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Approvata la costruzione del telescopio più grande del mondo

L’ESO (European Southern Observatory) ha reso noto che il telescopio più grande del mondo potrà finalmente essere realizzato. Il telescopio E-ELT (European Extremely Large Telescope), sarà costruito in Cile e sarà accessibile a partire dall’anno 2024. Il telescopio sorgerà sulla cima di una montagna chiamata Cerro Armazones (a 3mila metri di quota), nel deserto di Atacama. Il progetto è stato inizialmente approvato nel giugno del 2012, ma l’inizio della costruzione era vincolato al ricevimento di almeno il 90 per cento del finanziamento totale; l’ESO ha comunque autorizzato i lavori con un impegno di spesa di questa prima fase pari a 1.012,5 milioni di euro. “Si tratta del più potente e grande telescopio mai realizzato” ha dichiarato Tim De Zeeuw, il Direttore Generale dell’ESO. Largo ben 39 metri (e composto da un migliaio di specchi), permetterà agli scienziati di tutto il mondo di osservare i pianeti extrasolari di massa pari alla Terra, nonché studiare a fondo stelle e galassie vicine alla ricerca di nuove forme di vita.

Astronomi scoprono il serbatoio d’acqua più grande mai individuato

Due team composti da astronomi, ciascuno guidato da scienziati del California Institute of Technology (Caltech), hanno scoperto il serbatoio più grande e più lontano di acqua mai rilevata nell’universo. Osservando un quasar (APM 08279+5255) posto a 30 miliardi di trilioni di miglia di distanza – uno degli oggetti più brillanti del cosmo – i ricercatori hanno scoperto una massa di vapore acqueo che equivale ad almeno 140 miliardi di volte quella di tutta l’acqua degli oceani terrestri combinata e 100.000 volte più massiccio del sole. Poiché il quasar è così lontano, la sua luce ha impiegato 12 miliardi di anni per raggiungere la Terra. Le osservazioni rivelano, dunque, un momento in cui l’universo aveva solo 1,6 miliardi di anni. Matt Bradford, uno scienziato della NASA Jet Propulsion Laboratory (JPL), ha dichiarato: “E’ un’altra dimostrazione che l’acqua è diffusa in tutto l’universo, e lo è stata anche in tempi molto lontani.”. Questa scoperta mette in evidenza i benefici di osservazione nelle lunghezze d’onda millimetrica e sub-millimetrica. Tale campo di ricerca si è sviluppato rapidamente negli ultimi due o tre decenni, e per raggiungere il pieno potenziale si sta lavorando alla progettazione del CCAT, un telescopio di 25 metri che sarà costruito nel Deserto di Atacama, in Cile. CCAT permetterà agli astronomi di scoprire alcune delle prime galassie nell’universo. Misurando la presenza di acqua e altre tipologie di gas, gli astronomi potranno studiare la composizione delle galassie primordiali. Fonte

Mistero sulla cintura persa dal pianeta Giove

SEB (South Equatorial Belt), è, o forse meglio dire era, una cintura del pianeta Giove; per qualche strano motivo, che sta facendo scervellare astronomi di mezzo mondo, la cintura è misteriosamente scomparsa. La fascia equatoriale meridionale, composta da un ammasso di ghiaccio di ammoniaca, zolfo e fosforo è sparita proprio quando il pianeta, per via della sua posizione rispetto al sole, risulta non visibile dalla Terra. In ogni caso si tratta di un evento conosciuto e che si ripete all’incirca ogni quindi anni, le ultime “sparizioni” sono state nel 1973 e poi nel 1990. Non è però dato sapere quando la fascia farà la sua riapparizione.

E’ certo. Sulla Luna c’è acqua

Sulla Luna c’è acqua, è questo il dato certo che viene fuori dai dati incrociati delle missioni di studio lunare realizzate da India, Italia e America. Non si tratta, ovviamente, di acqua allo stato liquido, ma di una grande quantità di molecole di idrossile, pari circa al 25% ogni tonnellata si “terra lunare”. Secondo gli scienziati la presenza più massiccia è ai poli. Le molecole d’acqua dovrebbero essere presenti, oltre che in superficie, anche a una profondità di 2-3 centimetri. Tale scoperta apre scenari incredibili per la colonizzazione o permanenza dell’uomo sul nostro satellite, in primis la possibilità di creare aria respirabile in modo facile e tutto sommato a costo quasi zero.