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Nuovo scanner di frequenza radio portatile rileva il cancro al seno in pochi secondi

Un nuovo dispositivo di scansione in grado di generare 30 immagini al secondo e mostrare chiaramente tessuto anomalo su uno schermo; è questo il progetto messo a punto da un ricercatore dell’Università di Manchester, uno scanner in grado di rilevare tumori maligni e benigni al seno nel giro di pochi secondi. Il carcinoma della mammella è la seconda causa di morte nelle donne, pari al 8,2%. Fino ad ora, la mammografia è il metodo principale per la rilevazione dei tumori, e per le donne di età superiore ai 50 anni, tale metodo offre una precisione diagnostica del 95%, per chi ha meno di 50 anni la percentuale di rilevamento si abbassa al 60%. Rispetto al sistema di mammografia, che basa la rilevazione sulla densità dei tessuti, il dispositivo messo a punto dal prof. Zhipeng Wu, utilizza le frequenze radio per riconoscere il contrasto dielettrico tra i tessuti sani e quelli malati, offrendo un risultato molto più accurato e più veloce. “Anche se c’è ancora molta ricerca da fare, il sistema ha un grande potenziale per offrire una nuova metodologia di diagnosi” ha dichiara il prof.Wu. Fonte e approfondimenti

Riso nero, il cibo anticangerogeno per eccellenza

Il riso nero, secondo una ricerca svolta da un team di ricercatori della Louisiana State University, è un vero toccasana per combattere malattie del cuore e cancro. Analizzando diversi campioni di crusca di riso nero coltivato nel sud dell’America, si è scoperto che l’alimento contiene un quantitativo eccezionale di anti-ossidanti, in quantità maggiore anche a prodotti come il mirtillo, ribes, peperoni e via dicendo. Zhimin Xu coordinatore della ricerca ha dichiarato: “Un solo cucchiaio di crusca di riso nero contiene più antiossidanti antociani di quelli che si trovano in un cucchiaio di mirtilli, ma con meno zucchero e più fibre e vitamina E”. I risultati della ricerca sono stati presentati a Boston in occasione del 240esimo Congresso dell’American Chemical Society (Acs). Link per approfondimenti

Scoperta proteina responsabile delle formazione delle metastasi tumorali

E’ una ricerca tutta italiana quella che ha visto l’individuazione di una nuova proteina, battezzata Semaforina E3, responsabile del processo che porta un tumore a replicarli nell’organismo. Proprio come un semaforo – da qui il nome della proteina – questa determina quando dare il via ai complessi meccanismi chimici che danno il via al processo di metastasi. Gli scienziati dell’Istituto per la ricerca e la cura sul cancro di Candiolo (Torino), stanno ora lavorando per trovare un modo in grado di disattivare la particolare molecola. Se si riuscirà in questa operazione, molti tumori saranno definitivamente sconfitti (ad esempio il cancro del colon retto e il melanoma), altri potranno essere più facilmente debellati.La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Journal of Clinical Investigation. Fonte e approfondimenti

Olio di pesce per prevenire tumore al seno

Che gli omega-3 fossero un toccasana per l’organismo, era già risaputo, ora arriva la notizia che tale concentrato di olio di pesce si rivela un ottimo ritrovato per diminuire il rischio di insorgenza di tumore al seno, si parla di anche fino a un terzo di probabilità in meno. Il risultato scaturisce da una ricerca americana del Centro di ricerca sul cancro Fred Hutchinsopubblicata di recente pubblicata sul magazine scientifico Cancer Epidemiology, Biomarkers and Prevention. Il test ha visto protagoniste 35 mila donne in post menopausa, su quelle sottoposte a cura con olio di pesce, si è riscontrata una riduzione del rischio di tumore al seno del 32%. Fonte a approfondimento.

