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Intel Compute Stick. Il PC con Windows 8.1 che sta nel palmo di una mano

In occasione del CES 2015 di Las Vegas, Intel ha mostrato una sorta di penna HDMI capace di contenere all’interno l’hardware per far funzionare un PC con sistema operativo Windows 8.1, l’Intel® Compute Stick. Il costo del dispositivo è irrisorio, appena $149.99; in uno spazio compatto, tanto ristretto da stare comodamente nel taschino di una camicia, Intel ha riposto un processore Intel Atom Bay Trail, 32 GB di memoria eMMC, 2 GB di RAM, Bluetooth 4.0, connettività wireless 802.11 b/g/n, Micro SD per incrementare lo spazio di storage, porta Micro USB per l’alimentazione del mini computer e porta di collegamento a televisore o display dotato di HDMI 1.4a. Basterà quindi “collegare” al dispositivo una tastiera e un mouse Bluetooth per avere un sistema capace di far girare quasi tutte le normali applicazioni disponibili per un classico computer desktop. Per chi non fosse interessato alla soluzione con pre-montato Windows 8.1, l’Intel Compute Stick sarà disponibile – al prezzo di $89 – in una versione della chiavetta con Linux Ubuntu; a differenza dell’hardware con pre-montato Windows 8.1 questa versione offrirà solo 1 GB di RAM e 8GB di storage. Le due versioni saranno commercializzate a partire da marzo 2015. Link alla pagina ufficiale del prodotto

ACAT, il nuovo sistema opensource che fa parlare Stephen Hawking

Stephen Hawking e Intel hanno collaborato per diversi anni nel mettere a punto un nuovo sistema di comunicazione per chi soffre di malattie che compromettono gravemente la funzione motoria e che permetta agevolmente di “dialogare” con gli altri utilizzando un computer in grado di riconoscere e convertire in testo/parole i pochi gesti che persone affette da questo problema posso svolgere; ad esempio, ACAT è in grado di captare il battito della palpebra, il movimento del sopracciglio, o altri micro input utente, e tramutare il gesto in parole o azioni da compiere al computer. Hawking il fisico, matematico, fra i più importanti e conosciuti del mondo, noto soprattutto per i suoi studi sui buchi neri e l’origine dell’universo, da tantissimi anni è affetto da una malattia motoria che lo condanna all’immobilità quasi completa. Il nuovo sistema, denominato ACAT (Assistive Context Aware Toolkit), gratuito e open source, è circa 10 volte più veloce di quello utilizzato per oltre 20 anni dallo stesso Hawking. Il progetto ACAT è stato realizzato avvalendosi anche del supporto del team di SwiftKey, azienda nota per l’evoluta tastiera predittiva per sistemi iOS e Android. I tecnici di SwifKey hanno messo a punto un “modello di linguaggio” personale per il professor Hawking, basandosi sui suoi lavori, tra cui testi finora mai resi pubblici. Oltre 3 milioni di persone nel mondo sono colpiti da quadriplegia, si spera che il nuovo sistema ACAT, che ripetiamo, sposa la modalità di sviluppo open-source, possa essere sposato da ricercatori di tutti il mondo per essere potenziato e così diventare punto di riferimento per tutte le persone affette da patologie che privano la persone delle classiche funzioni motorie. Hawking ha così commentato: grazie al nuovo sistema “sono ora in grado di dare lezioni, scrivere articoli e libri e parlare molto più velocemente. Questo nuovo sistema ha cambiato la mia vita e spero che mi possa tornare utile per i prossimi 20 anni”.

