Curiosity scatta foto di funghi marziani?
L’immagine mostrata nella foto di apertura, scattata dal rover Curiosity su Marte, mostra come la superficie marziana non sia sterile. Infatti, secondo alcuni ricercatori le strane forme sarebbero dei funghi marziani. Le affermazioni non sono state né confermate né smentite dalla NASA, certo è che se la scoperta fosse confermata, probabilmente aprirebbe una nuova importante breccia sulla conoscenza della vita al di fuori della Terra. Regina Dass, del Dipartimento di Microbiologia presso la Facoltà di Scienze della Vita in India, e coautore dello studio (pubblicato su Journal of Astrobiology and Space Science Reviews), ha dichiarato: “Non ci sono forze geologiche o altre forze abiogeniche sulla Terra che possono produrre strutture sedimentarie – a centinaia – che hanno forme di funghi, steli, gambi e quelle che sembrano essere spore sulla superficie circostante”. I “funghi marziani”, quindici esemplari fotografati dal rover, sono sbucati fuori dal terreno in appena tre giorni. Il rapporto cita alcuni studi precedenti che dimostrano come diversi batteri, alghe, funghi e licheni, possono sopravvivere in un ambiente simile a quello marziano. Rimane sconosciuto il motivo per cui la vita possa essere germogliata su Marte, ma è possibile che le condizioni per ospitare la vita siano più favorevoli nel sottosuolo che sulla superficie. Secondo altri scienziati, i funghi marziani in realtà sono esemplari di ematite, una forma di ossido di ferro.
Nel 2020, l’ESA collaborerà con l’agenzia spaziale russa Roscosmos per lanciare il rover ExoMars con l’obiettivo di cercare forme di vita sulla superficie di Marte.