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Un sito che raccoglie tutti i trucchi di Google

Google Tips è un sito che aiuta gli utenti a destreggiarsi fra gli innumerevoli servizi di Google. Basta collegarsi al portale, cliccare sull’icona di un particolare servizio e accedere così a una dettagliata descrizione di quello che l’utente potrà trovare in quella sezione. Chi visita il sito può anche filtrare i contenuti e decidere di accedere alle sole funzionalità di un particolare ambito operativo: intrattenimento, servizi di posta, servizi di geo-localizzazione e via dicendo.

Chrome Apps approda sul Mac

Google ha annunciato il rilascio Chrome Apps per Mac, utilizzabile installando il browser Chrome per Mac. Prima del lancio il medesimo servizio era integrato nel browser di Chrome e non utilizzabile separatamente. La piattaforma è stata inizialmente rilasciata nel mese di settembre per Windows e Chrome OS. Si tratta di una raccolta di app che aiutano nell’utilizzo di tutti i servizi messi a disposizione di Chrome su Mac accessibile direttamente da un launcher sulla barra delle applicazioni. Le applicazioni del Chrome Web Store possono quindi essere scaricate e rese accessibili tramite il Launcher App Chrome. Tra le App: WeVideoNext per il video editing, Smartsheet per il project management, manche giochi e diverse utility per il tempo libero e il lavoro. Le App sono progettate come pagine Web, la maggior parte delle applicazioni lavorano offline e si integrano perfettamente con il proprio desktop, con aggiornamenti automatici e notifiche push; le App sembrano in tutto e per tutto applicazioni native, con tanto di integrazione con Spotlight.

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Google pronta a lanciare il suo Nexus TV il prossimo anno

Sono diversi i rumors che vogliono Google pronta a lanciare un suo set-top box entro metà del 2014, una sorta di decoder in grado di straformare qualuneu televisione in Smart TV collegato a Internet. Si dovrebbe chiamare Nexus TV e, secondo chi ha avuto modo di dare uno sguardo al prototipo del dispositivo, dovrebbe includere una fotocamera per le videochiamate, oltre a offrire servizi di streaming video (Netflix, Hulu e YouTube). L’interfaccia potrà essere controllata direttamente dal televisore oppure tramite cellulare o tablet.

Google Street View approda a Venezia

A partire da oggi, utilizzando il servizio Google Street View, sarà possibile esplorare le calli e i canali di Venezia. Per riuscire a mappare le strade e i luoghi della città più romantica del mondo, Google si è avvalsa delle più moderne tecnologie, tra le quali il Trekker, un avanzato sistema per le acquisizione a 360 gradi delle immagini. Sono stati percorsi circa 430 chilometri a piedi e 185 chilometri in barca. Direttamente dal sito del Google Cultural Insitute, è altresì possibile esplorare le opere d’arte dei Musei Correr e del Vetro nonché della Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca ‘Pesaro. All’interno del sito i visitatori potranno anche mettere a confronto la Venezia di oggi, con i dipinti di Carpaccio e Cesare Vercellio raffiguranti i medesimi luoghi oppure catapultarsi nella Venezia del 1838. Link per approfondimenti

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Piattaforme galleggianti di Google. Svelato il mistero

Google ha finalmente svelato il segreto sull’enorme isolotto artificiale che sta costruendo nella baia di San Francisco, nella fattispecie al largo di Treasure. In molti pensavano si potesse trattare di un enorme Data Center galleggiante, magari in grado di raffreddarsi sfruttando chissà quale diavoleria in grado di sfruttare le onde o l’acqua marina. In realtà, un portavoce di Mountain View ha così spiegato la costruzione: “stiamo sperimentando l’utilizzo di una chiatta galleggiante come spazio interattivo nel quale le persone possono incontrarsi per parlare e sperimentare su nuove tecnologie”. Secondo indiscrezioni, la chiatta galleggiante sarebbe lunga 76 metri e larga 22 metri.

