Lorem ipsum is simply dummy text here.
android q
Android Q. A giorni la prima Developer Preview. Possibile beta pubblica per tanti smartphone oltre il Pixel

Lo scorso anno Google aveva allargato il suo programma Beta delle nuove versioni Android a sette dispositivi, oggi il programma potrebbe essere esteso a diversi altri device e beneficiarne potrebbe essere proprio la prossima release di Android Q, almeno questo è quanto dichiarato da Iliyan Malchev, membro del team di sviluppo di Android. La notizia è stata divulgata nel corso del podcast Android Developers Backstage. Malchev non ha tuttavia lasciato trapelare nulla sui modelli che supporteranno la beta, l’ufficialità potrebbe essere data in occasione del Google I/O 2019, evento dedicato agli sviluppatori che si terrà a partire dal 7 maggio.

A giorni è attesa la prima Developer Preview di Android Q testabile dai possessori di smartphone Pixel. Il programma Beta di Android P l’anno scorso, come già detto, fu reso disponibile a sette dispositivi non della serie Pixel: Essential PH-1, Nokia 7 Plus, OnePlus 6, OPPO R15 Pro, Sony Xperia XZ2, Vivo X21 e Xiaomi Mi MIX 2S.

Ma cosa ci riserverà Android Q? Una delle novità più importanti potrebbe riguardare l’implementazione a livello di sistema del tema scuro, o notturno; altra novità interessante potrebbe essere il cambio delle schermate inerenti i permessi delle app, con una consultazione più rapida e dotata di filtro. Nel menu Accessibilità potrebbe trovare posto un nuovo pulsante tra i “quick settings” che consente di disabilitare tutte le connettività in un sol colpo, compresi i sensori di movimento; nuove opzioni anche per gestire lo sblocco in funzione dei dispositivi collegati, un file manager integrato più performante e un’impostazione per registrare il display.

Voci non confermate parlano anche di un sensibile miglioramento all’attuale sistema multi-window (permetterebbe a entrambe le applicazioni in esecuzione di continuare a lavorare senza stopparsi, attualmente le app si bloccano dando priorità all’app in primo piano utilizzata dall’utente) e all’implementazione al supporto ad ANGLE (Almost Native Graphics Layer Engine) per lo sviluppo di giochi 2D. Per chi non lo conoscesse, ANGLE, promette di semplificare il passaggio da OpenGL a Vulkan consentendo a diversi sviluppatori di convertire agevolmente i propri lavori adattandoli alle librerie grafiche più moderne.

In aggiunta, Google ha formalmente ufficializzato, in sordina, il programma bug tracker per Android Q. Ad accorgersi della cosa Mishaal Rahman di XDA Developers. È possibile accedere al programma da questo link. Il filtro sulla data di inizio del programma (11 marzo 2019) lascia intendere che il beta test del nuovo sistema operativo potrebbe iniziare ufficialmente proprio l’11 marzo.

visore ar apple
Il visore AR Apple per la realtà aumentata arriverà nel 2020

Secondo Ming Chi Kuo, ex analista di KGI Securities ed esperto del mondo Apple – finora tutte le sue previsioni si sono sempre azzeccate – il visore per la realtà aumentata made in Cupertino sarà commercializzato a partire dal 2020 con la produzione dei rivoluzionari occhiali Apple che potrebbe avviarsi già nell’ultimo trimestre di questo anno.

Un modus operandi non nuovo ad Apple che, pur di non incorrere in mancanza di scorte, preferisce avviare la produzione con largo anticipo. Il visore Apple dovrebbe sfruttare le librerie AR già impiegate su iPhone e iPad, fornendo quindi agli sviluppatori un ambiente di sviluppo già ben consolidato con lo know-how necessario per proporre fin da subito app e giochi in grado di sfruttare appieno le capacità del dispositivo. Secondo l’analista Kuo, il visore AR Apple si differenziare da Oculus e altri device simili, non integrando processori di calcolo, né sistemi integrati riconducibili a uno smartphone, il visore semplicemente si interfaccerà in modalità wireless ad iPhone e ne sfrutterà tutte le capacità di calcolo; se così dovesse essere c’è da ipotizzare un prodotto estremamente leggero e pratico, in pieno stile Apple d’altronde. Kuo negli ultimi anni ha svelato in anteprima tante novità di prodotti Apple che poi l’azienda ha puntualmente commercializzato nei tempi indicati dall’analista.

A proposito di realtà aumentata, al fine di capire quanto Apple sia interessata a questo mercato, è opportuno ricordare come lo scorso agosto l’azienda fondata da Steve Jobs acquisì Akonia Holographics, azienda specializzata nel tipo di display a “guida d’onda”, gli stessi utilizzati negli occhiali per la realtà aumentata.
Akonia Holographics, fondata nel 2012, ha sviluppato soluzioni olografiche depositando oltre 200 brevetti, una vera manna dal cielo che ora Apple ha direttamente ereditato.

Whatsapp
WhatsApp ban per chi usa app alternative come WhatsApp Plus o GB WhatsApp

Usi app Android alternative a WhatsApp? Potresti essere temporaneamente bannato, almeno per ventiquattro ore. Questo è quanto comunicato da un post sul blog ufficiale della società. Il problema nasce per gli utenti Android che sono abilitati a installare client alternativi dell’app di messaggistica più utilizzata al mondo, app come GB WhatsApp o WhatsApp Plus, ad esempio; applicazioni modificate che aggiungono a WhatsApp funzioni come l’auto-risposta, nuovi temi etc. Secondo WhatsApp, utilizzare app non ufficiali mette a rischio la sicurezza del device, violando, tra l’altro, le direttive della compagnia.

Se sei stato bannato è la stessa azienda che ti suggerisce come muoverti per ripristinare le normali funzonalità: “Se hai ricevuto un messaggio che ti avvisa sul fatto che il tuo account è stato temporaneamente sospeso, significa che probabilmente stai utilizzando una release non supportata di WhatsApp. Se così dovesse essere sarà necessario installare l’app ufficiale per continuare a usare WhatsApp”. Nel post ufficiale l’azienda di spiega anche come importare le chat dalle “app moddate” alla release ufficiale dell’applicazione.