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NASA scopre pianeta simile alla Terra: Keplero-22b

Kepler-22b, è un nuovo pianeta scoperto dalla Nasa a 600 anni luce dalla nostra Terra; il pianeta, uno dei più simili alla Terra e molto probabilmente adatto a ospitare la vita. A scoprirlo il telescopio Kepler, lanciato nello spazio il 7 MARZO 2009 e che ad oggi vanta la scoperta di ben 2.326 potenziali pianeti simili alla Terra. Kepler-22b orbita attorno a una stella molto simile al sole; il pianeta è circa 2,4 più grande del nostro, leggermente più freddo e orbita intorno al suo sole ogni 290 giorni. La sua composizione non è ancora abbastanza chiara, potrebbe essere composto da una sorta di oceano immenso o essere completamente roccioso. William Borucki del NASA Ames Research Center ha dichiarato: “Se questo pianeta ha una superficie, questa avrebbe una temperatura molto piacevole, circa 21 gradi”.

Astronomi scoprono il serbatoio d’acqua più grande mai individuato

Due team composti da astronomi, ciascuno guidato da scienziati del California Institute of Technology (Caltech), hanno scoperto il serbatoio più grande e più lontano di acqua mai rilevata nell’universo. Osservando un quasar (APM 08279+5255) posto a 30 miliardi di trilioni di miglia di distanza – uno degli oggetti più brillanti del cosmo – i ricercatori hanno scoperto una massa di vapore acqueo che equivale ad almeno 140 miliardi di volte quella di tutta l’acqua degli oceani terrestri combinata e 100.000 volte più massiccio del sole. Poiché il quasar è così lontano, la sua luce ha impiegato 12 miliardi di anni per raggiungere la Terra. Le osservazioni rivelano, dunque, un momento in cui l’universo aveva solo 1,6 miliardi di anni. Matt Bradford, uno scienziato della NASA Jet Propulsion Laboratory (JPL), ha dichiarato: “E’ un’altra dimostrazione che l’acqua è diffusa in tutto l’universo, e lo è stata anche in tempi molto lontani.”. Questa scoperta mette in evidenza i benefici di osservazione nelle lunghezze d’onda millimetrica e sub-millimetrica. Tale campo di ricerca si è sviluppato rapidamente negli ultimi due o tre decenni, e per raggiungere il pieno potenziale si sta lavorando alla progettazione del CCAT, un telescopio di 25 metri che sarà costruito nel Deserto di Atacama, in Cile. CCAT permetterà agli astronomi di scoprire alcune delle prime galassie nell’universo. Misurando la presenza di acqua e altre tipologie di gas, gli astronomi potranno studiare la composizione delle galassie primordiali. Fonte

Gli anelli di Saturno sono formati da acqua e ghiaccio

Hanno affascinato gli studiosi per decenni, avvolti in un mistero che forse solo oggi trova risposta. Stiamo parlando degli anelli di Saturno. Un recente studio, che ha visto protagonista anche l’Italia grazie al dott.Gianrico Filacchione dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf), dimostra come gli anelli siano in realtà formati in gran parte da acqua ghiacciata. Si è potuti giungere a tale conclusione grazie ai dati inviati dalla sonda Cassini; i dati, infatti, hanno permesso di ricostruire la struttura, composizione evoluzione e dinamica degli anelli. Si è perfino riusciti a determinare la struttura dei singoli anelli: le particelle degli anelli principali sarebbero costituiti al 90-95% di ghiaccio, mentre quelli dell’anello C sarebbero formati anche da carbonio e silicati provenienti da meteoriti.