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Microsoft prepara gli occhiali concorrenti ai Google Glass

Dopo il successo mediatico dei Google Glass, gli occhiali hi-tech indossabili, progettati e sviluppati dal colosso dei motori di ricerca, anche Microsoft pare sia a lavoro su un prototipo di occhiali che si collegano al Web, almeno questo è quanto asserito dal Wall Street Journal. “Le aziende tecnologiche non possono permettersi di attendere oltre”, ha dichiarato l’analista Daniel Matte di Canalys. “I fornitori di dispositivi simili ai Google Glass dovranno fare i conti con la limitata potenza di elaborazione e il numero ridotto di sensori impiegabili” ha spiegato. Il mercato delle wearable technologies è destinato a crescere, tanto da toccare i 10 miliardi di dollari di fatturato nel 2016 e pare che questa volta Microsoft non voglia proprio farsi trovare impreparata, così come invece è successo con l’avvento degli smartphone prima e dei tablet dopo. Google Glass & Co, entro i prossimi anni dovrebbero vedere un utilizzo molto di nicchia, riservato a mercati specializzati: sanità e sicurezza in primis; un dato dettato anche dai costi non proprio accessibili, si parla di un prezzo di commercializzazione di circa 1500 dollari, non proprio alla portati di tutti, soprattutto in questo periodo di forte crisi economica.

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Il cordless Panasonic con Android 4.0

Panasonic KX-PRX120, una sigla che non significa nulla, ma che nasconde il primo cordless dotato di sistema operativo Android (Android 4.0 Ice Cream Sandwich per la precisione). A tutti gli effetti assomiglia a uno smartphone; è dotato di display TFT touchscreen da 3.5” (320 x 480 pixel – HVGA), fotocamera frontale da 0.3 MP e memoria espandibile tramite microSD / microSDHC. La connettività è garantita dal Wi-Fi, Bluetooth e sistema GPS. Il dispositivo permette l’accesso al Google Play Store per scaricare le App, nonché utilizzare Skype anche in videoconferenza. Sarà commercializzato a un prezzo indicativo di 260 dollari. Link per maggiori informazioni

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Apple acquisisce la startup WiFiSLAM

Le mappe di Apple in iOS 6 (iOS Maps) non hanno riscosso un grande successo, troppi bug hanno disaffezionato gli utenti, tanto che Apple ha chiesto pubblicamente scusa agli stessi. La casa di Cupertino, proprio per migliorare l’applicazione di mappe, nonché potenziarla con nuove funzionalità, nel fine settimana ha reso noto di aver acquisito la startup WiFiSLAM, fondata nel 2010 da ex-dipendenti di Google. La tecnologia messa a punto da questa azienda, così come si legge in un post che campeggia nella pagina web aziendale, permette allo smartphone di “individuare la sua posizione (e la posizione di altri possessore di smartphone dotati della medesima funzionalità) in tempo reale con un precisione di 2,5 metri, combinando i diversi segnali WiFi ambientali nonché quelli installati in edifici e abitazioni”. Secondo il Wall Street Journal, l’acquisizione sarebbe costa ad Apple circa 20 milioni di dollari.

Google potrebbe pagare 1 miliardo di dollari ad Apple per essere il motore di ricerca di default su iOS

Il prossimo anno Google potrebbe dover pagare una quantità enorme di denaro ad Apple per continuare a essere il motore di ricerca predefinito sui dispositivi Apple iOS. Secondo TechCrunch, BigG potrebbe addirittura arrivare a sganciare ben 1 miliardo di dollari, almeno questo è quanto immagina Scott Devitt, analista di Morgan Stanley. Una cifra che salirebbe proporzionalmente al numero di dispositivi iPhone e iPad venduti. Sempre secondo TechCrunch, Apple avrebbe ricevuto offerte da Microsoft per avere il suo motore di ricerca Bing in iOS, già motore di default negli smartphone Nokia e BlackBerry. Se Bing approdasse su iOS per Microsoft sarebbe davvero un bel colpo.

Google offre oltre 2 milioni di euro a chi cracka Chrome OS

Google, nell’edizione Pwnium di quest’anno, che si terrà il prossimo marzo a Vancouver , metterà a disposizione oltre 2 milioni di dollari a chiunque sarà in grado di hackerare il sistema operativo Chrome. Una cifra che non sarà destinata a una sola persona, ma che sarà divisa fra tutti coloro che riusciranno a scovare una falla nella sicurezza. Il bug dovrà essere scovato esclusivamente su un Chromebook Samsung 550 che utilizza una connessione WiFi. Per Google si tratta essenzialmente di un modo economico (anche se non lo si direbbe) di aver un super test di sicurezza per il suo sistema operativo.