Acer abbandona Thunderbolt a favore dello standard USB 3.0

L’Ultrabook Acer Aspire S5 è stato uno dei primi PC Windows a integrare una porta Thunderbolt, antagonista di USB 3.0 sviluppata da Intel. È di questi giorni la notizia che Acer ha deciso di supportare Thunderbolt nei suoi prodotti Windows a favore di USB 3.0. Secondo uno dei portavoce dell’azienda, la scelta è sostanzialmente dovuta a un problema di costi. USB 3.0, “è meno costoso, offre larghezza di banda comparabile, ricarica per dispositivi quali telefoni cellulari e altri dispositivi mobili e ha una grande base installata di periferiche e accessori”. Thunderbolt permette trasferimenti dati a una velocità fino a 10 Gigabit al secondo, rispetto alla velocità di 5 Gigabit al secondo per USB 3.0. Nonostante la presa di posizione di Acer, Intel ha pubblicamente dichiarato che l’adozione della tecnologia su PC Windows in realtà è in aumento. Jason Ziller, Director of Thunderbolt Planning/Marketing ha dichiarato, “Ci sono più di una dozzina aziende che utilizzano processori Intel che hanno sposato la tecnologia Thunderbolt, tra cui da Lenovo, Dell, Asus etc, altri lo faranno durante il corso dell’anno; si tratta di una tecnologia che trova posto su sistemi di un livello alto, non è mirata per essere installata su sistemi di fascia media”. Già a partire da quest’anno Intel promuoverà lo standard Thunderbolt 2, che offre una velocità di trasferimento dati fino a 20 Gigabit al secondo. Nel frattempo l’USB 3.0 Promoter Group ha annunciato piani per una versione “SuperSpeed” di USB 3.0, che aumenterà il trasferimento dati di fino a 10 Gigabit al secondo.

3DMark rilasciato per i dispositivi Android

Futuremark azienda nota per la commercializzazione di software di benchmark per PC, il più famoso è 3DMark per Windows 8, 7 e PC basati su Vista, ha ieri annunciato una versione del suo tool per smartphone e tablet basati su Android. Il rilascio gratuito su Google Play è compatibile con oltre 1000 dispositivi Android. Per sviluppare il tool Futuremark ha lavorato a stretto contatto con diverse aziende produttrici d’hardware che sfruttano il sistema operativo Android, tra queste: Broadcom, Imagination Technologies, Intel, NVIDIA e Qualcomm. Il software dispone di due test di benchmark specifici: “Ice Storm” e “Ice Storm Extreme” sviluppato per essere eseguito su di fascia più alta smartphone Android e tablet con risoluzione 1080p, con texture di qualità superiore ed effetti di post-elaborazione.

Apple potrebbe abbandonare i chip Intel per i suoi Mac

Da diversi rumors si apprende che Apple potrebbe presto decidere di abbandonare i processori Intel (attualmente installati su tutti i suoi PC desktop e portatili) e sostituirli con i potenti processori che attualmente equipaggiano iPad e iPhone, processori, tra l’altro, sviluppati dalla stessa azienda di Cupertino. Secondo Bloomberg, tre fonti anonime all’interno di Apple hanno confermato che la società sta cercando il modo per rimuovere i processori Intel. Unificando i processori con tutta la sua linea di prodotti, consentirebbe ad Apple di facilitare lo sviluppo di una piattaforma unica, un po’ come Microsoft sta facendo con la sua linea di PC desktop, console da gioco e dispositivi mobili. La società, inoltre, non crede che Intel stia facendo molto per mettere a punto processori in grado di consumare poco, prerogativa fondamentale per dispositivi sempre più sottili e che devono garantire all’utenza una più elevata durata della batteria.

Tablet Intel con Windows 8 nei negozi a partire dal prossimo mese di novembre

Non è ancora del tutto chiaro quando Microsoft rilascerà ufficialmente Windows 8, ma tutto lascia presagire che ciò dovrebbe accadere il prossimo mese di ottobre. Per novembre, invece, Intel dovrebbe commercializzare il suo primo tablet equipaggiato proprio con il nuovo sistema operativo Microsoft. Come processore la società di Santa Clara dovrebbe utilizzare il nuovo processore Atom Trail Clover, la stessa fonte afferma che non ci saranno “più di una dozzina” di modelli di tablet commercializzati, alcuni ibridi e convertibili simili al Lenovo IdeaPad Yoga.

Rumors: Intel pronta a lanciare un servizio di TV via Internet?

Intel potrebbe tentare di promuovere un nuovo servizio far fruire la TV tramite connessione Internet. A rivelarlo il Wall Street Journal, che cita alcune fonti anonime.
Secondo il piano, Intel avrebbe già pronto un un proprio set-top box per sfruttare il nuovo servizio online. L’articolo sostiene che Intel vorrebbe presentare il nuovo servizio entro la fine dell’anno in corso.

