Lorem ipsum is simply dummy text here.
creare spartiti musicali
Un’applicazione gratuita per creare spartiti musicali

Se sei un appassionato di musica e ti diletti a creare brani inediti, troverai Musescore un’applicazione praticamente indispensabile per creare spartiti musicali.

Il software opensource, utilizzato da scuole, conservatori, cori e orchestre, consente la creazione di una partitura, l’editing e la stampa di spartiti musicali. Le note possono essere inserite sul pentagramma utilizzando la tastiera, il mouse o una tastiera MIDI; all’interno dell’applicazione anche un sequencer e un sintetizzatore per riprodurre gli spartiti, oltre alla possibilità di salvare, esportare e importare partiture in un gran numero di formati. Grazie a questo programma, completamente gratuito senza nessuna limitazione, scrivere musica per pianoforte, chitarra o orchestra diventa estremamente semplice e, qualora avessimo qualche incertezza, potremmo sempre farci assistere dai wizard o dai tutorial online (scritti dagli utenti della numerosa community).

Ottima la possibilità di aggiungere funzionalità sfruttando i molti plug-in disponibili. L’applicazione per creare spartiti musicali è disponibile per ambienti Windows, Mac e Linux e permette anche il trasferimento da e verso altri programmi tramite MusicXML, MIDI etc. Link per il download

AirPod 2
Apple presenta i nuovi AirPods 2. Ricarica wireless e supporto per Siri

Apple, a distanza di due anni, ha oggi presentato la seconda generazione delle sue cuffiette AirPods, ordinabili fin da subito con consegna il 26-28 marzo. Gli auricolari AirPods 2 presentano una serie di aggiornamenti, alcuni dei quali vi avevamo già parlato e alcune nuove interessanti funzionalità.

Alimentati dal chip H1 di Apple, progettato appositamente per le cuffie hitech di Cupertino, i nuovi auricolari offrono tempi di connessione più veloci, maggiore autonomia nella conversazione (Apple dichiara il 50 per cento di durata in più della batteria rispetto ai primi modelli) e il supporto per “Hey Siri”, così da controllarli a mani libere; si potrà impartire qualunque comando per effettuare o ricevere chiamate, così come avviare una qualunque app presente sull’iPhone.

Oltre alla custodia di ricarica standard (in vendita a 179 euro), i nuovi AirPods 2 sono disponibili anche con la custodia di ricarica wireless (229 euro) compatibile con lo standard QI e acquistabile anche separatamente al prezzo di 89 euro. In entrambe le versioni le custodie ora integrano un indicatore esterno che dà indicazioni istantanee sulla percentuale di ricarica o di carica. Gli AirPods saranno disponibili negozi Apple a partire dalla prossima settimana.

iphone 11
L’iPhone 11 per sbloccarsi potrebbe scansionare le vene del tuo volto

L’iPhone 11, XI o come si chiamerà il prossimo dispositivo di Apple poterebbe sbloccarsi impiegando una tecnologia all’avanguardia che affiancherebbe la già esistente Face ID, un po’ come già preannunciato da LG con il suo LG G8 ThinQ che sarà commercializzato nel corso dell’anno.

Il brevetto, depositato nel mese di febbraio 2018 – poco prima dell’uscita di iPhone XS – , mostra una fotocamera frontale su un dispositivo che scansiona le vene e i vasi sanguigni del volto di un utente, una feature battezzata ‘imaging subepidermal’. Stando al brevetto, la fotocamera scansionerebbe il viso, probabilmente impiegando gli infrarossi, mentre il processore del dispositivo calcolerebbe le informazioni recuperate confrontandole con dati statistici e modelli matematici. L’impiego della nuova tecnologia è dovuto al fatto che alcuni smartphone, come il Samsung Galaxy S10, possono essere “ingannati” adoperando maschere o fotografie in grado di emulare il volto dell’utente. L’imaging subepidermico rimuove questo rischio.

Dal brevetto si deduce anche qualcosa sulla sua fotocamera che potrebbe equipaggiare l’iPhone 11, che, oltre al sensore principale, sarebbe dotata di illuminatore flood e laser speckle. Ad equipaggiare iPhone XI, quasi sicuramente iOS 13 con tutte le sue novità.

