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La finestra hi-tech che blocca i rumori lasciando passare l’aria

Potrebbe essere la risposta ai sogni di ogni abitante delle città più caotiche, avere una finestra in grado di far passare l’aria fresca bloccando i rumori che giungono dall’esterno. È stata progettata da Kima Sang-Hoon e Hyun Seong Leeb della Mokpo National Maritime University. I doppi vetri della finestra hi-tech sono dotati di fori in grado di far passare l’aria e capaci di bloccare le frequenze sonore più fastidiose.

Gli inventori della finestra hanno così descritto un possibile impiego della stessa: “Ad esempio, se la nostra abitazione si trovasse vicino al mare, utilizzando la nostra finestra potremmo decidere di calibrarla per far avvertire all’interno delle abitazioni i solo suoni provenienti dalle onde del mare, bloccando gli altri rumori provenienti dall’esterno”.

I singoli blocchi misurano 150x150x40 millimetri coi fori dal diametro che può variare da 20 a 50 mm e posti al centro del pannello. Ogni blocco è formato da una camera di risonanza sonora, con le onde sonore che rimbalzano intorno e all’interno della stessa annullandosi. Variando la dimensione dei fori è possibile “sintonizzare” la finestra eliminando i suoni molesti a una determinata frequenza sonora.

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Gli esperimenti hanno mostrato che i fori dal diametro di 20 mm sono efficaci a sopprimere il rumore attraverso tutte le frequenze, mentre fori da 50 mm di diametro sono più efficaci per eliminare il rumore prodotto nell’intervallo di frequenza che da 700 a 2200 Hz.

Spray-on Fabric, la maglietta che si spruzza addosso

Manel Torres è un designer spagnolo che ha avuto l’idea di realizzare un particolare spray, composto da fibre di cotone, polimeri e solventi che, se spruzzato sul corpo di una persona, permette di creare all’istante una sorta di maglietta. Lo spray può essere spruzzato direttamente sulla pelle con una semplice pistola; la patina spruzzata addosso diventa all’istante elastica (pronto nel giro di 15 minuti), aderendo perfettamente alla pelle e creando una sorta di tessuto. Spray-On Fabric, questo il nome del prodotto, è ancora in fase prototipale, i ricercatori stanno lavorando per cercare di rendere il tessuto un po’ meno aderente.

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Studente inventa macchina che trasforma acque reflue in energia

Si chiama Tom Broadbent, è uno studente della UK Leicester’s De Montfort University, ha elaborato un prototipo di macchina in grado di trasformare le acque di scarico in fonte di energia. L’HighDro Power è stato realizzato quando Broadbent ha appreso che il governo inglese era alla ricerca di metodi per ridurre le emissioni di anidride carbonica e la dipendenza dai combustibili fossili per la produzione di energia. L’idea di Broadbent può essere paragonata a una diga idroelettrica in miniatura. Quando l’acqua degli edifici scende a cascata sulla macchina, viene attivata una turbina che genera energia elettrica. Fonte

Ricercatori sviluppano una lente a contatto con funzionalità di display LED

Un team di ricercatori dell’Università di Washington sono impegnati nello sviluppo di una particolare lente a contatto capace di riprodurre immagini, proprio come succede per un normale display di un PC. Il primo prototipo dovrebbe essere presentato in occasione della prossima conferenza BioCas 2009, che si terrà il prossimo mese a Beijing. Il nuovo dispositivo aprirà così le porte a una nuova tipologia di applicazioni di realtà aumentata (augmented reality), una delle prime che ci vengono in mente quella di avere direttamente sulla retina indicazioni stradali, traduzioni simultanee del parlato e via discorrendo. Il passo più impegnativo per i ricercatori è quello di trarre l’alimentazione necessaria al funzionamento della lente. Impossibile dotare il device di una batteria, ecco che quindi si sta lavorando per sfruttare la piccola corrente elettrica emessa dalle onde radio, in particolare quella prodotta dai telefoni cellulari.Un team di ricercatori dell’Università di Washington sono impegnati nello sviluppo di una particolare lente a contatto capace di riprodurre immagini, proprio come succede per un normale display di un PC. Il primo prototipo dovrebbe essere presentato in occasione della prossima conferenza BioCas 2009, che si terrà il prossimo mese a Beijing. Il nuovo dispositivo aprirà così le porte a una nuova tipologia di applicazioni di realtà aumentata (augmented reality), una delle prime che ci vengono in mente quella di avere direttamente sulla retina indicazioni stradali, traduzioni simultanee del parlato e via discorrendo. Il passo più impegnativo per i ricercatori è quello di trarre l’alimentazione necessaria al funzionamento della lente. Impossibile dotare il device di una batteria, ecco che quindi si sta lavorando per sfruttare la piccola corrente elettrica emessa dalle onde radio, in particolare quella prodotta dai telefoni cellulari.

Occhiali a basso costo per i Paesi in via di sviluppo

Joshua Silver, ex professore dell’Università di Oxford, ha messo a punto un paio di occhiali, dal costo irrisorio, in grado di adattarsi a qualunque persona. Si tratta di dispositivi autoregolabili che, grazie a dei meccanismi di pompaggio liquido di silicone, permettono di modificare la messa a fuoco in modo da tararla all’esigenza dell’utilizzatore. Una montatura circolare di plastica, monta due lenti, anche esse di plastica, servite da due siringhe montate rispettivamente sulle stanghette. All’interno di quest’ultime si trova del silicone che, se spinto nelle cavità delle lenti, ne varia lo spessore, variandone di conseguenza la messa a fuoco. A messa a fuoco ultimata basterà eliminare le siringhe dalla montatura e gli occhiali sono pronti all’utilizzo.