Colesterolo alleato dei tumori

Una recente ricerca congiunta, che ha visto protagonisti l’Istituto San Raffaele di Milano, l’Università di Milano, la Molmed S.p.a. e il Karolinska Institute e coordinata dal dottor Vincenzo Russo dell’Unità di Terapia Genica dei Tumori dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele, mostra come il colesterolo sia un valido alleato dei tumori. Infatti, il tumore per far fronte al sistema immunitario che cerca di ostacolarne la formazione e crescita, “inietta” nell’organismo delle molecole (LXR) derivate proprio dal colesterolo e capace di bloccare l’azione riparatrice del sistema immunitario. I ricercatori, impiegando delle cavie da laboratorio, hanno sperimentato quindi delle molecole, già riconosciute in ambito medico, in grado di abbassare il colesterolo plasmatico e quindi rimettere in moto la capacità del sistema immunitario di “lottare” contro il male. Secondo il dott. Russo si tratta di una pratica che in un futuro potrebbe essere un importante tassello per mettere a punto nuove terapie antitumorali. La ricerca è stata pubblicata sul magazine Nature Medicine. Fonte

Il Curry per annientare le cellule tumorali dell’esofago

Uno degli ingredienti del curry, nella fattispecie la curcuma, avrebbe potere anti-cangerogeno contro le cellule tumorali del cancro all’esofago. Questo è quanto viene fuori da una ricerca di laboratorio condotta presso il Cork Cancer Research Centre,  a cura della prof. Sharon McKenna e pubblicata sul British Journal of Cancer. Gli scienziati hanno sottoposto le cellule tumorali a trattamento con curcumina, componente chiave della curcuma, in 24 ore le cellule cancerogene iniziavano la loro lenta distruzione.  Secondo i ricercatori, la ricerca apre ora la strada a nuove interessanti terapie farmacologiche in grado di dare una speranza al mezzo milione di persone che ogni anno sono vittime del cancro all’esofago, uno dei più aggressivi e che lascia poche speranza di sopravvivenza. Fonte

La curcumina per prevenire il cancro al seno

Una ricerca svolta presso l’Università del Missouri, dimostra come la curcumina, estratta dalla radice del Turmerico, una Zingiberacea facente parte della famiglia del ginger e dello zenzero, grazie al suo alto potere antiossidante, sia un valido alleato per prevenire l’insorgere del cancro al seno. Il dr.Hyder, uno dei partecipanti alla ricerca ha spiegato che: “La curcumina inibisce la la produzione di una molecola, denominata VEGF, che fornisce alle cellule tumorali le sostanze nutritive di cui hanno bisogno e che viene prodotta dalla progestina“. La curcuma è una spezia, dal sapore terroso, amaro e piccante che viene molto utilizzata in India. Altre ricerche dimostrerebbero che la medesima sostanza trova impiego anche nella cura di malattie cardiache e diabete. Fonte

Vino contrasta effetti collaterali della radioterapia

Uno studio condotto presso l’Università Cattolica di Campobasso dimostra come l’assunzione quotidiana di un bicchiere di vino, aiuta a tollerare meglio la radioterapia, sovente utilizzata per combattere alcune forme tumorali. Secondo i ricercatori, il vino riuscirebbe a preservare i tessuti sani, pur mantenendo inalterata l’efficacia della terapia. L’azione benefica è essenzialmente dovuta agli antiossidanti della categoria dei polifenoli. Lo studio ha preso in esame, durante un arco temporale che va dal 2003 al 2007, un campione di  348 donne malate di tumore al seno e curate mediante radioterapia. Secondo Alessio Morganti, direttore dell’Unità di radioterapia, “il consumo giornaliero moderato di vino presenta un rischio di danni cutanei mediamente inferiore del 75% rispetto ad una paziente astemia. Questo lavoro va nella stessa direzione di alcuni studi precedenti, condotti in altri laboratori internazionali, che avevano mostrato come le componenti non alcoliche del vino, soprattutto i polifenoli, abbiano la capacità di proteggere il DNA dalle radiazioni.”. Fonte

Il tè verde per prevenire l’ictus

Che il tè verde avesse delle proprietà benefica era noto da tempo, i suoi composti a base di antiossidanti, ne fanno un’ottima bevanda anti-invecchiamento, ma non solo. Un recente studio australiano, guidato dal ricercatore Colin Binns, ha dimostrato come il tè verde sia anche un ottimo ritrovato per prevenire la formazione di tumori e ridurre il rischio di contrarre un ictus. Per giungere a tale conclusione i ricercatori hanno esaminato un campione di 800 persone della Cina meridionale (precisamente nella regione del Guangdong) con età media di 69 anni e dei quali il 50% con un passato medico che aveva diagnostica forme di ictus. Il risultato dei test ha dimostrato che coloro che consumavano quotidianamente due o più tazze di tè verde riducevano, fino al 60%, il rischio di contrarre un ictus. Lo studio è stato pubblicato sul magazine scientifico Stroke.

