatsApp ha risolto la vulnerabilità domenica notte rilasciando una patch nella giornata di ieri.

Alfa-X
Giappone testa Alfa-X, treno proiettile che viaggia a 400 km/h

Si chiama Alfa-X, sarà operativo dal 2030, e sarà il treno più veloce al mondo. È stato presentato da qualche giorno dalla compagnia ferroviaria giapponese East Japan Railway Co ed è composto da 10 vagoni. Costruito da Kawasaki Heavy Industries Ltd. e Hitachi Ltd, il treno può raggiungere una velocità massima di 400 km/h. I test del treno super veloce sono iniziati lo scorso venerdì, al momento a bordo nessuna persona e, secondo Bloomberg, il treno effettuerà percorsi di test “tra le città di Aomori e Sendai di notte” per i prossimi tre anni; sempre secondo Bloomberg il treno proiettile sarà dotato di “oltre ai freni convenzionali, anche di freni ad aria sul tetto, per frenare utilizzerà anche placche magnetiche poste vicino poste le rotaie”.

Altre società ferroviarie, in primis la Virgin Hyperloop One, sono a lavoro per immettere sul mercato il sistema Hyperloop, un concorrente tecnologicamente più avanzato di Alpha-X. Il progetto Hyperloop mira a realizzare treni super veloci in grado di viaggiare in una sorta di tunnel a bassa pressione (per minimizzare l’attrito dell’aria) su binari a levitazione magnetica consentendo loro di raggiungere velocità teoriche che sfiorano i 1000 km/h.

La prossima versione di Ubuntu 19.10 si chiamerà Eoan Ermine

Dopo il rilascio di Ubuntu 19.04, avvenuto il mese scorso, Canonical si appresta a battezzare la nuova release Ubuntu 19.10 (disponibile dal 17 ottobre 2019), la nuova versione del sistema operativo Linux più utilizzato al mondo sarà chiamata “Eoan Ermine” e precederà la versione finale di Ubuntu 20.04 LTS.

La prima parte del nome, Eon, era già nota quando Canonical ha dato il via al ciclo di sviluppo e ha pubblicato le prime build, ma fino ad oggi non si aveva idea di quale animale iniziasse con la lettera E che l’azienda decide di aggiungere al sistema operativo, oggi sappiamo che si tratta di “Ermine”, ovvero l’ermellino e, più in particolare, una piccola donnola nordica chiamata Mustela erminea, caratterizzata da un corpo lungo con gambe corte, coda nera e corta e pelliccia colore marrone scuro nei mesi estivi e bianca durante la stagione invernale.

Ubuntu 19.10 Eoan Ermine

Ubuntu 19.10, che come per le versioni precedenti non avrà pre-release Alpha durante il suo ciclo di sviluppo, dovrebbe essere equipaggiato con il kernel Linux 5.3, GNOME 3.34 e un nuovo programma di installazione che supporti meglio il file system ZFS. È altresì probabile che Canonical continui a sviluppare il suo nuovo sistema di distribuzione dei pacchetti, Snap, così da rendere le applicazioni ancora più facili da installare.

Mozilla rilascia Firefox 66.0.4. Ecco il download

Mozilla ha rilasciato Firefox 66.0.4, la nuova versione del browser riabilita le estensioni degli utenti dopo che gli sviluppatori sono riusciti a risolvere un tedioso problema legato agli algoritmi del certificato che gestiva gli add-on. Kev Needham di Mozilla ha dichiarato: “È stata rilasciata una versione di Firefox – release 66.0.4 per sistemi desktop e 60.6.2 per Android. Questa versione risolvere il problema dei certificati e consente di riattivare le estensioni, i temi, i motori di ricerca e i language pack che erano stati disabilitati. Ci sono ancora problemi su cui stiamo lavorando attivamente per risolverli, ma era nostra premura fixare il problema degli add-on prima di lunedì, così da ridurre l’impatto dei componenti aggiuntivi disattivati ??prima dell’inizio della settimana.”

