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La faccia nascosta della Luna che nessuno potrà mai osservare dalla Terra

Dalla Terra è impossibile osservare l’emisfero lunare opposto a quello che normalmente osserviamo, solo il 10 ottobre del 1950, grazie alle fotografie inviate dalla cosmonave sovietica Luna 3, l’uomo poté osservare la vista di questo lato della Luna. Questo lato del nostro satellite risulta essere ricco di crateri e con pochi mari lunari, fenomeno dovuto al fatto di essere un lato non schermato dalla Terra e quindi facilmente raggiungibile da oggetti spaziali come, ad esempio, i meteoriti.

Per chi fosse interessato ad ammirare questo lato così misterioso della Luna, la NASA qualche giorno fa ha reso pubblica una splendida animazione – ricavata utilizzando i dati del Lunar Reconnaissance Orbiter – che mostra la faccia nascosta della Luna e nella quale sullo sfondo incombe la Terra, una prospettiva decisamente diversa da quella che siamo abituati naturalmente ad osservare.

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L’animazione riprende la Luna per l’intera durata del giorno lunare, uguale alla durata del moto di rivoluzione (lunazione) e corrisponde a 29,5 giorni terrestri.
Dalle immagini è facile distinguere il Bacino Polo Sud-Aitken – conosciuto anche come bacino SPA – un enorme cratere meteoritico di circa 2500 chilometri (quasi un quarto del diametro della Luna), formatosi circa 3.6 miliardi di anni e visibile come un’area leggermente più scura che copre la parte inferiore del disco. Il Bacino ha una profondità che si attesta intorno ai 13 chilometri, il punto meno elevato della Luna si trova proprio in questo cratere.

NASA crea mappa Lunare senza precedenti

I crateri polari della Luna, per molti versi ancora misteriosi, saranno presto ben visibili grazie al lavoro svolto da un gruppo di scienziati della NASA. Infatti, grazie alla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter e al Lunar Orbiter Laser Altimeter (Lola), sarà possibile avere una mappa topografica del nostro satellite, dettagliata e precisa, la migliore che fino ad oggi disponibile. Secondo quanto riportato sulla pagina web della NASA, Lola, che è a bordo della sonda LRO, sarà in grado di determinare la densità dei crateri lunari e la formazione di bacini multi-ring. La mappa sarà utile agli scienziati anche per determinare le aree lunari che sono in grado di accumulare e conservare materiale volatile come acqua ghiacciata (generalmente profondi crateri vicino ai poli lunari). Fonte e approfondimenti

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