Nuovo farmaco per combattere tumore al rene

In occasione del Congresso dell’Asco di Orlando, è stato presentato un nuovo farmaco antiangiogenico denominato Pazopanib e prodotto dalla GlaxoSmithKline. Si tratta di una molecola che blocca la formazione di nuovi vasi sanguigni legati ai tumori, riducendo drasticamente l’apporto di sangue alla lesione tumorale e quindi impedendone l’ulteriore crescita. E’ stato presentato il primo risultato clinico di impiego del farmaco su pazienti affetti da tumore renale in stato avanzato o con metastasi, e con tumore alle ovaie. Dopo circa 3 mesi di cura con il farmaco si è dimostrato un calo del 54% di progressione della malattia. Fonte e approfondimenti

Sport riduce del 20% rischio di ammalarsi di tumore al seno

In occasione del Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica di Orlando, Pierfranco Conte, direttore del dipartimento di oncologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha sottolineato come diverse nuove ricerche sostengono la tesi secondo la quale praticare sport, soprattutto dopo la menopausa, aiuta a ridurre fino al 20% il rischio di ammalarsi di cancro alla mammella. Secondo Conte:  “ogni ora settimanale di attività fisica abbassa il rischio del 6%“. Per le donne già affetta dal male, invece, “dalle 3 alle 5 ore di attività aerobica ogni settimana, dimezzano il rischio di morte“.

Signore, lei hai un albero nei polmoni!

No, non è una barzelletta, è un fatto realmente accaduto a un ventottenne russo di Izhevsk: Artyom Sidorkin. Il prof. Vladimir Kamashev aveva operato il giovane, pensando di dover asportare dai polmoni un tumore maligno ma, durante l’intervento, ci si è resi conto che si trattava di un abete di 5cm germogliato all’interno del polmone. La conifera provocava al giovane grandi dolori, dovuti essenzialmente agli aghi che penetravano i capillari. I medici sospettano che l’abete sia germogliato per via di un seme inalato inavvertitamente dal giovane.

I broccoli per proteggere lo stomaco da ulcere, tumori e altre malattie

Jed Fahey, a capo di un gruppo di ricerca dell’università di Tokyo e della Johns Hopkins University di Baltimora, ha pubblicato un articolo nel quale mette in evidenza le proprietà del broccolo per combattere alcune malattie dello stomaco, tra cui l’Helicobacter Pylori, noto per causare nel tempo ulcere e tumori (3 persone su cento che colpite il problema). Lo studio è stato compiuto su un campione composto da 48 uomini e donne giapponesi, afflitti dal batterio. A una parte degli stessi, quotidianamente è stato imposto di consumare 70 grammi di germogli di broccolo, cotti a vapore per pochi minuti. A circa due mesi di distanza, colore che avevano mantenuto fede alla dieta si sono ritrovati con una sensibili diminuzione del livello di presenza dell’Helicobacter. I broccoli, se raccolti appena spuntati dalla terra, contengono una particolare sostanza conosciuta come sulforafano, già nota per le sue attività antiangiogenica. Fonte

Italiani scoprono il gene che blocca le metastasi

p63, questo è il nome del gene responsabile del formarsi di metastasi nel corpo umano. La scoperta, tutta italiana, è stata di recente pubblicata sul magazine Cell. I gruppi di ricerca guidati da Stefano Piccolo, docente del dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Padova, e da Silvio Bicciato, ricercatore di Scienze Biomediche all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, hanno scoperto che si tratta di una proteina già nota per il suo ruolo importante nelle cellule staminali di molti organi; l’assenza del p63 in una cellula normale, non causa alcun danno, semplicemente perchè la cellula muore, se, viceversa, il gene viene perso da una cellula tumorale, invece di morire, questi si sposta, creando delle metastasi. Monitorando il paziente, già nelle prime fasi di scoperta della malattia, è così possibile statisticamente avere contezza della probabilità di insorgere in metastasi.

