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Un circuito elettronico su foglio di carta trasparente

Gli scienziati dell’Università del Maryland hanno percorso un passo avanti verso la creazione di componenti elettronici compatti come un foglio di carta. Il team, guidato da Liangbing Hu, ha combinato un materiale cartaceo chiamato nanopaper e nanotubi di carbonio. I circuiti a base di carta non sono una novità, ma la carta di solito è difficile da lavorare, perché la superficie è rigida e opaca. Per ovviare al problema, Hu e il suo team hanno creato un supporto cartaceo con fibre dal diametro di appena 10 nanometri. La carta è stata prodotta trattando la cellulosa con ossidanti chimici, il risultato è un foglio completamente piatto e trasparente. Sul foglio i transistor sono stati costruiti impiegando tre strati di materiali, compresi i nanotubi di carbonio, una molecola organica isolante e una molecola semiconduttore organica. Il risultato finale è stato un sottilissimo circuito elettronico, per l’84 per cento trasparente e piegabile.

nanopaper

Troppa TV favorisce diabete e malattie cardiache

Un nuovo studio condotto presso la Harvard School of Public Health ha messo in evidenza il legame tra la visione prolungata della TV e la comparsa di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e, finanche, la morte prematura. Gli europei spendono in media 40% del loro tempo quotidiano libero davanti al televisore; gli australiani, il 50%. Ciò significa mediamente 3-4 ore al giorno. Niente in confronto al popolo americano, che porta una media di 5 ore al giorno. Il prof. Frank Hu e il dottorando Anders Grøntved, hanno analizzato tutti gli studi pubblicati dal 1970 al 2011, con dei risultati che parlano abbastanza chiaro: più di due ore di visione della TV al giorno aumentano il rischio di diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Prolungare la visione per un’altra ora al giorno può significare anche morte prematura. Per ogni ulteriori due ore di visione, il rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e mortalità prematura sale rispettivamente al 20, 15, e 13 per cento. Fonte e approfondimenti

Addio al tartufo contraffatto. Ora il suo DNA non ha più segreti

Una ricerca che ha visto impegnati studiosi italiani e francesi (afferenti al Cnr di Torino e Perugia e le università di Parma, Torino, Bologna, L’Aquila, La Sapienza di Roma e Urbino), ha permesso di realizzare la prima mappa genetica del tartufo nero. Si tratta della prima mappa di DNA per un fungo commestibile. Da oggi in poi, spiegano i ricercatori, sarà quindi possibile identificare i tartufi sulla base della loro provenienza, certificando il prodotto e contrastando, di fatto, le frodi, soprattuto quelle che arrivano dalla Cina. Sempre secondi gli studiosi, presto si potrà persino definire un un profilo in grado di mettere in relazione l’origine geografica e il profumo dei tartufi neri.

Praticare sport ritarda l’insorgenza di malattie croniche

Chi pratica sport per almeno quattro ore al giorno, è colpito molto più tardi da gravi malattie croniche, rispetto a chi non pratica nessuna attività fisica. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta da alcuni scienziati della Stanford University di Palo Alto e pubblicata di recente sul magazine scientifico “American Journal of Preventive Medicine”. I ricercatori, per circa venti anni, hanno tenuto sotto controllo le abitudini e lo stato di salute di oltre mille persone over  cinquanta anni, scoprendo così che negli sportivi le malattie croniche come Alzheimer, a anche il cancro e alcune tipologie di problemi cardiaci e articolari fanno la loro comparsa, in media, ben sedici anni dopo rispetto a chi non pratica attività sportive.