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Aeroplano ibrido compie primo volo di prova sopra il Regno Unito

Gli scienziati dell’Università di Cambridge, in collaborazione con Boeing, hanno lavorato per creare il primo aeroplano elettrico impiegando una tecnologia simile a quella adoperata su molte vetture stradali. Il prototipo è anche grado di ricaricare le batterie durante il volo. A spiccare il primo volo sul Regno Unito (450 metri di altezza sopra il Northamptonshire) è stato un modello alimentato con un motore a 4 tempi a benzina (Honda) e motore elettrico con batterie ai polimeri di litio. Grazie al motore ibrido, l’aereo utilizza fino al 30 per cento in meno di carburante rispetto a un aereo simile con solo un motore a benzina. Il prof. Paul Robertson del dipartimento di ingegneria di Cambridge, una delle persone che ha preso parte al progetto, ha spiegato che fino ad oggi le batterie, ingombranti e pesanti, tipo quelle utilizzate nelle automobili ibride nell’ultimo decennio, hanno creato una forte barriera per l’impiego sugli aeroplani, “con l’avvento delle batterie ai polimeri di litio, simili a quelle utilizzate nei notebook, l’uso delle stesse sui velivoli ibrido – seppure a piccola scala – inizia a diventare praticabile”, ha dichiarato. 16 pacchi di batterie trovano alloggio nelle ali del velivolo. Quando l’aereo ha bisogno di potenza massima, ad esempio durante il decollo e quando si sale in altitudine, i motori elettrici e quello a benzina lavorano in accoppiata; durante il volo di crociera, invece, il motore elettrico può essere commutato per generare energia elettrica per ricaricare le batterie, oppure essere utilizzato per risparmiare benzina godendo della propulsione generata dall’elettricità. I ricercatori spiegano che si tratta di un esperimento, e che l’impiego su larga scala è ancora molto lontano, tuttavia le possibilità di risparmio energetico è qualcosa di estremamente attraente e merita ulteriori sviluppi.

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Signori ecco il telefonino che va a Coca-Cola

Daizi Zheng, designer cinese, ha presentato alla finlandese Nokia un progetto di batteria eco-compatibile che trae la sua fonte di energia dalla Coca-Cola o da altre bevande che presentato al loro interno dello zucchero. Quest’ultimo elemento, infatti, viene utilizzato per generare l’energia necessaria al funzionamento del dispositivo mobile. Si tratta ovviamente di un concept, che però strizza l’occhio all’ambiente e offre capacità energetica fino a quattro volte superiore rispetto alle tradizionali batterie al litio.

In arrivo batterie al litio cinque volte più potenti

Alcuni ricercatori del Georgia Institute of Technology, hanno di recente pubblicato un articolo, apparso tra le pagine del magazine Nature Materials, nel quale aprono le porte a una nuova tipologia di batterie al litio, molto più performanti rispetto a quelle attualmente in commercio. Si tratta di dispositivi innovativi, in grado di auto-assemblarsi e con anodi di silicio e carbonio. La nuova generazione di batterie al litio troverà largo impiego sulle prossime vetture elettriche ma potrà presto essere impiegata anche in centinaia di dispositivi elettronici, in primis apparecchiature mobile sempre più avide di energia. Il processo che porta alla realizzazione dei nuovi accumulatori, funziona grazie a un intreccio di particelle di carbonio temprate ad alta temperatura, che creano una sorta di rete di supporto per delle nanosfere di silicio (il cui diametro è di circa 30 manometri). Si realizzano così degli anodi, in grado di avere una capacità fino a cinque volte rispetto a quelli tradizionalmente realizzati in grafite. Link per approfondimenti

Da Linear Technology un caricabatterie a celle solari da 2 A

Linear Technology Corporation presenta l’LT3652, un innovativo caricabatterie buck monolitico a celle solari che supporta le strutture chimiche delle moderne batterie. L’LT3652 integra un circuito di regolazione della tensione di ingresso che controlla la corrente di carica della batteria per mantenere l’alimentazione in ingresso a un livello programmato. Quando l’LT3652 è collegato a un pannello solare, il circuito di regolazione della tensione di ingresso regola costantemente il pannello sul picco di corrente in uscita. L’LT3652 supporta un ampio range di tensioni di ingresso, da 4,95 V a 32 V, con una potenza nominale massima assoluta di 40 V per estendere il margine di sistema. Tramite il circuito di regolazione della tensione di ingresso è possibile ottimizzare il caricamento anche da sorgenti scarsamente regolate, sulle quali le sovracorrenti potrebbero interrompere l’alimentazione in ingresso. La carica è supportata con varie configurazioni di batterie, incluse 1-3 batterie Li-Ion/polimeri disposte in serie, 1-4 batterie LiFePO4 (Lithium Iron Phosphate) in serie e batterie SLA (Sealed Lead Acid) fino a 14,4 V. Le applicazioni più comuni includono sistemi solari, apparecchiature per il settore automobilistico con tensione tra 12 e 24 V e i caricabatterie. La corrente di carica dell’LT3652 è programmabile fino a 2 A. Questo caricabatterie standalone non richiede microcontrollori esterni e ha una terminazione selezionabile direttamente dall’utente con C/10 o timer incorporato.  Con la frequenza di commutazione fissa di 1 MHz è possibile realizzare soluzioni dall’ingombro ridotto. La precisione della tensione di feedback variabile si attesta a ±0,5%, mentre per la corrente di carica e il rilevamento C/10 è rispettivamente di ±5% e di ±2,5%. Al termine della carica, l’LT3652 entra automaticamente in modalità di standby a basso consumo e la corrente di ingresso si riduce a soli 85µA. Con lo spegnimento dell’apparecchio la corrente di polarizzazione in ingresso scende ad appena 15 µA. Per consentire un controllo autonomo della carica il dispositivo è dotato di una funzione di autoricarica che avvia un nuovo ciclo di carica della batteria quando la tensione scende del 2,5% al di sotto della tensione variabile programmata.  L’LT3652 è disponibile in un package DFN-12 compatto a basso profilo da 3 x 3 mm, sia nella versione E che in quella I. Tutti i dispositivi supportano temperature operative comprese tra -40°C e +125°C. I prezzi partono rispettivamente da $3,05 e $3,36 cad. per 1000 unità. Link per maggiori info

Il tuo notebook si ricarica in appena un secondo

I ricercatori Byoungwoo Kang e Gerbrand Ceder del Massachusetts Institute of Technology di Cambridge hanno messo a punto un particolare tipo di batteria al litio che per ricaricarsi impiega meno tempo di quanto hai impiegato per leggere le prime due frasi di questo post. Una vera rivoluzione che potrebbe cambiare notevolmente il mercato dei dispositivi mobili e delle auto elettriche. Ad esempio, basterebbe un solo minuto per caricare completamente la batteria di un comune notebook. La velocità di carica dipende essenzialmente da quanto velocemente gli elettroni e gli ioni si muovono all’interno degli elettrodi. I ricercatori hanno moltiplicato tale velocità, adoperando strutture nanoscopiche e aggiungendo opportuni additivi come il carbonio. Fonte e approfondimenti