Crema solare a base di broccoli e cavoli per combattere l’insorgere del melanoma

Alcuni composti estratti da verdure come broccoli e cavoli sono in grado di combattere il melanoma. Un test su alcune cavie da laboratorio, indica che, rispetto alle terapie convenzionali, i nuovi farmaci si rivelano più sicuri ed efficaci.  Gavin Robertson, professore associato di farmacologia della Penn State College of Medicine, ha dichiarato: “Al momento non ci sono farmaci in grado di colpire selettivamente le proteine che scatenano il melanoma, abbiamo messo a punto questi nuovi composti naturali, che, almeno su topi da laboratorio, sono stati in grado di inibire la crescita dei tumori del 50-60%.”. L’azione delle sostanze estratte dalle verdure, gli isotiocianati, in sé è molto limitata, a tale scopo gli scienziati hanno “potenziato” gli estratti, aggiungendo del selenio. Secondo il gruppo di ricerca, entro i prossimi dieci anni, si sarà in grado di mettere a punto una crema che potrà preservare la pelle dallo sviluppo di questa orribile forma di tumore. Fonte

Il latte per combattere diverse tipologie di cancro

Un nuovo studio ha messo in relazione il consumo di alimenti contenenti massicce quantità di calcio, con l’insorgere di tumori, in particolare quello del colon. È emerso che sia negli uomini, sia nelle donne, con età compresa tra i 50 e i 78 anni, il calcio è un valido alleato per combattere il cancro. Infatti, su un’indagine che ha visto coinvolte 500.000 persone, tenute sotto osservazione per sette anni (300.000 uomini e 200.000 donne), i  ricercatori hanno scoperto che le donne che assumevano circa 1300 mg al giorno o più di calcio – l’equivalente di circa quattro e mezzo di tazze di latte – manifestava una percentuale di rischio del 7% più bassa (rispetto a chi abitualmente assumeva solo 500mg di calcio al dì) di sviluppare qualunque forma tumorale. Con 1900mg al giorno la percentuale di rischio si abbassava fino al 23%. Per gli uomini discorso diverso. Il calcio, in questo caso, non ha avuto effetti significativi sulla percentuale di rischio generale, ma sembra che nell’uomo il calcio abbia un ruolo importante nell’influenzare il cancro del sistema digerente: 1500mg al giorno hanno abbassato il rischio, fino al 16% in meno – sempre rispetto a chi assume solo 500mg al giorno di calcio – di contrarre questa particolare forma tumorale. Secondo Jennifer Lin, epidemiologo presso la Harvard Medical School, i benefici del calcio sono frutto del contenuto di vitamina D. Gli studiosi hanno precisato che si tratta di test di laboratorio che non devono in alcun modo essere prese d’esempio, per esempio per diventare accaniti consumatori di latte. Infatti, c’è pur sempre da ricordare che un secondo studio ha evidenziato come 2000mg al giorno di calcio, invece, possono aumentare nell’uomo il rischio di ammalarsi di cancro alla prostata. Fonte e approfondimenti

Marijuana aumenta rischio di ammalarsi di cancro ai testicoli

Sul magazine Cancer è stato riportato un articolo a riguardo del legame esistente tra l’essere consumatori assidui di marijuana e rischio di ammalarsi di tumore ai testicoli. Secondo la ricerca condotta dal prof. Stephen Schwartz del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle, il rischio rispetto a una persona che non fa uso della sostanza aumenta del 70%; il rischio altresì raddoppia rispetto a persone di pari età che non hai mai fumato marijuana. Lo studio ha visto impegnati 360 uomini con età compresa tra i 18 e i 44 anni. Fonte