Release pre-beta di Windows 8 pronta per girare su processori ARM

Fonti vicine a Microsoft hanno riferito che la codifica di una versione stabile di Windows 8 per i dispositivi equipaggiati con processore ARM, tra i quali device prodotti da Nvidia, Qualcomm e TI, è pronta per avviarsi in una fase di pre-beta. Vedere girare  Windows su processori ARM è una  vera rivoluzione, una sfida al colosso Intel, soprattuto per i prezzi, nettamente più bassi rispetto a dispositivi equipaggiati con processore X86. Da parte sua Intel ha avviato una campagna marketing volta a screditare l’impiego di Microsoft Windows 8 su dispositivi ARM, sostenendo la mancanza di sostegno ad applicazione legacy per tali dispositivi. Secondo gli analisti della Nomura Equity Research, i dispositivi ARM powered faranno breccia nel mercato a partire dal 2013, ed entro il 2015 cattureranno il 17% della quota di mercato. Una forte vendita in tal senso si pensa possa registrarsi in in Paesi in via di sviluppo, che potranno acquistare hardware a basso costo.

Thunderbolt finalmente sui PC a partire da aprile 2012?

Secondo quanto riportato da Digitimes, informazioni raccolte da fonti anonime, parlano di una possibile implementazione della tecnologia Thunderbolt, finora appannaggio dei soli utenti Mac, anche sulle piattaforme PC. Secondo le fonti, Intel sarebbe quindi pronta a fornire la tecnologia proprietaria a produttori come Sony e Asus, in lista anche le schede madri by Gigabyte. Thunderbolt è stato annunciato a febbraio scorso e consente trasferimenti di dati a velocità fino a 10 gigabit al secondo. Attualmente la tecnologia è stata esclusivamente impiegata sui sistemi made by Apple. Si tratta di una tecnologia che si contrappone a USB 3.0 (che offre però “solo” 5gb/sec come velocità di trasferimento dati).

HP utilizzerà processori ARM per alcuni nuovi progetti di server

HP, il numero uno al mondo produttore di server, ha annunciato il Moonshot Project, una nuova concezione che adopererà nella costruzioni di server e in grado di ridurre i costi di gestione, nonché il consumo energetico. La cosa più interessante del progetto Moonshot è data dal fatto che, almeno in un primo momento, i server utilizzeranno processori ARM Cortex, proggettati e sviluppati da Calxeda. E così, la prima volta, i processori ARM saranno utilizzati all’interno di una macchina server HP. Secondo il comunicato stampa, i primi server basati su ARM saranno disponibili a partire dal 2012 attraverso il programma HP Redstone. Chip basati su ARM sono già utilizzati in milioni di smartphone e tablet e presto potrebbero anche essere impiegati su PC desktop e notebook, soprattutto ora che Microsoft ha in programma di offrire una versione di Windows 8 specifica per processori ARM. Tutto questo potrebbe causare a Intel e AMD un vero danno alle loro quote di mercato. Fonte

Apple starebbe pensando di integrare USB 3.0 nei suoi prossimi Mac

Lo standard USB 3.0, la nuova tecnologia di connettività ultra-veloce, è sempre più supportata da un numero crescente di periferiche, come hard disk esterni o chiavette USB. La nuova tecnologia sta diventando molto popolare, tanto che diversi produttori di schede madri già la adoperano, anche su modelli di fascia media. Al momento, l’unica grande casa che ancora non sembra aver sposato il nuovo standard, è Apple, il terzo più grande produttore di computer negli Stati Uniti, che ha invece investito sulla tecnologia Thunderbolt, sfruttando quanto di buono fatto da Intel che aveva da tempo lavorato sul nuovo standard (nome in codice LightPeak). Thunderbolt permette di avere una trasmissione bidirezionale dei dati a 20 Gbit/s, rispetto ai 5 Gbit/s di USB 3.0, unico neo, il costo dei cavi di trasmissione, ben $50 a cavo e le pochissime periferiche hardware che la adottato (è molto difficile trovare un HD esterno, ad esempio, in grado di offrire Thunderbolt come porta di comunicazione). In virtù di queste considerazioni, Apple starebbe pensando di offrire ai propri clienti anche la soluzione USB 3.0. Per quanto riguarda quando e come questo possa avvenire, non ci è ancora dato sapere. In molti pensano che entro fine dell’anno, comunque, assisteremo al rilascio dei primi Mac con USB 3.0. Fonte

Intel in lizza per fornire prossimi processori mobile ad Apple?

