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DeepFace, la tecnologia che consente a Facebook di riconoscere una persona dal volto

Quando si decide di caricare una foto con molti volti, l’operazione di taggare ogni amico è spesso lunga e tediosa, Facebook lo sa bene, ecco perché sta investendo molto in una nuova tecnologia che permette al social network più popolare al mondo di riconoscere un utente dal volto presente in una fotografia. Facebook potrà quindi “taggare” automaticamente le facce e produrre immediatamente statistiche e notifiche dettagliate in merito ai contatti che pubblicano foto con il proprio volto.

La tecnologia – denominata DeepFace e progettata da una startup israeliana chiamata face.com, acquisita lo scorso anno da Facebook – utilizza un modello 3D per ruotare i volti individuati così come renderli con una prospettiva frontale per poi avviare un sofisticato algoritmo di riconoscimento facciale. DeepFace sfrutta una rete neurale formata da nove strati di neuroni virtuali per un totale di 120 milioni di possibili connessioni.

L'immagine presente su Facebook viene prima elaborata costruendo un modello 3D della stessa e poi sottoposta a un avanzato algoritmo di riconoscimento facciale basato su reti neurali.
L’immagine presente su Facebook viene prima elaborata costruendo un modello 3D della stessa e poi sottoposta a un avanzato algoritmo di riconoscimento facciale basato su reti neurali.

Quello che si nasconde dietro DeepFace è affascinante. Il sistema di reti neurali permette all’algoritmo di apprendere quotidianamente dai propri errori; attingendo alla conoscenza da un set di dati già esistente, il sistema insegna a sé stesso a riconoscere i modelli di volti nuovi, diventano sempre più intelligente. Un sistema che una volta funzionante al 100 per cento potrà essere impiegato anche in altri ambiti, ad esempio in quello delle  forze dell’ordine e delle agenzie governative. Secondo i suoi creatori, DeepFace permette di riconoscere un volto in una folla di persone con il 97,35 per cento di precisione.

Le foto i cui volti non appaiono con vista frontale, vengono elaborati tridimensionalmente per ricostruire una vista frontale e avere così una foto più "facilmente riconoscibile" dal sistema.
Le foto i cui volti non appaiono con vista frontale, vengono elaborati tridimensionalmente per ricostruire una vista frontale e avere così una foto più “facilmente riconoscibile” dal sistema.

Se da un lato si tratta di un’innovazione importantissima, dall’altro sono molti gli utenti che temono per la loro privacy, anche se Facebook sembra stia adottando tutte le misure di sicurezza affinché l’utente venga tutelato in toto. La funzione a quanto pare è già disponibile per un numero ristretto di persone registrate al social network. Per disabilitare DeepFace basta entra nelle impostazioni della Privacy del proprio profilo, quindi selezionare l’opzione “Suggerisci agli amici le foto in cui ci sono io”, fare click  su “Modifica” e digitare la voce “No”.

Per volere di una disposizione europea del 2012 in merito alla privacy, DeepFace non sarà resa disponibile in Italia e in altri Paesi della Comunità Europea.

Google acquisisce azienda all’avanguardia nel riconoscimento facciale

Google ha rivelato di aver acquistato una società, fondata nel 2004, il cui core business è quello di creare soluzioni all’avanguardia nel riconoscimento facciale. Il Wall Street Journal riporta che PittPatt (abbreviazione di Pattern Recognition Pittsburgh), è stato acquisita da Google, anche se i termini finanziari non sono stati resi noti. In una nota che appare sulla pagina web della società viene riportato: “Google utilizza la tecnologia di riconoscimento facciale già in molti prodotti esistenti (come ad esempio Image Search, YouTube, Picasa, etc), quindi è una scelta naturale che Google voglia investire su tale tecnologia e renderla fruibile a un pubblico più vasto.”. Fonte

Google a lavoro per un’app mobile in grado di riconoscere i volti

Google sta lavorando a un’app per smartphone capace di riconoscere i volti inquadrati con la fotocamera del dispositivo. Al fine di poter essere identificati tramite il software, la persone dovranno checkare una casella accettando il documento di privacy che consentirà a Google di accedere alle informazioni del profilo e fornire le informazioni a chi ne farà richiesta. Questo almeno quanto dichiarato da Hartmut Neven, a capo del progetto. Una volta scattata la foto, si potrà quindi accedere a una serie di informazioni anagrafiche come nome, numero di telefono e indirizzo e-mail. Al momento nessuna informazione sulla possibile data di rilascio dell’applicazione. La funzione di riconoscimento facciale, potrebbe essere rilasciata come aggiornamento di uno strumento di Google già esistente, per esempio integrandola all’interno del motore di ricerca delle immagini. Fonte

Controlla il tuo Ipod con la lingua

Si chiama Mimi Switch o Eae Switch, è un nuovo gadget che arriva dal Giappone, e che farà felici diversi possessori di player multimediale Apple iPod. In sostanza si tratta di un normale paio di cuffiette, ma dotato di sensore a infrarosso capace di captare diverse espressioni facciali, quindi di impartire dei comandi al player a seconda, per esempio, se si strizza l’occhio, se si accenna un sorriso, muovendo la lingua e via discorrendo. Ma non solo, se collegato a un PC, il gadget può anche essere utile per accendere le luci di una stanza, dare il play a un DVD, impartire qualunque comando, a qualunque dispositivo elettronico, senza dover muovere un solo dito. Il dispositivo è stato messo a punto da un team di scienziati della Osaka University’s Graduate School of Engineering Science, capeggiati dal ricercatore Kazuhiro Taniguchi. Il sistema è stato concepito per immagazzinare quotidianamente le diverse espressioni che il suo utilizzatore compie, generando quindi un vasto database di movimenti ed espressioni facciali, personalizzate ad hoc. Al momento si tratta di un prototipo che potrebbe essere commercializzato entro i prossimi tre anni. Fonte e approfondimenti