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Chrome per Windows XP. Google continuerà il supporto fino alla fine dell’anno

Il team di Chrome ha annunciato che anche se si era previsto di eliminare gradualmente il supporto di Windows XP già da questo mese, gli utenti del vecchio sistema operativo Microsoft potranno ancora aggiornamenti fino al termine del 2015. Milioni di persone ancora utilizzano quotidianamente il vetusto sistema operativo – si stima che a livello globale sia ancora installato sul 12-19 per cento delle macchine – , il cui supporto ufficiale da parte di Microsoft è stato interrotto nel 2009 per gli utenti normali e lo scorso aprile per le imprese.

“Siamo coscienti del fatto che non tutti possono facilmente passare a un sistema operativo più recente”, scrive Mark Larson di Google Chrome. “Milioni di persone stanno ancora lavorando sui computer XP ogni giorno. Noi vogliamo che quelle persone abbiano la possibilità di utilizzare un browser aggiornato e sicuro e Chrome per Windows XP continuerà ad essere aggiornato e sicuro”.

Android su PC
Android su PC. Come avviare le app su Windows, Linux o Mac

Google ha rilasciato un’estensione del browser Chrome, compatibile con Windows, OS X e Linux, che permette l’esecuzione di app Android su PC. L’app per Chrome è stata battezzata ARC (App Runtime for Chrome) ed è attualmente in fase beta. Per funzionare necessita del browser Chrome con release uguale o maggiore della 40. Per installare App Runtime per Chrome basta lanciare il browser e aggiungere l’app presente a questa URL. Una volta aggiunta, basterà effettuare la ricerca di un APK di Android, scaricarlo, aprire l’App e caricare l’APK appena scaricato.
Arc Welder
L’app consente diverse personalizzazioni, come la scelta dell’orientamento dello schermo e se avviare la stessa in modalità tablet o smartphone. È  pur vero che si tratta di un software in versione beta, ma funziona già egregiamente e, tra l’altro, sembra Google voglia aggiornarla con nuove avanzate funzioni.

Whatsapp
WhatsApp ora funziona anche da una pagina Web!

La si attendeva da tempo e ora, finalmente, la nuova funzionalità di WhatsApp tanto chiacchierata è stata attivata. Il più usato software di messaggistica al mondo è ora accessibile anche da una pagina web, al momento solo dal browser Google Chrome e da dispositivi non Apple. Si chiama WhatsApp Web e per funzionare gli utenti devono avere uno smartphone con la relativa app installata. Per accedere al client web, gli utenti devono eseguire la scansione di un codice QR generato su WhatsApp Web utilizzando il proprio smartphone (in pratica puntando lo smartphone sul codice che appare a video quando ci si connette al servizio web di WhatsApp). Così come spiegata dal CEO di Whatsapp, Jan Koum, al momento non è possibile utilizzare WhatsApp da iPhone per via di alcune limitazioni della piattaforma Apple. Si sta lavorando per permettere agli utenti Apple di utilizzare il servizio quanto prima.

I primi test indicano che gli utenti che eseguono l’ultima versione di WhatsApp su Android, Windows Phone, BlackBerry e BlackBerry 10 riescono a effettuare il login web tramite il codice QR senza nessun problema.

La pagina iniziale con il QR Code da scansionare con lo smartphone per accedere alle funzionalità di WhatApp dal Web.
La pagina iniziale con il QR Code da scansionare con lo smartphone per accedere alle funzionalità di WhatApp dal Web.

Quasi sicuramente a brevissimo il servizio sarà allargato anche ad altri browser e sarà introdotta anche la possibilità di effettuare chiamate direttamente dal web, funzionalità alla quale anche Microsoft starebbe lavorando e che integrerà da qui a breve in una versione di Skype per il web.

Questo il link per provare WhatsApp Web (da provare solo con il browser Chrome).

