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Un semplice esame del sangue per sapere l’eta precisa della menopausa

Fahimeh Ramezani Tehrani, ricercatrice iraniana, ha messo a punto un semplice esame del sangue che permette di calcolare con un errore di pochissimi mesi, la data esatta in cui si incorrerà nella menopausa. Il test è stato effettuato su un campione di 266 donne con età compresa tra i 20 e i 49 anni; sulle stesse è stato misurata la concentrazione di un particolare ormone prodotto dalle ovaie, l’antimulleriano (AMH), che si ritiene possa essere utilizzato come “metro” per la valutazione della funzionalità delle ovaie, nella fattispecie dello sviluppo dei follicoli. Il test, durante un periodo di tre anni, ha così permesso di mettere a punto un modello statistico in grado di stimare l’età media in cui le donne andranno in menopausa. Secondo il modello livelli di AMH di almeno 4,5 ng/ml a venti anni d’età, 3,8 a 25 anni e 2,9 a trent’anni portano ad una previsione di menopausa oltre i 50 anni. Fonte e approfondimenti

Lo spray che rende docili docili anche gli uomini più bisbetici

Ricercatori del Babraham Institute di Cambridge, in collaborazione con studiosi dell’Università Fredrich Wilhelms di Bonn, hanno dichiarato di aver messo a punto un particolare spray nasale che, a detta degli scienziati, è capace di rendere il più scorbutico degli uomini un vero coccolone. Lo spray, la cui sostanza predominante è l’ossitocina, un ormone femminile, è stato testato su un campione di 24 uomini, ad altrettanti è stato invece fatto inalare un prodotto placebo. A entrambi i gruppi, i ricercatori hanno poi mostrato delle immagini che ritraevano aspetti di vita in cui la tenerezza la fa da padrona, ne è emerso che il gruppo sottoposto allo spray all’ossitocina, “ha dimostrato subito un livello di empatia decisamente più alto degli altri raggiungendo livelli emozionali che di solito si riscontrano nelle donne”. Non si è riuscito ancora a determinare quanto duri l’effetto del prodotto. Un artioclo in merito è stato pubblicato sul magazine scientifico Journal of Neuroscience. Fonte

La filematologia, la scienza del bacio

Alcuni scienziati stanno lavorando per capire meglio la funzione che ha il bacio in una coppia, tant’è che a riguardo esiste una vera e propria scienza, conosciuta come filematologia. A quanto pare il bacio è un elemento fondamentale per capire, inconsciamente, se un rapporto tra due individui può essere d’aiuto a madre natura per preservare la specie umana. Un recente studio, mostrato in occasione dell’annuale meeting dell’American Association for the Advancement of Science (AAAS), che ha visto coinvolte diverse persone di sesso diverso, ha appurato che il 66% delle donne e il 59% degli uomini giudicano la possibilità di intraprendere un nuovo rapporto amoroso, dalla qualità dello scambio del primo bacio. Grazie allo scambio di un bacio, si valuta il nostro potenziale riproduttivo, in particolare la saliva che si trasmette durante l’effusione amorosa, sarebbe il vero segreto per far capire al nostro cervello se la controparte è portatrice di taluni ormoni  in grado di garantire una sana riproduzione dell’individuo. La ricercatrice Wendy Hill del  Lafayette College ha misurato tali ormoni in alcuni studenti subito dopo un appassionato bacio. In particolare ha rilevato le concentrazioni dell’ossitocina e del cortisolo. Si è appurato quindi che l’ossitocina, nei maschi, aumenta di gran lunga rispetto alle donne, il contrario invece avviene nel cortisolo, ormone notoriamente legato ai fattori di stress. L’aumento dell’ossitocina nella donna, ormone peptidico prodotto dai nuclei ipotalamici e secreto dalla neuroipofisi, la cui azione principale è quella di stimolare le contrazioni della muscolatura liscia dell’utero, e il contestuale abbassamento del cortisolo nell’uomo sono il chiaro manifestarsi di una situazione propizia all’accoppiamento. Fonte e approfondimento