Alzheimer
Alzheimer. Bassi livelli di specifiche proteine nell’occhio predicono malattia

Un nuovo studio, pubblicato sul magazine scientifico Journal of Alzheimer’s Disease, ha accertato come bassi livelli di proteine ??beta-amiloide e tau nel liquido oculare possono rappresentare biomarcatori del morbo di Alzheimer; le proteine, quindi, potrebbero essere una potenziale fonte di test, accessibile ed economica, per predire la futura insorgenza della malattia.

Lo studio compiuto da un team di ricercatori del Boston Medical Center, è il primo a collegare i biomarcatori di proteine nell’occhio allo stato mentale. La diagnosi e l’avvio del trattamento per l’Alzheimer prima dell’inizio dei sintomi è la chiave per la gestione della malattia; alla comparsa dei sintomi purtroppo è spesso troppo tardi perché i trattamenti attuali possano portare benefici significativi. Il deposito delle suddette proteine nel cervello inizia molti anni prima dei sintomi della malattia, ecco perché individuarle può predire la malattia e consentire un intervento volta a contrastarlo con largo anticipo.

In questo studio, i ricercatori hanno utilizzato campioni di liquido oculare prelevato da 80 pazienti rivelando come bassi livelli delle proteine beta-amiloide e tau sono risultati significativamente associati a punteggi cognitivi più bassi tra i pazienti.

“Questi risultati potrebbero aiutarci a costruire un test accessibile e minimamente invasivo per determinare il rischio di insorgenza dell’Alzheimer, in particolare tra i pazienti con malattie oculari” ha affermato Lauren Wright, primo autore dello studio. “Abbiamo notato che alcuni dei partecipanti con bassi livelli di biomarcatori proteici nel loro liquido oculare avevano già segni di lieve o moderata demenza” continua Wright.
Un altro autore dello studio, Manju Subramanian, sempre del Boston Medical Center, ha altresì precisato come “questo è un grande passo nella scoperta del potenziale ruolo dell’occhio nella diagnosi della malattia… sono necessari ulteriori studi per confrontare i biomarcatori proteici nell’occhio con test neurologici più approfonditi”. Occhi e Alzheimer è un tema non nuovo alla scienza, in precedenza altri studi hanno ad esempio lavorato su come identificare la patologia con l’esame della retina.

firefox 66
Firefox 66. Disattivato il play automatico di video e audio e inserito il supporto per Windows Hello

Mozilla ha rilasciato la nuova release del suo browser Firefox 66. In questo aggiornamento l’azienda si è focalizzata sull’ottimizzazione del browser al fine di rendere la navigazione “meno fastidiosa”. Una delle novità introdotte è la possibilità di impedire ai siti Web di riprodurre automaticamente suoni – funzionalità già introdotta in Google Chrome – , così come la ricerca all’interno del browser che ora risulta più facile e veloce.

Con la banda larga sempre più disponibile da parte degli utenti, molti siti Web hanno incentivato, e di molto, l’utilizzo dei video a riproduzione automatica, spesso si tratta di video non pertinenti il contenuto della pagina e con riproduzione dell’audio automatica. Con Firefox 66, i video con riproduzione automatica saranno automaticamente bloccati dal browser, mentre i video con audio disattivato potranno essere riprodotti senza problemi. Puoi consentire la riproduzione automatica su singoli siti web premendo il pulsante delle informazioni nella barra degli indirizzi e selezionando “Consenti” nel menu “Riproduzione audio”.

Puoi disattivare il play automatico dell’audio scegliendo dal menu Preferenze->Privacy e sicurezza->Impedisci ai siti web di riprodurre automaticamente audio. Con la nuova funzione di ricerca più facile e veloce, quando si presentano molte schede aperte, verrà visualizzata una freccia che, se premuta, permetterà di aprire una casella per effettuare ricerche all’interno di tutte le schede aperte. Una barra di ricerca è altresì stata aggiunta nella sezione dedicata alla navigazione privata.

Un’altra funzione utile introdotta con Firefox 66 riguarda l’introduzione di una feature che elimina il fastidioso scorrimento del contenuto delle pagine web quando nuovi video o immagini vengono caricate.
Altre novità riguardano le prestazioni in generale, nettamente migliorate, il supporto per Windows Hello (introdotto con Windows 10) e, nella versione per macOS, il supporta per la Touch Bar dei MacBook. Windows Hello consente di accedere a Windows e alle app predisposte utilizzando la fotocamera per riconoscere il volto o tramite il lettore di impronte digitali, in Firefox 66 Hello potrà essere impiegato per accedere ai siti web utilizzando i dati biometrici. Fonte e approfondimenti