Ex ingegnere capo di Microsoft Internet Explorer lascia l’azienda

Dean Hachamovitch — l’uomo che ha curato lo sviluppo di Internet Explorer per più dieci anni — ha lasciato Microsoft. Hachamovitch ha annunciato la notizia in un breve post, in cui egli si è detto “pronto a godere di un punto diverso della vita e del mondo hi-tech”. Hachamovitch entrò in Microsoft nel 1990 diventando ingegnere capo del progetto Internet Explorer nel 2003. All’epoca il browser Microsoft era protagonista indiscusso, arrivando a spazzare via il blasonato Netscape. Forse, cullandosi del successo ottenuto, Microsoft non ha però sviluppato più di tanto il browser, lasciando campo libero alla concorrenza; tre anni dopo, infatti, Mozilla Firefox iniziò la sua ascesa facendo perdere grosse fette di mercato al colosso di Redmond. Hachamovitch fu riassegnato dalla sua posizione nel team di Internet Explorer alla fine dello scorso anno, contestualmente alla partenza da Microsoft di Steven Sinofsky, ex presidente delle divisioni Windows e Windows Live, avvenuta poche settimane dopo il lancio di Windows 8. Sotto la guida di Hachamovitch, il team di Internet Explorer non ha mantenuto i ritmi dei concorrenti, adottando in ritardo le soluzioni proposte da altri concorrenti come, ad esempio le estensioni del browser di Google Chrome.

Google a lavoro su versioni per bambini di YouTube e Chrome

Google starebbe lavorando su versioni ottimizzate per bambini dei servizi YouTube, Chrome e altri. Il lancio delle piattaforme è previsto per il 2015, non è però stata indicata nessuna data ufficiale. Anche se Google non ha divulgato altre informazioni in merito, Pavni Diwanji (vice president of engineering di Google) ha parlato a USA Today fornendo alcuni esempi su quello che è l’approccio che Google sta adottando in merito a come plasmare i nuovi servizi. Nella fattispecie ha portato come esempio la figlia che cerca su Google la parola “treni” e, invece di trovare come primo risultato “Il Trenino Thomas”, una serie televisiva inglese per bambini, trasmessa anche in Italia, si ritrova la pianificazione di un viaggio in treno per Amtrak. Se Google riuscirà nell’impresa – non semplice – di creare prodotti ad hoc per bambini, potrebbe accaparrarsi una fetta di mercato non indifferente, con i genitori che sarebbero molto più propensi a lasciare i bimbi navigare sul web senza doversi preoccupare, in una certa misura, di cosa cercano e trovano i bimbi nell’immensa giungla del Web.

Internet Explorer 11 è il secondo browser desktop più utilizzato al mondo

Lo scorso ottobre Microsoft ha ufficialmente rilasciato Internet Explorer 11 come software integrato in Windows 8.1, rilasciando il mese successivo la medesima versione anche per gli utenti Windows 7. Secondo il report di Net Applications, il browser IE11 rappresenta il secondo browser desktop più utilizzato in tutto il mondo, un primato conquistato appena cinque mesi dopo il suo rilascio ufficiale. I dati utilizzati come base statistica riguardano 160 milioni di visitatori unici e 40.000 siti web; nel mese di febbraio 2014, il browser ha toccato quota 12.80% nel mercato dei browser, mentre IE8 (supportato da Windows XP, Vista, 7 e 8/8.1), è ancora oggi il browser più utilizzato in assoluto, con una quota di mercato – sempre riferita al mese di febbraio – del 21,73%. Google Chrome è il terzo della lista con il 9.86%. Le Ultime versioni di Mozilla Firefox, 27 e 26, rappresentano rispettivamente il 7,90 per cento e il 5,78 per cento. Nel complesso tutte le versioni di IE rappresentano il 59,19 per cento della quota di mercato, Firefox è prossimo al 17,68%, mentre Chrome al 16.84% per cento. Al quarto posto Safari di Apple con un 5,67%, chiude la top five Opera, con appena l’1,23%.

ASUS svela il Chromebox, un computer che sta nel palmo di una mano

Asus ha presentato il suo Chromebox, un piccolo computer da $179 che sta nel palmo di una mano e che come sistema operativo utilizza Chrome OS di Google. Il mini PC, silenziosissimo, il Chromebook è fanless, quindi privo di ventole, non promette prestazioni strabilianti, ma consente tutte le operazioni routinarie di gestione documentale, navigazione web e riproduzione multimediale; l’accesso online al servizio chromeosapps.org permette di accedere a oltre 33.000 applicazioni molte delle quali da utilizzare anche offline. L’archiviazione è garantita da una memoria interna da 16 GB SSD e 100GB di spazio cloud su Google Drive.  Tutti e tre i modelli integrano un modulo Wi-Fi 802.11n, Bluetooth 4.0, HDMI e DisplayPort, 4 porte USB 3.0, jack audio e slot per schede SD, da notare la mancanza del supporto Wi-Fi nella specifica 802.11ac e il fatto che il modello con processore Core i7 sarà distribuito solo in Asia e in poche altre regioni.
Queste le specifiche tecniche del nuovo dispositivo:

Dimensioni
4.88″ x 4.88″ x 1.65″

Processore (CPU+GPU)
Quarta generazione del Core i-Series system-on-a-chip (SoC) di Intel Corp. (INTC)
Celeron 2955U
2 core / 2 threads
1.4 GHz
Celeron HD (shaders: 200 MHz / DDR transfer: 1000 MHz)
U.S., Int’l editions
Core i3-4010U
2 core / 4 threads
1.7 GHz
HD 4400 (shaders: 200 MHz / DDR transfer: 1000 MHz, 4K ready)
U.S., Int’l editions
Core i7-4600U
2 core / 4 threads
2.1 GHz (stock) –> 3.3 GHz (turbo)
HD 4400 (shaders: 200 MHz / DDR transfer: 1100 MHz, 4K ready)
Int’l edition only

Memoria
DDR 3 da 2 o 4 GB
Storage
16 GB SSD (M.2)
100 GB Google Drive cloud storage
Connettività
10/100/1000 Ethernet
dual-band 802.11 a/b/g/n
BlueTooth 4.0
I/O + Readers
SD card reader
4 x USB 3.0
1 x HDMI
1 x DisplayPort
1 x Audio Jack (mic-in/speaker out)
Alimentazione
Max (supply): 65 W
Avg. Draw: ~15 W

Il browser Opera ora conta 300 milioni di utenti

Secondo Net Applications, la versione attuale del browser, Opera, la release 12, ha solo una quota di mercato del 1,47 per cento, ben al di sotto di Internet Explorer, Chrome, Firefox e Safari. Tuttavia, Opera ha guadagnato più utenti come browser per telefoni cellulari e smartphone. Jars Boilesen CEO di Opera Software ha rivelato che le varie versioni del browser web contano ad oggi un totale di 300 milioni di utenti. Opera Software ha anche annunciato che le future versioni del browser adotteranno il motore webKit, già impiegato da Google Chrome e Safari di Apple.

Google rilascia il download del suo browser Chrome 17

Google ha appena rilasciato la versione Chrome 17, che apporta numerosi miglioramenti al browser, incluso l’autocompletamento degli indirizzi web e una migliore protezione contro il download di materiale malevolo. Il nuovo Chrome introduce una funzionalità di rendering, che inizierà automaticamente il caricamento e il rendering di una pagina in background mentre l’utente sta digitando l’indirizzo nel omnibox. Il pre-caricamento si avvierà nei casi in cui l’utente inizi la digitazione di un indirizzo web che è solito visitare. Quando l’utente preme il tasto invio e conferma l’URL, la pagina pre-renderizzata sarà visualizzato quasi istantaneamente. Altra funzionalità riguarda, invece, l’aspetto sicurezza. Ogniqualvolta l’utente scarica un file, il browser si confronta contro un whitelist contenente un indice di ‘bontà’ del download; se il file non è nella whitelist, l’URL sarà trasmesso al server di Google, che svolgerà un’analisi automatica nel tentativo di capire, analizzando anche la fonte del download, l’attendibilità del file. Google manterrà l’indirizzo IP dell’utente e altri metadati per un periodo di due settimane, dopo tale periodo, tutti dati, tranne l’URL del file, saranno automaticamente eliminati dal database (in ogni caso, se si è preoccupati delle implicazioni sulla privacy di questa nuova funzionalità, l’utente può impedire al browser l’inoltro delle informazioni a Google disabilitando le caratteristiche di protezione). Chrome 17 è disponibile tramite il browser di aggiornamento automatico e può anche essere scaricato dal sito web di riferimento di Google.