La patch integrata in Firefox risolve molti problemi ma, nonostante ciò, diversi utenti potrebbero comunque notare altre noie con i componenti aggiuntivi e temi. Non è chiaro se Mozilla risolverà tali problemi con un altro fix da rilasciare a brevissimo, oppure attenderà il rilascio ufficiale del nuovo browser previsto per il 14 maggio. Link per il download di Firefox 66.0.4

stampa dei tessuti umani
Rivoluzione nella stampa dei tessuti umani

Una nuova tecnica di stampa 3D consente agli scienziati di creare reti vascolari complesse che imitano i passaggi naturali del sangue nel corpo, così come la linfa e altri fluidi vitali. La ricerca è stata pubblicato sul numero di Science di questa settimana. Il lavoro è stato condotto dai bioingegneri Jordan Miller della Rice University e Kelly Stevens dell’Università di Washington insieme ad altri collaboratori di diverse università e aziende private.
Il team di ricercatori ha creato una nuova tecnologia di biostampa open source – tutti i dati sorgente degli esperimenti dello studio scientifico pubblicato sono disponibili gratuitamente – battezzata SLATE, un sistema che utilizza la stampa additiva adoperando una soluzione di idrogel liquido che diventa solido quando esposto alla luce blu; la tecnologia è stata impiegata per creare una struttura in grado di replicare in parte la struttura dei polmoni.

I test hanno dimostrato che i tessuti erano abbastanza robusti per favorire il flusso sanguigno, con tanto di pressione e frequenza, opportunamente simulate. I test hanno anche verificato che i globuli rossi del sangue pompato nella struttura erano in grado di assorbire l’ossigeno mentre fluivano attraverso la rete di vasi sanguigni stampati in 3D, replicando il classico scambio gassoso che avviene nella struttura alveolare del polmone.

“Uno dei maggiori ostacoli nella produzione di sostituti del tessuto funzionale è stata la nostra incapacità di stampare la complessa vascolarizzazione in grado di fornire nutrienti ai tessuti densamente popolati… La nostra è la prima tecnologia di bioprinting che affronta la sfida della multivascolarizzazione in modo diretto e completo… Prevediamo che, entro i prossimi due decenni, la biostampa diventerà una componente importante della medicina”, dichiarano gli autori.

“Il fegato è un organo particolarmente interessante, ha la capacità sbalorditiva di assolvere a oltre 500 funzioni, funzionalità seconde solo al cervello… Al momento non esiste alcuna macchina o terapia in grado di sostituire tutte le funzioni del fegato e gli organi stampati in 3D potrebbero un giorno essere la soluzione al problema” scrive Kelly Stevens, autore dello studio.

Di seguito il video che mostra la tecnologia in opera: uno stampato 3D imita il polmone in cui le vie respiratorie forniscono ossigeno ai vasi sanguigni circostanti.

Windows Lite
Windows Lite. Data di rilascio e funzionalità

Windows Lite, nome in codice della chiacchierata versione leggera del sistema operativo Microsoft Windows 10 (noto anche con il nome Polaris e Santorini e basato su Windows Core OS), progettato per funzionare su dispositivi a bassa potenza, potrebbe vedere la luce entro fine anno e porsi come diretto concorrente di Google Chrome OS. Il “mini” sistema operativo di Microsoft potrebbe essere destinato alle utenze PC Windows on ARM e offrire agli utenti un’interfaccia più immediata, veloce e ottimizzato per sfruttare appieno le app dello Store, anche se secondo recenti rumor, il gigante di Redmond starebbe valutando la possibilità di far girare anche le applicazioni Win32.
Secondo Brad Sams, giornalista noto per divulgare notizie aggiornate su Microsoft, la casa di Redmond avrebbe esaminato ottimi indizi su Windows Lite nelle diverse build di Windows 10, nella fattispecie i riferimenti sarebbero molto evidenti nella build Insider di Windows 10 19H1.

Probabilmente sapremo qualcosa di più su Windows Lite in occasione dell’evento Build 2019 che Microsoft terrà dal 6 all’8 maggio a Seattle, anche se alcuni rumors sostengono che Microsoft non sia ancora pronta per svelarlo e che preferirebbe farlo in autunno, dotando il sistema di funzionalità che gli consentano di funzionare sui nascenti dispositivi dual-screen. A proposito di dispositivi dual-screen… sembrerebbe che Microsoft stessa stia lavorando a nuovi device dotati di doppio schermo con nome in codice Centaurus e Pegasus.

