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Scienza in cucina. Come cuocere un uovo sodo con tuorlo al posto dell’albume

In un bizzarro video su YouTube, uno chef giapponese mostra come cucinare un uovo sodo invertendo la posizione tra tuorlo e albume. Se siete quindi annoiati di vedere le classiche uova sode, con al centro il classico giallo del tuorlo e il bianco dell’albume all’esterno, ecco come cuocerle in modo alternativo e sorprendere i vostri commensali.

Ma come si fa? Basta utilizzare “oggetti” di fortuna che si trovano in ogni casa: un paio di collant, una torcia, nastro adesivo e dei cubetti di ghiaccio. Si avvolge l’uovo con il nastro adesivo trasparente, si strozza il collant al centro quindi si ripone l’uovo nel collant, strozzando poi l’atra metà del collant rimasta libera. A questo punto basta prendere dalle due estremità il collant e ruotare velocemente per alcuni minuti, la forza centrifuga che si genererà farà “migrare” il tuorlo verso l’esterno, mentre l’albume viene spinto all’interno.

Di tanto in tanto, poggiando la torcia sull’uovo si potrà controllare la colorazione dell’uovo che all’esterno dovrà presentarsi arancione e comunque sempre più scuro rispetto alla prova precedente. A questo punto basterà togliere l’uovo dal collant e farlo bollire con ancora il nastro adesivo attaccato allo stesso.
Una volto cotto, togliere l’uovo e metterlo in una ciotola con cubetti di ghiaccio per circa un minuto. Eliminare il nastro adesivo e il guscio dell’uovo. Il risultato dovrebbe essere quello riportato nella foto di apertura.

Mangiare uova rende più generosi. Lo conferma uno studio

Secondo alcuni psicologi dell’Università di Leiden, in Olanda, il triptofano – sostanza commercializzata come integratore alimentare chiamato TRP – un composto naturalmente presente anche nelle uova, può aumentare la generosità delle persone. L’aminoacido contenuto nelle uova viene convertito in serotonina, la molecola che ci aiuta a star bene con noi stessi.

I ricercatori hanno scoperto che consumare una piccola porzione di triptofano – l’equivalente di quello trovato in tre uova – ha raddoppiato nei volontari la quantità di  somma donata in beneficenza. “Per la prima volta, abbiamo verificato se la somministrazione di un composto contenuta in alimenti come pesce, uova, soia e latte può aumentare la propensione a fare beneficenza. Il nostro studio è la prima dimostrazione che la donazione caritatevole può essere rafforzata grazie alla somministrazione di integratori alimentari correlati alla serotonina – l’aminoacido triptofano contenuto nelle uova viene convertito in serotonina.” hanno commentato gli studiosi.

Gli autori dello studio hanno effettuato gli esperimenti su un campione di 32 uomini e donne; alla metà delle persone sono stati somministrati 0,8 grammi di TRP, agli altri del placebo. A ogni partecipante, come ricompensa per aver presto parte all’esperimento, sono state riconosciute $11.25; agli stessi è stato poi chiesto se fossero disposti a donare parte della loro ricompensa ad associazioni come Unicef, Amnesty International, Greenpeace e WWF. Quando i psicologi hanno contato le somme devolute in beneficenza, hanno scoperto che chi era stato sottoposto a dosi di triptofano aveva mediamente donato $1,15, mentre coloro che aveva ricevuto il placebo la metà di questa cifra.

Come l’integratore alimentare riesce ad avere un tale effetto non è ancora chiaro, ma secondo gli scienziati, l’ossitocina, il cosiddetto ormone delle “coccole” – prodotto dalle donne durante l’allattamento al seno – avrebbe un ruolo fondamentale. Secondo gli studiosi, “è molto probabile che la volontà di donare soldi in beneficenza è modulata dall’effetto che la serotonina esercita sui livelli di ossitocina”.

Trovato modo per far tornare uovo sodo allo stato liquido. Svolta per la lavorazione delle proteine

Gli ingegneri chimici Gregory Weiss e Stephan Kudlacek dell’Università della California, di concerto con colleghi australiani, hanno individuato un modo per rendere reversibile il processo che trasforma l’uovo in uovo sodo. Secondo i risultati pubblicati da ChemBioChem,
riportare le proteine solidificate dell’albume allo stato liquido potrebbe essere una vera manna dal cielo in diversi comparti, da quello medico, con una riduzione dei costi per il trattamento del cancro ad esempio, alla produzione alimentare, oppure, comunque, in tutti quei casi dove è necessario “sciogliere” proteine aggregate tra loro.

“Sì, abbiamo inventato un modo per rendere un uovo sodo di nuovo liquido”, ha detto Gregory Weiss, che continua: “nel nostro esperimento abbiamo fatto bollire un uovo a 90 gradi per circa 20 minuti, riuscendo poi a far assumere all’uovo lo stato liquido”.

Per riuscirci, e ricreare una proteina conosciuta come lisozima, gli scienziati hanno fatto cuocere l’uovo facendo evaporare tutta l’acqua in esso contenuta – quasi il 75 per cento – e facendo così aggregare tra loro le proteine dell’uovo. Successivamente gli studiosi hanno aggiunto all’uovo semi-sodo, dell’urea in grado di disgregare in piccoli pezzetti le proteine rapprese; facendo centrifugare il tutto l’uovo è tornato ad assumere la forma liquida.

Weiss sottolinea che il processo di “sgretolamento” delle proteine non è nuovo, ma i vecchi metodi sono costosi e richiedono quasi quattro giorni per ottenere il risultato desiderato; adoperando la nuova tecnica, invece, “il processo prende pochi minuti”, ha osservato Weiss. “Spesso, nelle ricerche di laboratorio, le proteine si aggregano risultando poi inutili. Il nostro procedimento rappresenta un modo semplice e veloce per farle ritornare al loro stato iniziale”.

E’ nato prima l’uovo o prima la gallina? Svelato il mistero

Una dei interrogativi più famosi, che da generazione non trova risposta, pare ora avere un riscontro scientifico: è nata prima la gallina dell’uovo. Il dr.Colin Freeman della Sheffield University insieme a colleghi della Warwick University durante un progetto nato per capire come gli animali creano gusci d’uovo, composti da un materiale estremamente resistente e leggero, che nessun umano è stato in grado di replicare, hanno individuato una proteina, chiamata ovocledidin-17 (OC-17), che esiste solo nelle ovaia delle galline, quindi accertando matematicamente che non può esistere uovo se non creato dal pollo. Oltre a rispondere alla domanda che ha oppresso il genere umano per secoli, i risultati di questo studio potrebbe essere utile in campo medico, in quanto le ossa e dei denti umani sono composti similmente ai gusci d’uovo. Questo potrebbe portare ad una migliore comprensione di come ricostruire le ossa umane. Fonte