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Questo robot può aprire un lucchetto a combinazione in meno di 30 secondi

L’intrepido hacker e ingegnere Samy Kamkar ha sviluppato un robot stampato in 3D, battezzato Combo Breaker, completamente open source e basato su Arduino, che può aprire un lucchetto a combinazione in meno di 30 secondi. In otto mosse il robot riesce ad aprire il lucchetto, anche se la tecnica funziona solo su lucchetti di Master Lock dove recentemente è stata riscontrata una falla di sicurezza. Nella fattispecie, la falla consiste nel fatto che quando si inserisce una combinazione, il meccanismo del lucchetto in presenza di numeri esatti, pone una resistenza diversa rispetto a quando si inserisce una combinazione errata. Il sistema, quindi, analizza le impercettibili variazioni e riesce a trovare la combinazione esatta in un batter d’occhi; una volta individuato il primo numero di una combinazione, Combo Breaker è in grado di ricostruire gli altri in meno di otto tentativi.

Sul suo blog, Kamkar mostra nel dettaglio come funziona la tecnica, insieme a come ha progettato e costruito il dispositivo, il tutto viene fornito con modelli 3D stampabili pronti per il download e guide dettagliate sull’assemblaggio.

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Ro-Bow, il robot che suona il violino

Seth Goldstein, un ingegnere in pensione, è il papà del primo robot al mondo in grado di suonare il violino. È stato battezzato Ro-Bow, è costituito da un violino, arco e dita robotiche manipolate da attuatori elettromagnetici controllati da una tastiera elettronica.  Qualunque melodia viene fornita dalla tastiera può così essere suonata dal robot musicale. L’arco può muoversi su e giù, invertire la direzione e compiente movimenti così come un normale violinista potrebbe fare. Gli attuatori si comportano proprio come le dita umane e sono in grado di tenere premute diverse combinazioni di stringhe. Seth Goldstein ha anche creato con un software per controllare ogni aspetto del robot.

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Il VolcanoBot della NASA esplora il vulcano Kilauea delle Hawaii

La NASA non è impegnata solo in progetti al di fuori del nostro pianeta, ma svolge anche attività sulla Terra non sempre pubblicizzate. Negli ultimi mesi, il Jet Propulsion Laboratory dell’Agenzia spaziale ha sperimentato l’utilizzo di un piccolo robot, il  VolcanoBot 1, in un vulcano delle Hawaii. Il piccolo robot è stato calato in una fenditura vulcanica inattiva dove nessun essere umano sarebbe potuto mai imbattersi, acquisendo importanti informazioni utili a comprendere meglio la natura dei vulcani e su come il magma viaggia dalla viscere della Terra fino alla superficie. In realtà nel vulcano Kilauea – la cui ultima eruzione risale al 3 gennaio 1983 – saranno presenti due robot della NASA, il VolcanoBot 1, il più grande dei due calato nel vulcano nel maggio dello scorso anno (a 25 metri di profondità della crepa) e il più piccolo VolcanoBot 2, che sarà inviato a ispezionare le viscere terrestri nel corso di questo anno, presumibilmente a marzo. VolcanoBot 1 ha una lunghezza di 30 centimetri e ruote da 17 centimetri; VolcanoBot 2 è più piccolo: 25 centimetri e ruote da 12 centimetri.

La missione della NASA, oltre a fornire importanti informazioni, potrebbe essere un utile banco di prova per quando, in futuro prossimo, si deciderà di esplorare vulcani o fenditure presenti su Marte o su altri pianeti. Negli ultimi anni, i velivoli della NASA hanno inviato a Terra incredibili immagini di grotte, fenditure e bocche vulcaniche di Marte e della Luna, un giorno potrebbe essere molto interessante ispezionarle e VolcanoBot potrebbe essere il capostipite di un robot adatto proprio per una missione di questo tipo.

Snake Monster, l’incredibile robot che ricorda i movimenti di un ragno

Lo Snake Monster è il nome di un raccapricciante robot da laboratorio sviluppato presso il dipartimento di biorobotica della Carnegie Mellon University. Finanziato dal DARPA (l’ agenzia americana che si occupa dello sviluppo di nuove tecnologie per impiego militare) utilizza sei gambe robotiche, che ricordano tanto quelle di un ragno, rispondendo agli stimoli forniti dall’ambiente circostante. I suoi creatori spiegano che “gli attuatori di ogni giunto delle zampe robotiche consentono il controllo simultaneo di posizione-velocità-coppia, consentendo al robot un’andatura a zampe alternate e un’incredibile stabilità nei movimenti”. I movimenti che riesce a compiere sono incredibili e ricordano in tutto e per tutto quelli di un essere vivente. Il robot potrà essere impiegato in ambienti ostili dove il percorso da compiere per raggiungere l’obiettivo è tortuoso e non agevole.

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GhostSwimmer, lo squalo robotico della Marina militare degli Stati Uniti

Si chiama GhostSwimmer, è una sorta di drone che somiglia a uno squalo e in test presso la Marina americana. È l’ultima diavoleria sperimentale della nascente flotta del Pentagono di veicoli senza equipaggio in grado di scandagliare il fondo marino. Il GhostSwimmer, conosciuto anche come “Project Silent Nemo”, è stato progettato per ricreare i movimenti del pesce tonno, anche se somiglia a uno squalo, con tanto di pinna dorsale. Il pesce robot è lungo circa 1.50 metri e pesa 45 chilogrammi; può immergersi a profondità variabili tra 25 centimetri e quasi 100 metri. Michael Rufo, direttore della Boston Engineering Advanced System Group, sviluppatore del drone, ha dichiarato “GhostSwimmer consentirà alla Marina di avere successo in ulteriori tipi di missioni, mantenendo al sicuro la vita dei subacquei e dei marinai”. Il test del tonno robot è stato effettuato nei mari della costa di Virginia Beach, con personale che controllava GhostSwimmer attraverso l’uso di un joystick. Al momento lo squalo robotico sarà impiegato per raccogliere dati sulle maree, correnti e condizioni meteo, in futuro, potrebbe essere impiegato in missioni di ricognizione, ostili per l’uomo.