Google aggiunge opzione per eliminare automaticamente la cronologia delle posizioni e altri dati

BiG già consente di eliminare dal proprio database le informazioni personali sulla cronologia delle posizioni visitate, si tratta tuttavia di un’operazione tediosa da compiere, soprattuto se si compie da dispositivo mobile. Tuttavia quanto prima Google introdurrà una nuova opzione – che sarà presente nel proprio account Google – che consentirà di cancellare queste informazioni in modo automatico dopo un certo lasso di tempo. Si potrà scegliere se rimuovere la cronologia delle posizioni e le attività web e delle app in base al periodo di tempo desiderato: 3 o 18 mesi.

Queste nuove opzioni per eliminare automaticamente la cronologia e altro continueranno ad essere affiancate all’opzione, già esistente, che permette di conservare i dati finché non si deciderà di eliminarli manualmente.

FrogID
FrogID. L’app che identifica le specie di rare più rare al mondo

Studiosi del Museo australiano, in collaborazione con IBM, hanno sviluppato un’app per smartphone, battezzata FrogID, che consente a tutti di registrare i richiami delle rane selvatiche, fornendo dati preziosi sulla loro distribuzione e popolazione.

L’app è stata pubblicata per dispositivi iOS e Android nel novembre 2017 e consente agli utenti di registrare il verso di una rana e confrontarla con i versi presenti in un database esistente; un team di esperti del Museo australiano riceverà il file convalidandolo. Nel primo anno di utilizzo, sono state registrate oltre 66mila catalogazioni di rane con la mappatura di alcune delle specie più rare.

I risultati del primo anno sono stati pubblicati sulla rivista Herpetological Conservation and Biology il 30 aprile e dimostrano sia la potenza dell’app per smartphone, sia i progetti di citizen science nel documentare la biodiversità. Le scoperte evidenziano anche una particolare specie minuscola di rana, documentata solo una volta negli ultimi sei anni: “Froglet di Sloane”. Questa particolare specie si trova solo in una piccola regione dell’Australia orientale ed è stata osservata per l’ultima volta nel 2016.

“I dati FrogID su specie poco conosciute, minacciate o raramente documentate sono state un vero successo del progetto, aumentando la nostra capacità di prendere decisioni basate sui dati per queste specie rare”, ha dichiarato Jodi Rowley, autore principale dello studio, in un comunicato stampa. Altre rane raramente avvistate sono le rana delle Montagne Nere, una specie vulnerabile che è stata registrata tre volte.

I ricercatori ritengono che grazie ai dati raccolti dall’app FrogID in futuro si potranno finanche identificare nuove specie di rane.

pensieri in parole
Scienziati trovano modo per convertire i pensieri in parole

Neuroscienziati dell’Università della California hanno usato una “interfaccia cervello-macchina all’avanguardia”, in grado di convertire le onde cerebrali in parole.
Posizionando gli elettrodi sul capo dei partecipanti allo studio, i ricercatori hanno recuperato informazioni sull’attività cerebrale e tradotto le stesse in un tracciati vocali riprodotti poi da un robot computerizzato anatomicamente e capace di riprodurre finanche i movimenti di labbra, mascella, lingua e laringe; il risultato è qualcosa che somiglia molto al linguaggio umano.

“Per la prima volta, questo studio dimostra che siamo in grado di generare intere frasi pronunciate basate sull’attività cerebrale di un individuo”, ha dichiarato Edward Chang, professore di chirurgia neurologica e autore principale della ricerca. “Questa è una prova entusiasmante del principio che con una tecnologia che è già a portata di mano, dovremmo essere in grado di costruire un dispositivo clinicamente valido in pazienti con perdita di linguaggio”.

La ricerca, pubblicata su Nature, è stata condotta dallo studioso di scienze della comunicazione Gopala Anumanchipalli e Josh Chartier, studente laureato in bioingegneria. I potenziali benefici sono chiari: una tecnologia come questa potrebbe garantire a certe persone una seconda o addirittura una prima possibilità di riuscire a vocalizzare i propri pensieri.