Secondo alcuni analisti, in particolare Gus Richard della Piper Jaffray & Co., Intel sarebbe interessata ad entrare a far parte dei fornitori Apple per quanto riguarda il comparto mobile. Di fatto Intel già fornisce i processori per la linea di computer X86 della casa di Cupertino. Il tutto avrebbe un senso strategico per entrambe le aziende, inoltre sarebbe una mossa che servirebbe anche a indebolire Samsung (attuale fornitrice dei SoC A4 e A5 progettati dalla stessa Apple), società che rappresenta una minaccia concorrenziale significativa per entrambe le aziende. Fonte

Windows 8 con Internet Explorer 10 in esecuzione su CPU ARM

Microsoft, a sorpresa, ha mostrato l’esecuzione di una versione alpha di Windows 8, su una macchina equipaggiata con CPU ARM. Durante il Microsoft MIX Developer Conference di Las Vegas, Steven Sinofsky (Presidente della Windows and Windows Live Division) ha mostrato agli sviluppatori una versione early build di Internet Explorer 10 girare su Windows 8 installato su una macchina con processore ARM da 1 GHz. L’impiego di tali processori su sistemi mobili, potrebbe garantire al sistema operativo, un’autonomia delle batterie di almeno 1-2 ore maggiore rispetto ad analoghi dispositivi equipaggiati con sistemi Intel o AMD. Grazie all’impiego di una macchina virtuale, Microsoft potrebbe consentire un livello di emulazione x86, che permetterebbe anche ai possessori di processori ARM di utilizzare le applicazioni per questa architettura, senza dover ricompilare il codice sorgente. Stesso discorso di emulazione, al contrario, sulle macchine x86. Se quello che ora sembra essere un mero esperimento avanzato, dovesse un giorno diventare realtà, si aprirebbero nuovi incredibili scenari. Fonte

Apple rafforza il team di sviluppo della tecnologia Thunderbolt

Apple starebbe progettando di espandere l’uso della tecnologia Thunderbolt di Intel, attualmente impiegata sul Macbook, anche ad altri suoi dispositivi. Thunderbolt che si prefigge di sostituire lo standard USB offre una larghezza di banda, relativa alla prima generazione di tale tecnologia, che può raggiungere i 10 Gbit/s bidirezionali. Lo standard è stato sviluppato per essere espanso fino a 100 Gbit/s e prevede l’utilizzo dei cavi in fibra ottica per raggiungere larghezze di banda ancora più elevate. Secondo quanto di apprende da AppleInsider, la casa di Cupertino è alla ricerca di due dipendenti per il ruolo di “Thunderbolt Software Quality Engineer”; i candidati, inoltre, devono manifestare una pregressa conoscenza su dispositivi bus ad alta velocità e PCI-Express. È richiesta anche la conoscenza della piattaforma ARM, ciò significa che Apple ha probabilmente intenzione di includere la tecnologia anche in iPhone/iPad con il chiaro scopo di facilitare la sincronizzazione con i Mac. Fonte

Intel abbassa i prezzi e raddoppia la capacità dei dischi SSD

Intel ha presentato una nuova linea di dispositivi SSD, nella fattispecie si tratta della serie 320. In occasione della presentazione della nuova gamma di dispositivi, che sostituisce la serie X25-M SATA SSD, sono stati anche abbassati i prezzi (si parte da $89 per la versione da 40GB per arrivare ai $1.069 per la versione da 600GB). Le nuove unità sono state pensate per un pubblico di utenti che lavorano quotidianamente con file audio/video e che hanno necessità di supporti molto veloci; grazie all’interfaccia SATA II a 3Gbps, i nuovi dispositivi offrono infatti una velocità di lettura/scrittura pari a 270MB/s e 220MB/s. I nuovi dispositivi utilizzano controller e firmware proprietari, inoltre implementato la tecnologia di crittografia AES a 128bit per la protezione dei dati.