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iRobot svela il robot Roomba programmabile

“Create 2” è il robot pre-montato ispirato al Roomba – nella fattispecie alla serie 600 – messo a punto da iRobot per un pubblico di aspiranti programmatori e appassionati di robotica. Chiunque può programmare il robot “aspirapolvere” – direttamente tramite USB oppure in modalità wireless collegando il robot a un PC – e sviluppare funzioni aggiuntive come suoni, movimenti o aggiungere e programmare nuove componenti hardware. Colin Angle, amministratore delegato di iRobot, ha tenuto a sottolineare che questa versione di Roomba è stata progettate per essere un “cavallo di battaglia estremamente affidabile”, una macchina “magica” che ha la capacità di suscitare entusiasmo e creatività. Angle non ha indicato quanti soldi sono stati investiti nella progettazione e costruzione di “Create 2” ma ha dichiarato che l’azienda ha investito 250 milioni di dollari nella creazione del Roomba durante i suoi 12 anni di vita. Angle continua: “Speriamo che questo nostro dispositivo possa contribuire a far progredire l’industria della robotica, noi crediamo che per favorire l’educazione formativa, devi ispirare le persone in giovane età, incoraggiare i giovani fin da piccoli a interessarsi di robotica”. Create 2 viene fornito con una serie di compoenti da assemblare per realizzare diverse configurazione, abbondante materiale didattico ed esempi pratici (sia di montaggio, sia di programmazione) viene fornito a corredo del robot. iRobot Create 2 è disponibile per circa 200 dollari (il prezzo del Roomba si aggira, a seconda della configurazione, tra i 350 e i 700 dollari).

Google punta sulla robotica. Fa sua una delle aziende più all’avanguardia

La Boston Dynamics, azienda specializzata nello sviluppo di automi e che spesso si trova a a lavorare su progetti in ambito militare (in particolar modo con la DARPA, la divisione del dipartimento americano della difesa), è stata acquistata di Google. La Boston Dynamics è famosa per aver messo a punto Atlas, un robot umanoide all’avanguardia e Alphadog, un mulo robotico capace di camminare su superfici accidentate. Il motore di ricerca punta così sulla robotica. Ad annunciare il merge societario è stato Marc Raibert, fondatore della società che realizza il robot più veloce al mondo: “Siamo orgogliosi di entrare a  parte del team Google”, ha commentato. L’intento del colosso di Mountain View è quello di creare una vera rivoluzione nel campo della robotica, non a caso la Boston Dynamics è l’ottava azienda specializza che Google acquisisce nel corso dell’anno che sta per finire. A capo della nuova divisione di Google ci sarà Andy Rubin, il co-creatore di Android. Curiosamente anche Amazon sembra essere interessata a questo settore, qualche giorno, fa, infatti, vi abbiamo parlato del drone che l’azienda sta sviluppando per la consegna a domicilio dei pacchi.

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Cinque robot impegnati nella prima maratona per umanoidi

42,2 chilometri su una pista di 100 metri indoor a Osaka, questa è il risultato portato a termine dai alcuni robot umanoidi che hanno preso parte all’insolita maratona. “Robovie PC” della società giapponese Vstone Co. Robovie-PC, un umanoide giocattolo (40cm di altezza e 2,4Kg di peso), ha così vinto la prima maratona al mondo riservata a robot a due gambe; il robot ha battuto il suo rivale (prodotto dalla medesima azienda) per un solo secondo, dopo una competizione che ha visto gareggiare gli umanoidi per due giorni di fila. Dopo 422 giri Robovie-PC ha tagliato il traguardo in 54 ore 57 minuti e 50 secondi con una velocità media di 0,77 km all’ora.

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Le protesi che si comandano con il pensiero

Si chiama Christian Kandlbauer, è un ex meccanico austriaco che, a causa di una scossa elettrica di ben ventimila volt, ha perso l’uso degli arti superiori. Le stesse gli sono state amputate e sostituite da alcune innovative protesi meccaniche, messe a punto dall’azienda tedesca Otto Bock, che l’uomo può controllare grazie al pensiero. I nuovi arti gli hanno perfino consentito di trovare un nuovo impiego lavorativo come magazziniere e di riprendere a svolgere molte delle attività quotidiane, come, ad esempio, guidare un’automobile. Grazie a degli impulsi elettrici creati dal pensiero, si mettono in movimento determinati nervi collegati all’arto meccano-elettrico.

Dal Giappone il manichino intelligente

Si chiama Palette, è un robot manichino che presto farà la comparsa nelle vetrine dei negozi nipponici. Palette è stato realizzato dai laboratori della Flower Robotics. Grazie a opportuni algoritmi di intelligenza artificiale, è in grado di cambiare postura a seconda di alcuni parametri esterni: numero di persone che osservano il capo indossato, esigenze di mostrare determinate parti dell’indumento, etc. Tatsuya Matsui, amministratore dell’azienda che commercializzerà il prodotto ha dichiarato: “vogliamo dimostrare che i robot umanoidi sono ormai una realtà pronta per il mercato”. Il robot-manichino è composto da 16 parti mobili, presenta un’altezza pari a 185cm e può essere noleggiato al costo di circa 2.000 euro per quattro giorni di utilizzo.