“Le persone che non riescono a muovere braccia e gambe hanno imparato a controllare arti robotici con il loro cervello”, ha dichiarato Chartier. “Siamo fiduciosi che un giorno le persone con disabilità del linguaggio saranno in grado di imparare a parlare di nuovo in modo artificiale”

Google IO 2019
Project Euphonia. Il misterioso progetto di Google

Martedì 7 maggio prenderà il via Google I/O 2019, l’evento annuale tenuto da Google che presenta tutte le novità software e hardware sviluppate nel corso dell’anno. Tra i tanti rumors sulle novità che presenterà BigG, anche quella su una nuova funzione pensata per le persone affette da problemi di linguaggio. Noto con il nome in codice Project Euphonia, la nuova funzionalità dovrebbe “sfruttare le tecnologie di Google per offrire alle persone con problemi di linguaggio la propria voce”. Project Euphonia fa parte di un sotto un evento chiamato Designing for Accessibility, non è sicuro che si tratti di un progetto già pronto per essere commercializzato, probabilmente si tratta di una tecnologia in fase di sviluppo che potrebbe però vedere la luce a breve. Non è ancora chiaro una funzionalità che è ancora pronta per andare – potrebbe essere qualcosa che viene lanciato più avanti. Project Euphonia potrebbe riguarda un’app Android avanzata di sinterizzazione vocale, oppure un vero e proprio dispositivo autonomo.
Nel 1800, Joseph Faber sviluppò un dispositivo che riproduceva il linguaggio umano, dispositivo a cui fu dato il nome “Euphonia”, potrebbe Google aver preso spunto da questo progetto per battezzare la sua nuova tecnologia?

Novità Sony PS5
Lancio Sony PlayStation 5. Potrebbe avvenire a metà 2020

Sono milioni le persone appassionati di videogame che stanno bramando per avere tra le mani la nuova console Sony PlayStation 5. I rumors sulla data di lancio della console sono diversi, nei mesi scorsi con insistenza si sono fatte avanti voci su un possibile debutto entro l’anno in corso, tuttavia le recenti dichiarazione del colosso giapponese potrebbero far propendere per una data un più lontana: metà 2020.

Takashi Mochizuki, reporter del Wall Street Journal, ha tweettato oggi che Sony ha confermato che non lancerà la consone almeno entro i prossimi 12 mesi, è lecito quindi pensare che la Sony PlayStation 5 non vedrà la luce non prima dell’inizio del semestre 2020. Sono pochissime le notizie a riguardo della specifiche tecniche della PS5, se non che la console sarà alimentata da una CPU AMD Ryzen a 8 core abbinata a una GPU Navi, notizie divulgate da Mark Cerny, architetto del sistema di punta dietro PS4 e Vita. Lo stesso Cerny qualche giorno fa aveva altresì rivelato che la prossima console sarà dotato di funzionalità di ray tracing e compatibilità con le console precedenti.

Cuore 3D
Stampato primo cuore 3D usando i materiali biologici del paziente

Un cuore umano stampato in 3D e realizzato partendo da materiale biologico prelevato dal paziente. Questo è quanto sono riusciti a fare ricercatori dell’Università di Tel Aviv. “Questa è la prima volta che qualcuno da qualche parte ha progettato e stampato con successo un cuore composto con cellule, vasi sanguigni, ventricoli e camere”, ha dichiarato il Prof. Tal Dvir della Scuola di Biologia e Biotecnologie Cellulari Molecolari del TAU, e a capo dello studio.
“Questo cuore è formato da cellule umane e materiali biologici specifici per il paziente, nel nostro processo di stampa dell’organo questi materiali fungono da bioinchiostro, sostanze composte da zuccheri e proteine ??che possono essere utilizzate per la stampa 3D di modelli di tessuti complessi”, dice il professor Dvir. “Altri ricercatori in passato sono riusciti a stampare in 3D la struttura di un cuore, ma mai ricreando cellule e vasi sanguigni. I nostri risultati dimostrano il potenziale del nostro approccio per la progettazione, in futuro, di tessuti e organi creati ad hoc”
“In questa fase, il nostro cuore 3D è di piccole dimensioni, paragonabili al cuore di un coniglio, ma il processo per la stampa di un cuore umano è praticamente lo stesso”, spiega il Prof. Dvir. “La biocompatibilità dei materiali ingegnerizzati è fondamentale per eliminare il rischio di rigetto dell’impianto” afferma il professor Dvir. “Idealmente, il biomateriale dovrebbe possedere le stesse proprietà biochimiche, meccaniche e topografiche dei tessuti del paziente”.