Kodak vende brevetti per 525 milioni di dollari

Kodak, per cercare di rilanciare la società, prossima al fallimento ha venduto poco più di 500 milioni di dollari in brevetti alla Intellectual Ventures e RPX Corporation, società che vedono tra i loro clienti – almeno a secondo la Reuters – Apple (Intellectual Ventures) e Google (RPX Corporation). “La monetizzazione grazie alla vendita dei brevetti è un altro importante traguardo verso la nascita di una nuova società successo”, ha dichiarato Antonio M. Perez, Presidente e Amministratore Delegato di Kodak. “Nel corso delle ultime settimane abbiamo portato a termine una serie di importanti operazioni, ci prepariamo a emergere come una società solida e sostenibile. Con questa operazione, Kodak potrà rimborsare un importo sostanziale in prestiti, condizione che ci permetterà di accedere a nuovi finanziamenti e fare in modo che la nostra attività commerciale possa di nuovo volgere a una crescita di successo” ha concluso Perez.

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Google pronta a lanciare un Chromebook touchscreen?

Secondo alcuni autorevoli rumors, Google sarebbe pronta per commercializzare un Chromebook a marchio Google, a differenza dei modelli già commercializzati, il nuovo dispositivo dovrebbe essere dotato di touchscreen. Le spedizioni potrebbero iniziare già alla fine del 2012. Secondo il rapporto, il Chromebook di Google probabilmente aumenterà di prezzo, almeno di $100 dollari, aumento giustificato dall’integrazione della nuova avanzata tecnologia. Se la notizia sarà confermata, potrebbe anche dimostrare che Google ritiene importante e significativo il mercato dei notebook touch screen, tendenza già avviata da Microsoft con la presentazione di Windows 8 e Surface.

Google Maps per iOS 6 quasi pronto per la pubblicazione su App Store

Apple per il suo iOS 6 aveva rinunciato al supporto delle mappe di Google, sposando una sua tecnologia proprietaria che però si è rivelata un vero flop, tanto da far muovere il CEO dell’azienda di Cupertino, Tim Cook, a scusarsi pubblicamente per l’accaduto. Google, approfittando della debacle ha così iniziato subito lo sviluppo di una sua applicazione di mappe per iOS 6. Il Wall Street Journal riporta, attraverso fonti anonime, che Google è vicino a completare l’app che sottoporrà all’approvazione di Apple. Second il rapporto, l’applicazione, attesa da molti, aggiungerà il supporto alla navigazione turn-by-turn, già attiva nella versione Android del software.

 

Google Chromebook di Acer in vendita a soli 199 dollari

Il mese scorso, Google ha annunciato un notebook della gamma Chromebook, realizzato da Samsung e commercializzato a 249 dollari. Oggi, la società ha promosso un altro notebook, questa volta realizzato da Acer, un dispositivo che abbatte notevolmente i costi. Il nuovo Acer Chromebook C7, infatti, sarà commercializzato all’incredibile prezzo di soli 199 dollari. La vendita in America prenderà il via oggi tramite Google Play e Best Buy. Il notebook, ovviamente equipaggiato con il sistema operativo Chrome OS, pesa 3Kg, offre un display da 11.6″ e ospita un disco rigido da 320GB. Le porte di comunicazione sono tre di tipo USB 2.0 e una HDMI. Secondo Google, l’Acer C7 a batteria pienamente carica  permetterà un utilizzo continuo di 3,5 ore.

 

Buon quinto compleanno Android

Esattamente cinque anni fa Google, insieme ad altre aziende, tra le quali T-Mobile, HTC, Qualcomm e Motorola ha ufficialmente annunciato lo sviluppo del nuovo sistema operativo Android. Oggi sono tantissimi gli sviluppatori hardware che hanno deciso di sposare la tecnologia Google per i loro smartphone e tablet; una recente ricerca rivela che su quattro smartphone spediti in tutto il mondo, nel terzo trimestre del 2012, tre di questi montavano all’interno una versione di Android.