Intel svela SSD di nuova generazione con throughput di 6Gbit/sec

Intel ha annunciato una nuova linea di drive allo stato solido (SSD) basati su standard SATA 3.0. Le nuove SSD raddoppiano il throughput rispetto alla precedente generazione di schede. La nuova serie 510 offre ora prestazioni fino a 6Gbit/sec, con un trasferimento dati dichiarato che può arrivare fino a 500MB/sec e velocità di scrittura sequenziale fino a 315MB/secm, superando, in termini di prestazione e in alcuni specifici contesti di utilizzo, di oltre il 50% gli hard-disk a 10.000RPM. Si tratta di supporti che potranno trovare vasto impiego nelle console portatili, ma anche in altri dispositivi mobili che richiedono elevati trasferimenti sequenziali di file multimediali. Il prodotto è già disponibile in una versione da 250 GB al prezzo di $584 e una versione da 120 GB a $284 dollari. Entrambi i prodotti includono una garanzia limitata di 3 anni. Fonte

In Mac OS X Lion non sarà più possibile avviare applicazioni PowerPC

Da una prima analisi del nuovo sistema operativo Apple Mac OS X Lion, sembra proprio che la casa di Cupertino abbia deciso di abbandonare definitivamente il supporto alla applicazioni scritte per vecchi sistemi Power PC. Rosetta, infatti, il software utilizzato da Apple per avviare vecchie applicazioni PowerPC su nuovi sistemi Intel, sembra ora non essere più supportato da Lion. Si è potuto appurare ciò grazie al rilascio, avvenuto qualche giorno fa, della release per developer del sistema operativo Lion, sistema che dovrebbe fare la sua comparsa ufficiale la prossima estate. In questa release, se si prova ad avviare Rosetta, il sistema informa l’utente che le applicazioni PPC non sono più supportate. Fonte

Apple starebbe per presentare una nuova tecnologia molto più veloce di USB 3.0

Secondo quanto riportato da CNET, Apple starebbe per annunciare una nuova tecnologia di connessione ad alta velocità, più veloce rispetto allo standard USB 3.0 e che potrebbe potenzialmente utilizzare la tecnologia  Intel Light Peak. La nuova tipologia di connessione potrebbe essere quindi impiegata per collegare al computer qualunque tipologia di dispositivo: mouse, stampanti, disco rigido esterno, monitor e via dicendo. Sempre secondo CNET, Apple potrebbe includere il supporto software alla nuova tecnologia già nella prossima release Lion di Mac OSX, mentre la prima implementazione hardware potrebbe essere già disponibile nell’imminente lancio della nuova famiglia di portatili MacBook Pro. Fonte

Rumor. Nokia annulla progetto di smartphone con MeeGo

Fonti vicine al management di casa Nokia hanno confermato che la società non commercializzerà nessuno smartphone equipaggiato con sistema MeeGo. Stephen Elop, CEO dell’azienda olandese, ha dichiarato che la società sta per cambiare radicalmente i suoi obiettivi, probabilmente, così come ormai si vocifera da tempo, potrebbe essere imminente un accordo con Microsoft per l’adozione di Windows Phone 7 sugli smartphone di nuova produzione. La piattaforma MeeGo è stata annunciata nel febbraio dello scorso anno da una joint venture tra Nokia e Intel. L’obiettivo del progetto era quello di unire Intel Moblin e Nokia Maemo in un’unica piattaforma. Nonostante la possibile mossa di Nokia, il progetto MeeGo, in ogni caso, sembra non essere destinato a morire, sono infatti diversi i sostenitori della piattaforma. Fonte

La Wi-Fi Alliance dà il via libero al Wi-Fi Direct

La Wi-Fi Alliance ha annunciato ieri le nuove specifiche del protocollo Wi-Fi Direct. La nuova tecnologia permetterà di far dialogare due dispositivi senza la necessitò di avere un hot-spot che faccia da tramite. Atheros, Broadcom, Intel, Ralink e Realtek hanno già pronti i primichip da impiegare nella produzione su larga scala dei device in grado di sfruttare la nuova tecnologia. La parte interessante della nuova specifica è che solo uno dei dispositivi che dialogheranno in wireless dovrà essere di tipo Wi-Fi Direct, ovvero la comunicazione senza hot-spot sarà possibile anche con qualunque altro device wireless di tipo standard. I nuovi dispositivi saranno di base già progettati per funzionare con autenticazione WPA e crittografia.