I ricercatori che hanno portato a termine questo incredibile progetto di cuore 3D stanno ora lavorando affinché le cellule create siano in grado di contrarsi e lavorare in simbiosi. Dvir chiosa: “Forse, tra dieci anni, avremo stampatori di organi nei migliori ospedali di tutto il mondo, e queste procedure che stiamo sperimentando oggi saranno condotte con regolarità”.

Mostro marino
Scienziati scoprono un nuovo mostro marino nel fondo dell’oceano

Le profondità dell’oceano ospitano esseri stranissimi, molti dei quali a noi sconosciuti, forme bizzarre che lasciano a bocca aperta per le loro fattezze, così lontane delle forme di vita comunemente conosciute sulla Terra. È il caso dell’ultima scoperta, da parte di un team di scienziati ed esploratori che sta attualmente analizzando i cinque punti più profondi degli oceani del mondo.
Esplorando per la prima volta la fossa di Java nell’Oceano Indiano, Alan Jamieson, a capo della Five Deeps Expedition, si è imbattuto in una nuova specie di animale marino mai visto prima.

La creatura gelatinosa casualmente galleggiava sul fondo dell’oceano balzando agli occhi della telecamera collocata sul sottomarino utilizzato per la missione. L’essere viene descritto come una palla gelatinosa bianca e blue. “Non capita spesso di vedere qualcosa di così straordinario da lasciarci senza parole”, ha dichiarato Jamieson. Avendo solo guardato la creatura del profondo per un breve momento, c’è ancora molto da imparare a riguardo, potrebbe trattarsi di un mostro marino o di un innocuo nuovo pesce mai osservato fino ad oggi. Osservate voi stessi le straordinarie immagini riprese durante l’immersione.

La prossima immersione prevista dalla missione avverrà a Challenger Deep nella Fossa delle Marianne – il punto più profondo della Terra.

RoboTaxi
Il RoboTaxi di Tesla

Nella giornata di ieri Tesla ha annunciato che il suo nuovo sistema Full Self-Driving (FSD) è ora integrato in ogni modello Tesla che si produrrà da oggi in avanti, un sistema intelligente di guida assistita che, secondo Tesla, è il più evoluto al mondo. La notizia è stata seguita da un altro annuncio, la compagnia formata da Elon Musk ha annunciato l’intenzione di lanciare un servizio “Robotaxi” che sarà disponibile entro l’anno prossimo.

Robotaxi, così come già il nome lascia intendere, sarà un servizio ride-ride, simile a quelli già promossi da Uber e Lyft, e sarà alimentato da soli veicoli a guida autonoma. Chiunque possieda una Tesla potrà scegliere di condividere la propria auto e la compagnia stessa fornirà anche una flotta di auto per le aree in cui potrebbero non esserci abbastanza clienti per condividere le corse. Tesla dovrebbe accaparrarsi tra il 25% e il 30% delle entrate delle corse. Musk afferma che il software dovrebbe essere pronto a gestire scenari completi di auto-guida nel prossimo anno. “Cercheremo di rendere il servizio disponibile entro un anno, potremmo sforare di qualche mese, ma l’anno prossimo di sicuro avremo più di un milione di robotaxi sulla strada”.

Il CEO di Tesla ha fatto notare che, oltre all’aspetto tecnico legato al software di gestione del servizio, vi sono anche da gestire le normative legate ai diversi Paesi di lancio del servizio, ragione per cui quasi sicuramente RoboTaxi non sarà disponibile in diverse aree.