 

Google paga 300 milioni di dollari l’anno per essere il motore di ricerca predefinito in Firefox

All’inizio di questa settimana, Google e Mozilla hanno confermato di aver firmato un nuovo accordo che permetterà a Google di essere il motore di ricerca predefinito per i prossimi tre anni nell’installazione del browser Firefox. Le due società, tuttavia, non hanno rivelato i dettagli finanziari dell’accordo. Oggi, il sito web AllThingsD.com, riferendosi a fonti anonime, ha fatto sapere che Mozilla riceverà da Google ben 300 milioni di dollari l’anno, ovvero l’84% del flusso totale di entrate di Mozilla nell’anno 2010 (123 milioni di dollari dichiarati). Anche se Firefox ha perso qualche quota di mercato a favore di Chrome, rimane pur sempre uno dei più popolari browser al mondo.

Internet Explorer 9 è il secondo browser più popolare per Windows 7

Microsoft continua a promuovere l’uso del suo Internet Explorer 9 browser (rilasciato a marzo 2011), in ultimo suo post sul blog di IE, l’azienda ha dimostrato che i PC con installato Windows 7, Internet Explorer 9 si trova al secondo posto dei browser più installati, poco sopra Chrome e Firefox. Sempre secondo Microsoft, Internet Explorer 9, è ormai alle spalle di IE 8 (il browser più utilizzato in tutto il mondo, indipendentemente dal sistema operativo) in Windows 7, come browser più utilizzato in tutto il mondo. Ha altresì annunciato che negli Stati Uniti, IE 9 dovrebbe essere presto il browser web più utilizzato con Windows 7. Ma veniamo ai numeri: IE8 avrebbe il 28,2% di installazioni a livello mondiale, segue Chrome con il 14,58%, Internet Explorer 9 con il 10,25%, IE6 con l’8,03% e Firefox con il 7,27%.

 

Mozilla rilascia Firefox 8. Ecco il link FTP per il download

Mozilla ha rilasciato la nuova release del suo browser. Firefox 8 include il blocco pop-up, tab-browsing, la ricerca integrata di Google, controlli della privacy semplificati, una finestra del browser ottimizzata che mostra di più della pagina di qualsiasi altro browser, e una serie di funzionalità aggiuntive che aiutano a ottimizzare il tempo dedicato alla navigazione web. Tra le novità integrate in questa release:

  • Gli Add-on installati di terze parti sono ora disattivati ??per impostazione predefinita
  • Aggiunto Twitter alla barra di ricerca
  • Aggiunta una preferenza per caricare le schede su richiesta, migliorando il tempo di avvio
  • quando le finestre sono ripristinate
  • Scheda animazioni migliorate durante lo spostamento, riordino, o distacco delle stesse
  • Miglioramento delle prestazioni e gestione della memoria
  • Aggiunto il supporto CORS per il cross-domain texture a WebGL
  • Aggiunto il supporto per i menu contestuali HTML5
  • Aggiunto il supporto per insertAdjacentHTML
  • Migliorato il supporto WebSocket
  • Risolti alcuni problemi di stabilità

Al momento l’aggiornamento è disponibile solo tramite canale FTP, entro un paio di giorni dovrebbe essere disponibile sui siti di mirror. Questo il link FTP per il download.

Il browser Internet Explorer scende sotto il 50% di utilizzo globale

Nel mese di ottobre, per la prima volta in oltre un decennio, Internet Explorer, il browser di casa Microsoft è sceso sotto il 50% come quota globale di utilizzo. Internet Explorer conserva ancora la maggioranza della quota di mercato dei browser desktop, al 52,63 per cento ma con un sostanziale calo di 1,76 punti a partire da settembre (la navigazione desktop costituisce circa il 94% del traffico Web, il resto proviene dai telefoni e tablet, entrambi mercati in cui Internet Explorer è poco rappresentato). Come quota del mercato dei browser, Internet Explorer ha solo il 49,58% degli utenti. Il browser aveva raggiunto la quota del 95% nel 2004, da quell’anno in poi quella quota si è sempre maggiormente assottigliata. Fonte

Google lancia la ricerca vocale sul browser Chrome

Mentre le persone che fanno uso di telefoni basati su Android sono già avvezzi alla tecnologia di ricerca vocale su Google, l’azienda ha attivato tale funzionalità anche per gli utenti PC che utilizzano il browser web Chrome. Gli utenti saranno in grado di vedere l’icona di un microfono sul pulsante Cerca. Utilizzando Chrome, potranno quindi semplicemente fare clic sull’iconcina e parlare dettando i termini di ricerca. Al momento la funzionalità è presente solo in lingua inglese ma ben presto sarà resa operativa anche per altre lingue. Fonte