 

Google annuncia un Chromebook da $249

Google ha annunciato un nuovo Chromebook che sarà disponibile in America a partire dal prossimo lunedì. Il prezzo del computer portatile è di appena $249. Il computer fan-less equipaggiato con processore ARM (Exynos 5) è stato realizzato da Samsung ed è dotato di uno schermo da 11.6″ con una batteria che garantisce un’autonomia di 6.5 ore. Il tempo di boot è di appena 10 secondi. Acquistandolo si avrà anche diritto a 100GB di storage tramite Google Drive per due anni. Una caratteristica interessante che viene fornita insieme al Chromebook è data da 12 pass gratuiti Gogo Inflight. In questo modo ci si potrà connetter gratuitamente al web quando si vola su un aereo dotato di WiFi GoGo in volo Wifi.

Google Maps per iPhone e iPad disponibile tra pochi mesi

Per gli utenti iOS6 che odiano le criticatissime nuove mappe introdotte da Apple, Google ha pronta un’app che consentirà loro di sfruttare le potenzialità di Google Maps. Il rilascio dell’app dovrebbe avvenire entro un paio di mesi e dovrebbe integrare tutte le novità introdotte da Apple nel suo software: visuale 3D in primis. Prima dell’avvento di iOS 6, Google Maps è stata l’applicazione principale di mappe su iPhone e iPad, ma all’inizio di quest’anno, Apple ha annunciato che stava per lanciare la sua applicazione di mappe per i dispositivi iOS, eliminando dal suo sistema operativo mobile l’applicazione targata Google.

Google acquisisce l’azienda che sviluppa l’app Snapseed. Lanciata la sfida a Instagram?

Google ha oggi acquisito la Nik Software, azienda che sviluppa l’App per iOS e OS X , Snapseed. In un post sul blog della Nik Software appare scritto: “Siamo lieti di annunciare che Google ha acquisito la nostra azienda. Per quasi 17 anni abbiamo lavorato per sviluppare strumenti all’avanguardia nell’editing delle immagini digitali. Abbiamo sempre aspirato a condividere la nostra passione per la fotografia con tutti, e con il supporto di Google speriamo di essere in grado di aiutare milioni di persone…’. Il team di sviluppo si trasferirà al quartier generale di Google a Mountain View. Il passo di Google sembra chiaro: dare battaglia alla rivale Instagram, che sebbene meno dotata rispetto a Snapseed, vanta un parco di installazioni molto più alto. Fonte

Android e iOS. La ‘guerra’ è ancora aperta

Ormai è guerra aperta, da una parte Apple con il suo iPhone, giunto alla sua quinta uscita, dall’altra una marea di dispositivi Android, che hanno trovato nel SO di casa Google un valido alleato che ha permesso loro di lanciare il guanto di sfida al colosso di Cupertino, dargli poi battaglia e arrivare a oggi a superarla in fatto di vendita. Le grandi major, Samsung in primis, hanno fatto di Android il cavallo di battaglia dei loro smartphone di punta; è proprio di qualche giorno fa l’annuncio della casa coreana di un prossimo update (rilascio previsto il prossimo ottobre) ad Android Jelly Bean (ultima versione disponibile del sistema operativo mobile) per il suo Samsung Galaxy S3
A beneficiarsi di Android non sono stati solo i grandi costruttori di smartphone, ma anche gli sviluppatori e gli utenti finali. I developer hanno subito trovato terreno fertile per promuovere le loro App nell’Android Market, dando nel contempo agli utenti finali un parco applicazioni che non ha nulla da invidiare a quanto proposto da Apple nel suo – dobbiamo riconoscerlo – gettonatissimo App Store. Non solo app a pagamento, il market di Google & Co alla stregua di quello promosso da Apple propone tantissime app Android gratis.
Insomma, il mercato degli smartphone e delle App sembra in grande spolvero, tanto che anche Microsoft ha deciso di buttarcisi a capofitto, alleandosi con Nokia per promuovere smartphone in grado di ospitare il suo Windows Phone, tra poco disponibile nella sua ultima release 8.0, fornendo un Market Place che l’azienda di Redmond promette di rendere tanto appetibile quanto quello messo su da Apple e Google.