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Mac OS X Lion integra una modalità di utilizzo che prevede l’uso del solo browser

Apple, nell’ultima release beta del suo sistema operativo Mac OS X Lion, presentata giusto una settimana fa, avrebbe incluso nel software una nuova modalità, che consente di avviare il sistema operativo con il solo browser Safari abilitato. Due opzioni, quindi, per avviare la macchina: modalità completa classica o modalità per solo navigare il web. La caratteristica per molti versi ricorda il nuovo sistema operativo di Google: Chrome OS, che permette all’utente di utilizzare il PC caricando le varie applicazioni  direttamente dal web. Fonte

Google Chrome, è l’ora del nuovo logo

Gli utilizzatore della developer build di Chrome e Chromium hanno avuto modo di vedere il nuovo logo che Google adotterà ufficialmente per i suoi due prodotti. In una nota pubblicata sul blog di Google Chrome, Google spiega la necessità di cambiare il logo di Chrome per mostrare il vero significato dietro l’applicazione, un logo che “incarna lo spirito Chrome – per rendere il web più veloce, più leggero e più accessibile”. Entro le prossime settimane il logo dovrebbe fare il debutto ufficiale con il rilascio della prima beta.

 

Google rilascia Chrome 10

Google ha rilasciato una nuova versione del suo browser web: Chrome. Tra le novità più di rilievo la possibilità la rimozione al supporto per H.264 e l’aggiunta di un motore JavaScript più veloce del 66%. Il cambiamento più significativo è nella schermata di accesso alle opzioni del browser: secondo quanto riportato sul blog ufficiale, “aiuterà a raggiungere le impostazioni corrette in modo rapido, senza doversi perdere per cercare come importare un segnalibro oppure cambiare homepage all’apertura del browser; invece di utilizzare il menu tradizionale, gli utenti sono ora in grado di digitare l’opzione di impostazione direttamente nella barra degli indirizzi”. Un nuovo strumento di sincronizzazione aiuterà gli utenti ad avere la medesima configurazione del browser (segnalibri, estensioni, le password e altre impostazioni) sui vari PC in cui installano l’applicazione. Per i contenuti HTML5 il browser offre ancora il supporto per i codec Theora e WebM, entrambi opensource.

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Google offre 20.000$ per chi riesce ad hackerare Chrome

Pwn2Own, il concorso annuale di hacking che si svolgerà a partire dal 9 marzo prossimo a Vancouver, sarà tenuto a battesimo da Google, che offrirà 20 mila dollari a chiunque sarà grado di hackerare con successo il suo browser Google, che per l’occasione girerà sul chiacchierato netbook by Google con sistema operativo Chrome OS: Cr-48. Charlie Miller, l’unico ricercatore ad aver vinto il concorso Pwn2Own per tre anni di fila, ha scritto un post su Twitter dichiarando che deve essere proprio dura bucare la sicurezza del browser.

WebP. Il nuovo formato immagine di Google. 40% migliore del jpeg

Google sta spingendo per un nuovo formato immagine che dovrebbe far andare in pensione il glorioso formato Jpeg. Si chiama WebP (si pronuncia weppy pronunciato) è stato sviluppato da Google e riduce le dimensioni dei file del 40% rispetto al JPEG. Un cosiffatto formato ridurrebbe quindi i tempi di attesa per il caricamento delle immagini, decongestionando la rete Web e diminuendo sensibilmente i tempi di download delle pagine. Richard Rabbat, product manager di Google spiega perché si è deciso di promuovere il nuovo formato: “La maggior parte dei formati immagine oggi più comuni sul web, in realtà sono frutto di tecnologia vecchia un decennio e così in Google ci si è chiesti se esistesse qualche nuovo algoritmo capace di comprimere ulteriormente le immagini JPEG lossy. Si è così giunti al rilascio di una developer preview del nuovo formato WebP”. Già nelle prossime settimane il nuovo formato potrebbe essere parte integrante del browser Chrome. Link per il download e per approfondimenti